Sant'Epifanio di Pavia
Sant'Epifanio di Pavia Vescovo | |
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Santo | |
Bassorilievo nel timpano della Basilica di San Godardo, Hildesheim, Cristo tra i santi Epifanio e San Godardo XII secolo | |
Età alla morte | 57 anni |
Nascita | Pavia 439 |
Morte | Pavia 21 gennaio 496 |
Consacrazione vescovile | 466 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Pavia |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 21 gennaio |
Santuario principale | Basilica di San Godardo di Hildesheim |
Attributi | Bastone pastorale |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 21 gennaio, n. 5:
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Sant'Epifanio di Pavia (Pavia, 439; † Pavia, 21 gennaio 496) è stato un vescovo latino di Pavia dal 466 fino alla sua morte. È venerato come santo della Chiesa cattolica. Patrono del Regno d'Italia.
Biografia
La sua importanza è dovuta al suo ruolo di mediatore durante il tramonto dell'Impero Romano d'Occidente e l'inizio del regno degli Ostrogoti. L'imperatore Giulio Nepote e il re Teodorico il Grande lo utilizzarono come ambasciatore.
Da vescovo fu incaricato più volte di ambascerie da e presso i diversi re germanici, che si erano insediati nel territorio dell'Impero romano d'Occidente ormai in sfacelo. Tra il 467 e il 472 fu a Roma dall'imperatore Antemio come legato di Ricimero e tra il 474 e il 475 a Tolosa da Eurico, re dei Visigoti, per incarico dell'imperatore Giunio Nepote.
Lavorò attivamente alla ricostruzione di Pavia saccheggiata e distrutta nel 476 dalle armate rivali di Oreste e di Odoacre. Fu più volte presso i vincitori a impetrarne la clemenza per i vinti: in modo particolare implorò con successo la clemenza di Odoacre, di Teodorico e del re dei Burgundi, Gundobaldo, da cui ottenne la liberazione di seimila prigionieri da lui catturati in Italia nel 490 combattendo contro Odoacre.
Nel 496 di ritorno da Ravenna, dove si era recato per una ennesima legazione presso re Teodorico a favore di Pavia e di tutta la provincia della Liguria romana, a Parma si ammalò di polmonite, fu trasportato nella sua Pavia dive morì all'età di cinquantotto anni, dopo trent'anni di episcopato.
Poco dopo la sua morte Epifanio fu venerato santo e gli furono attribuiti numerosi miracoli. Nel 962 la maggior parte delle sue reliquie furono traslate a Hildesheim per dare a questa regione più prestigio e aiuto celeste. Le reliquie di Epifanio sono tutt'ora contenute in uno scrigno dorato posto sotto l'altare centrale del duomo di Hildesheim.
Successioni
Predecessore: | Vescovo di Pavia | Successore: | |
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San Crispino 433 - 467 | 467 - 496 | San Massimo 496 - 514 |
Bibliografia | |
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