Catherine de Hueck-Doherty

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Serva di Dio Catherine de Hueck-Doherty
Laica
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Serva di Dio
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 89 anni
Nascita Nizhny-Novgorod, Russia
15 agosto 1896
Morte Combermere, Canada
14 dicembre 1985
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Onorificenze
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale o di riferimento
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Siamo chiamati a incarnare Gesù nelle nostre vite, a vestire le nostre vite di Lui, in modo che gli uomini possono vederlo in noi, toccarlo, riconoscerlo.
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(Cercando Dio nel cuore dell'uomo: il piccolo mandato.[1])

Serva di Dio Catherine de Hueck-Doherty, in russo Екатерина Фёдоровна де Гук-Дохерти, Ekaterina Fёdorovna de Guk-Doherti (Nizhny-Novgorod, Russia, 15 agosto 1896; † Combermere, Canada, 14 dicembre 1985), è stata una scrittrice e fondatrice russa. Fu conferenziera, attivista e nel 1938 fondò il movimento di preghiera e contemplazione Madonna House Apostolate.

Biografia

Nacque da genitori ricchi e profondamente cristiani, crebbe in una famiglia aristocratica e devota, profondamente convinta che Cristo si incontri nei poveri e che la vita ordinaria sia fonte di santità. All'età di 15 anni, sposò un suo cugino, Boris de Hueck.

La rivoluzione russa distrusse il suo mondo, membri della sua famiglia vi perdettero la vita. Sfuggirono per poco essi stessi alla morte. La rivoluzione segnò molto la vita di Catherine. Vide in questa la conseguenza tragica di una società detta cristiana, ma incapace di vivere secondo la sua fede. Durante tutta la sua vita si ergerà contro l'ipocrisia di quelli che pretendono di seguire Cristo e mancano al loro dovere di cristiani respingendolo negli altri.

Diventatati profughi, Catherine e Boris fuggirono inizialmente verso l'Inghilterra poi nel 1921 in Canada. Nel corso degli anni successivi, Catherine visse nella più grande povertà sostenendo alla meno peggio un marito malato e un giovane bambino nato nel frattempo. Dopo anni di difficoltà coniugali, il suo matrimonio con Boris crollò. Quest'unione fu dichiarata nulla dalla Chiesa.

Un'agenzia di conferenze scoprì il talento d'oratore di Catherine e da quel momento percorrerà l'America del Nord e diventerà conferenziere di reputazione. Ma, benché trovata la libertà finanziaria, il suo cuore non era in pace. Sentì incessantemente queste parole di Gesù: "Vendi tutto ciò che possiedi e seguimi." Il 15 ottobre 1930, Catherine decise di rinnovare una promessa fatta a Dio durante i tumulti della rivoluzione e gli dedicò la vita diventando apostolo laico al servizio dei poveri.

Allora, la nozione di apostolato laico era poco conosciuta. Animata dalla convinzione di insegnare il vangelo con la sua vita, Catherine cercò la sua via. Più mise in pratica la vita evangelica, più giovani la seguirono. Formarono insieme Friendship House vivendo conformemente alla spiritualità di San Francesco. Operarono in piena crisi economica assistendo i più bisognosi.

Incomprensioni e calunnie assillarono Catherine sino alla dissoluzione del gruppo.

Poco tempo dopo, il gesuita John LaFarge, capo d'archivio del movimento dei diritti civili negli Stati Uniti, la invitò a fondare nuovamente Friendship House ad Harlem. Nel febbraio 1938, accettò il suo invito. Friendship House di Harlem divenne rapidamente brulicante di attività. Catherine vi scoprì la dignità del popolo nero e fu sconvolta dalle ingiustizie di cui fu vittima. Percorse il paese per denunciare il razzismo al riguardo dei neri.

Conobbe e ricevette sostegno da Dorothy Day e verso di lei si sentirà debitore il giovane Thomas Merton, in seguito trappista e maestro spirituale di molte generazioni di cristiani impegnati. Nel 1943 Catherine sposò il giornalista Eddie Doherty. Nel 1947 i due si trasferirono a Combermere, nell'Ontario, dove cominciarono a lavorare con i braccianti e i contadini poveri della regione.

Da quell'esperienza nacque Madonna House, una comunità in cui confluirono uomini e donne, laici e presbiteri, desiderosi di vivere in comune i valori della solidarietà, della povertà e della preghiera.

Nell'ottobre 1951, Catherine si recò a Roma per partecipare al primo congresso sul laicato. Il segretario papale, Mons. Montini e futuro papa Paolo VI, incoraggiò Catherine e i suoi collaboratori a prevedere un impegno permanente.

Il 7 aprile 1954, coloro che vivevano a Madonna House decisero di assumere un impegno permanente e fecero promessa di povertà, castità ed obbedienza. Nacque così ufficialmente la Comunità di Madonna House.

Nel 1955, Catherine e Eddie fecero voto perpetuo di castità e, nel 1969, Eddie fu ordinato presbitero secondo il rito cattolico melkita. Morì nel 1975. Catherine gli sopravvisse fino al 14 dicembre 1985, giorno della sua morte, avvenuta dopo una lunga malattia.

Lascia in eredità una famiglia spirituale di 200 membri e delle fondazioni ovunque nel mondo.

Spiritualità

La visione di Catherine incluse di tutto. Nulla fu estraneo all'apostolato, eccetto il peccato.

Catherine offrì, come soluzione alle sfide del mondo occidentale, le nozioni spirituali della sua Russia d'origine. Introdusse in America del Nord l'idea di poustinia, parola russa che significa "deserto ", un concetto completamente sconosciuto nell'occidente degli anni 60. Poustinia del punto di vista spirituale, è il luogo di riunione con Dio nella solitudine, la preghiera e il digiuno. La visione di Catherine così come la sua applicazione del vangelo nella vita quotidiana diventeranno rimedi agli effetti disumanizzanti della tecnologia moderna. Allo scopo di combattere l'aumento di individualismo che caratterizza il ventesimo secolo, esortò i partecipanti a Madonna House al sobornost, un altro concetto russo che vuole dire unità profonda del cuore e dello spirito nella Trinità santa; un'unità che supera l'intendimento umano.

Opere

Bibliografia
  • Robert Wild, Cercando Dio nel cuore dell'uomo. Il «Piccolo mandato» di Catherine De Hueck Doherty, Ancora, Milano 1989
Note
Collegamenti esterni