Beato Stanislao Kostka Streich




Beato Stanislao Kostka Streich Presbitero · Martire | |
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Beato | |
Età alla morte | 35 anni |
Nascita | Bydgoszcz 27 agosto 1902 |
Morte | Luboń 27 febbraio 1938 |
Ordinazione presbiterale | Gniezno, 6 giugno 1925 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 23 maggio 2024, da Francesco |
Beatificazione | 24 maggio 2025, da Leone XIV |
Ricorrenza | 27 febbraio |
Collegamenti esterni | |
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Beato Stanislao Kostka Streich (Bydgoszcz, 27 agosto 1902; † Luboń, 27 febbraio 1938) è stato un presbitero e martire polacco.
Cenni biografici
Nacque il 27 agosto 1902 a Bydgoszcz che nel periodo delle spartizioni della Polonia ad opera delle potenze confinanti (1795-1918) apparteneva alla Prussia. I suoi genitori erano: Franciszek Streich, impiegato di una compagnia di assicurazioni, e Władysława nata Birzyńska.
Formazione e ministero sacerdotale
Nel 1912, dopo aver compiuto i tre anni della scuola dell'obbligo, frequentò per otto anni il ginnasio di Scienze umane fino al 1920. Lo stesso anno, inoltrò una domanda di ammissione al Seminario di Poznań e fu ammesso. Poi studiò a Gniezno e fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1925. Dopo l'ordinazione, negli anni 1925-1928 studiò filosofia classica all'università di Poznań. Negli anni successivi lavorò come vicario presso varie parrocchie e insegnando religione al seminario.
Nel 1933 assunse la funzione di parroco nella località di Zabikowo nel territorio del comune di Lubon dove, purtroppo, mancava una vera chiesa: da chiesa fungeva la cappella presso il convento delle Ancelle dell'Immacolata. Don Streich organizzò un comitato per la costruzione della chiesa: nel 1935 fu presa la decisione di avvio della costruzione della chiesa a Luboń e fu istituita la nuova parrocchia di San Giovanni Bosco organizzata attorno alla chiesa in costruzione.
Durante i 3 anni del suo lavoro pastorale, prima di essere assassinato, il sacerdote organizzò quasi dal nulla la vita parrocchiale e la vita della comunità. Il suo atteggiamento pieno di premura e disponibilità, la promozione della vita eucaristica nella parrocchia e le attività introdotte conferirono alla parrocchia di San Giovanni Bosco di Lubon una qualità particolare. Don Streich creò una serie di organizzazioni cattoliche che poi crebbero in modo meraviglioso anche nel campo sociale, di particolare importanza per Lubon, città abitata prevalentemente da operai, attività che furono malviste dai comunisti locali.
Per tutto il 1937 il sacerdote riceveva lettere anonime in cui, con linguaggio ingiurioso e offensivo, lo si minacciava di morte. Ad aprile, qualcuno si introdusse di nascosto nella chiesa, manomise il tabernacolo, forzò le cassette delle offerte e sparpagliò gli abiti di rito. Ad agosto, fu aggredito il guardiano della chiesa. In ottobre, aggressori ignoti lanciarono pietre contro il prete. Fu proprio in quel mese che scrisse il suo testamento. L'11 febbraio 1938, scrisse la sua ultima lettera alla madre. Domenica 20 febbraio, nella chiesa successe un fatto strano: fu probabilmente quel giorno che, durante una finta confessione il suo futuro assassino gli comunicò la sua intenzione di ammazzarlo. Dopo quel fatto il sacerdote sembrava cambiato.
Il 27 febbraio alle ore 9.30, don Streich entrò nel confessionale come al solito per sentire le confessioni dei fedeli. Alle 10.00 cominciò a celebrare la Messa. Dopo che si fu allontanato dall'altare, si tolse la casula e si diresse verso il pulpito per leggere il Vangelo e pronunciare la predica. Con la mano sinistra stringeva contro il petto l'evangeliario, con la destra toccava le testine dei bambini. All'improvviso, dalla folla saltò fuori un uomo con la mano alzata e sparò due volte a don Streich mirando alla faccia. Il primo colpo fu mortale: il proiettile entrò sotto l'occhio destro, ruppe l'osso cranico e si fermò nel cervello. La seconda pallottola attraversò l'Evangeliario. Il prete cadde all'indietro sul fianco destro e l'attentatore gli sparò altri due colpi alla schiena. L'atto di decesso precisava il momento della morte: le ore 10.30.
Causa di beatificazione
Il 28 ottobre 2017 è iniziato il processo di beatificazione di padre Stanislaw Streich. Da quel momento in poi, ebbe diritto al titolo di Servo di Dio. Il 13 aprile 2019 si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione di don Streich. La fase successiva del processo di beatificazione è stata la procedura presso la Congregazione delle Cause dei Santi presso la Santa Sede. Il 20 gennaio 2024 le spoglie di don Stanislao sono state riesumate e riconosciute canonicamente e traslate nel sarcofago nella navata della chiesa di San Giovanni Bosco a Luboń.
Il 23 maggio 2024, papa Francesco ha approvato il decreto sul martirio di padre Stanislaw Streich, che ha aperto la strada alla sua beatificazione. Da allora in poi ebbe diritto al titolo di Venerabile.
Il 24 maggio 2025, don Stanislaw Streich è stato beatificato e proclamato beato durante l'Eucaristia nella piazza dell'Arcicattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Poznań; l'atto fu compiuto per conto di papa Leone XIV dal Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro.
Il giorno della beatificazione, monsignore Zbigniew Zieliński, arcivescovo metropolita di Poznań, ha eretto il santuario diocesano del beato Stanislao Streich nella chiesa di San Giovanni Bosco a Luboń.
La sua festa liturgica si celebra il 27 febbraio.
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