San Brendano di Cluain Ferta
San Brendano di Cluain Ferta Religioso | |
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Santo | |
Miniatura del XV secolo | |
Nascita | Fenit 460 o 484 |
Morte | Amaghdown tra il 577 e il 583 |
Professione religiosa | VI secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 16 maggio |
Altre ricorrenze | 15 gennaio Chiesa ortodossa |
Attributi | raffigurato imbarcato con i compagni o con un pesce in mano |
Patrono di | dei balenieri, della diocesi di Kerry, della Marina degli USA. |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 16 maggio, n. 7:
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San Brendano di Cluain Ferta, anche noto come Brandano o Brendano il Navigatore o il Viaggiatore o Brendan di Clonfert (ossia di Cluain Ferta) (Fenit, 460 o 484; † Amaghdown, tra il 577 e il 583), è stato un abate irlandese, del V secolo-VI secolo.
Biografia
La sua leggenda è raccontata nella Navigatio sancti Brendani scritta da un autore anonimo irlandese del X secolo, dove sono riportati i suoi meravigliosi viaggi apostolici, nella tradizione delle leggende di viaggi irlandesi.
Brendano nacque probabilmente nel 484 a Fenit, il porto di Tralee, nella contea del Kerry in Irlanda, figlio di Find Loga. Fu battezzato a Tubrid, vicino ad Ardfert, da Sant'Erc del Kerry. Fu cresciuto da Santa Ita di Killeedy, la Brigida del Munster, e completò i suoi studi con San Jarlath di Tuam e Sant’Erc che lo ordinò sacerdote nel 512. Sua sorella era Santa Bríg, ricordata nel Martirologio di Donegal alla data del 7 gennaio.
Fu uno dei Dodici apostoli d'Irlanda che studiarono alla scuola di San Finnian di Clonard. Fu amico di Santa Brigida, di San Columba di Iona, di Sant'Enda di Aran e del suo omonimo San Brendano di Birr. Secondo quanto riportato dalla Bibliotheca Sanctorum dell’irlandese Cuthbert Mc Grath, tra il 512 e il 530 Brendano costruì monasteri e chiese ad Ardfert, a Enach Dúin (Annaghdown), ad Aleth, a Plouaret, a Inchquin Island, e a Shankeel (Seana Cill) ai piedi del cosiddetto Monte Brandon. La leggenda racconta che da qui partì per il suo famoso viaggio.
Nel 559 fondò il monastero e la scuola monastica di Clonfert, nella contea di Galway. Si dice che la scuola ebbe fino a 3000 discepoli e che la regola del monastero fu dettata a Brendano da un angelo. Il santo sarebbe morto ad Amaghdown, in visita alla sorella e sarebbe stato sepolto a Clonfert.
Secondo il Martyrologium Romanum, la Chiesa cattolica lo celebra il 16 maggio; le Chiese ortodosse lo festeggiano il 15 gennaio. La festa di San Brendano è celebrata nella contea di Kerry con la scalata sul Monte Brandon. Il suo culto si è diffuso anche in Scozia, nel Galles, in Inghilterra, in Bretagna, in Normandia, nelle Fiandre: a Bruges, nel convento della Poterie si trovano sue reliquie e quadri e vetrate che lo raffigurano.
Vedi la voce: La navigazione di San Brandano |
San Brendano durante il suo apostolato, compì numerosi pellegrinaggi per mare, giungendo in molte isole della Scozia, nelle Isole Orcadi e nelle Shetland. Dopo la sua morte, il ricordo dei suoi viaggi venne amplificato e arricchito dalla tradizione orale, mescolandosi alle leggende celtiche e venne riportato nella Navigatio sancti Brendani. Non si sa se la Navigatio sia stata scritta in Irlanda, oppure sul continente, da un profugo ecclesiastico irlandese fuggito dalle incursioni vichinghe, ma ebbe grande diffusione durante tutto il Medioevo e, scritta in latino, fu tradotta in molte lingue europee (in Italia, in veneziano e toscano). Quello degli Imram era un genere letterario molto diffuso in Irlanda: consistevano in narrazioni di un viaggio avventuroso per mare, compiuto da uno o più eroi. Il genere era ben adatto agli Irlandesi, isolani legati al mare, e poteva acquisire temi e suggerimenti tratti dalla cultura classica.
La Navigatio è composta da ventinove paragrafi e racconta il viaggio che San Brendano compì nell'Oceano Atlantico, con sessanta compagni, alla ricerca della mitica Isola dei Beati (detta anche Tír na nÓg), la cui esistenza gli viene svelata da un suo ospite, l'abate Barindo. Vengono descritte la preparazione del viaggio, la scelta dei sessanta compagni e la costruzione della nave. Negli antichi calendari irlandesi è segnata una festa speciale per la Egressio familiae Sancti Brendani, il 22 marzo, e Sant'Aengus il Culdeo, nelle sue litanie composte alla fine dell'VIII secolo, invoca i sessanta che accompagnarono San Brendano nella sua ricerca della Terra Promessa. Secondo la leggenda i monaci sarebbero salpati da Shankeel (Seana Cill), ai piedi del cosiddetto Monte Brandon, dal quale il santo avrebbe scorto l'Isola dei Beati. Durante la navigazione i monaci incontrano un'isola dalle alte scogliere, l'isola delle pecore giganti. Famoso è l'incontro con un grande mostro marino (Zaratan) di nome Jasconius che scambiano per un'isola (come avviene nelle avventure di Sinbad il marinaio): vi si fermano a celebrare la messa di Pasqua e accendono un fuoco svegliando la bestia. Incontrano il Paradiso degli Uccelli, i grandi vecchi della comunità di sant'Albeo, l'Isola degli Uomini Forti, e l'eremita Paolo. Alla fine i monaci raggiungono l'isola dei beati e poi ritornano in Patria. Secondo alcuni autori San Brendano avrebbe raggiunto le Isole Fær Øer, l'Islanda o addirittura l'America. Si dice che abbia scoperto le isole Canarie, dove è venerato con il nome di San Borondòn.
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