Beata Villana Delle Botti

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Beata Villana Delle Botti, T.O.D.
Laica
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battezzata
Beata
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Beata Villana Delle Botti
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 28 anni
Nascita Firenze
1332
Morte Firenze
29 gennaio 1360
Sepoltura Firenze, Basilica di Santa Maria Novella
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 27 marzo 1824, da Leone XII
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 29 gennaio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di
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Incoronazione
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Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 29 gennaio, n. 9:
« A Firenze, beata Villana de Bottis, madre di famiglia, che, abbandonata la vita mondana, prese l'abito delle Suore della Penitenza di San Domenico e rifulse nella meditazione sulla passione di Cristo e nell'austera condotta di vita, mendicando anche per le strade l'elemosina per i poveri. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beata Villana Delle Botti (Firenze, 1332; † Firenze, 29 gennaio 1360) è stata una madre di famiglia italiana del Terz'Ordine Domenicano.

Biografia

Nacque a Firenze nel 1332, figlia di Andrea di Messer Lapo delle Botti, un ricco mercante. Nel 1333 Firenze subì l'inondazione e nei dieci anni successivi la tirannia del Duca di Atene che portò i fiorentini alla rivolta, con conseguente cacciata del duca. A questi tragici eventi fece seguito il fallimento dei banchieri Bardi e Peruzzi e poi, nel 1348 la città e tutta l'Europa furono colpiti dalla peste nera.

Fuggì di casa a tredici anni per entrare in convento ma non fu accolta e dovette ritornare a casa. Nel 1351 fu costretta dalla famiglia a sposare Rosso Benintendi, Villana si piegò alla volontà paterna e condusse con il marito una vita mondana, anzi addirittura dissoluta, fino a quando una improvvisa conversione, a quanto pare dovuta alla visione della propria anima impura riflessa in uno specchio, la portò a entrare nel Terz'ordine di san Domenico. Pur restando fedele ai suoi doveri coniugali passava tutto il tempo libero in preghiera e in letture spirituali, studiando in particolare le lettere di San Paolo e le vite dei santi.

Non ancora trentenne fu colta da una grave malattia che in breve tempo la condusse a morte. Fu sepolta nella Basilica di Santa Maria Novella, a Firenze. Il suo monumento funebre, commissionata dal nipote Sebastiano di Iacopo di Rosso Benintendi, fu scolpito da Bernardo Rossellino nel 1451-1452 e si trova tuttora nella navata sinistra della chiesa.

Bibliografia
  • Piero Bargellini, Mille Santi del giorno, Firenze, Vallecchi Editore 1997
  • Guido Carocci, Il Comune di San Casciano in Val di Pesa, Firenze, Arnaldo Forni Editore 1892, p. 90
Voci correlate
Collegamenti esterni