Cervo

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Cervo
Ravenna MausoleoGallaPlacidia Maestr.ravenanti Mosaico-Cervi V.jpg

Maestranze ravennati, Due cervi si abbeverano alla fonte (secondo quarto del V secolo), mosaico; Ravenna, Mausoleo di Galla Placidia
Tipologia Animale
Etimologia Dal latino cervus, che deriva dalla radice indoeuropea ker (testa)
Significato Anima che anela a Dio; il bene che trionfa sul male; prudenza
Persone cristiane
Fonti bibliche e cristiane
  • Is 35,6
  • Sal 18,33-34
  • Sal 42,2
  • Virgolette aperte.png
    2Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio.
    Virgolette chiuse.png

    Il cervo (in latino cervus, in ebraico 'ayyal ed in greco elaphos) è un animale selvatico, mansueto e prudente, caratterizzato da alte corna: simbolo dell'anima che anela a Dio, di Gesù Cristo che combatte e vince il demonio, del bene che trionfa sul male e della prudenza.

    Il termine cervo deriva dal latino cervus, originato a sua volta dalla radice indoeuropea ker, che significa "testa".

    Nella Bibbia

    Il cervo, o la cerva (la femmina è priva di corna), vengono menzionati più volte nelle Sacre Scritture:

    Il linguaggio biblico s'ispira spesso all'immagine del cervo:

    • La bellezza e l'agilità del cervo sono decantate nella benedizione su Neftali (Gen 49,21 ), nei Salmi (Sal 18,34 ); ma, soprattutto, nel poema amoroso del Cantico dei Cantici, in cui la sposa definisce il suo sposo simile ad un cerbiatto (Ct 2,8-9 ). Con l'espressione della cerva che anela ai corsi d'acqua si figura l'anima che cerca Dio (Sal 42,2-3 ).
    • Il parto delle cerve è ritenuto un fenomeno misterioso noto solo a Dio (Gb 39,1-2 ; Ger 14,5 ; Sal 29,7-9 ).
    • L'animale, che, insieme con lo stambecco, il daino, l'antilope e il camoscio è annoverato tra gli animali puri per il popolo di Dio e la sua carne è ritenuta prelibata e lecita da mangiare (Dt 14,5;15,22 , 1Re 5,3 ); per tale motivo ricorre nelle scene venatorie (Pr 7,22-23 ).

    Iconografia cristiana

    L'animale viene citato nella Bibbia molte volte, ma l'iconografia cristiana ha preso spunto sopratutto dal Salmo 42,2.

    Dalla metà del IV secolo si trovano opere che mostrano uno o più cervi che si dissetano al bordo di uno o più corsi d'acqua. Solitamente, La tradizione iconografica li presenta ai piedi di una montagna sormontata da una croce o da un altro simbolo cristiano: rappresentano allora coloro che desiderano abbeverarsi alla fonte del cristianesimo ed è così che il cervo divenne il simbolo del catecumeno che si preparare ad entrare nella Chiesa. Per questo, dal VI e VII secolo, come simbolo dei neofiti, se ne trovano rappresentazioni nei battisteri, sia in mosaico che scolpiti a bassorilievo, e persino in terracotta.

    Nei bestiari medievali, riprendendo Plinio il Vecchio (2379 d.C.),[1] si afferma che l'animale acerrimo nemico dei serpenti, per stanarli si riempie la bocca d'acqua, la versa nella tana e con un soffio li trascina fuori e li uccide calpestandoli con le zampe: allo stesso modo si comporta Gesù con il diavolo. L'iconografia sacra riprende tali concetti e nelle immagini del cervo che calpesta il serpente allude al trionfo del bene sul male.

    Infine, il cervo può apparire come attributo della prudenza, in virtù della sua capacità di sfuggire ai predatori.

    Santi correlati

    Il cervo è utilizzato anche come attributo dei seguenti santi:

    Inoltre, un cervo o una cerva, trafitto da una freccia è connesso alla figura di sant'Egidio.

    Galleria fotografica

    Note
    1. Plinio il Vecchio (2379 d.C.) nella Naturalis Historia (VIII, 118) descrive i cervi come animali mansueti, prudenti e attratti dal canto. Inoltre, lo scrittore latino ricorda che essi sono grandi nemici dei serpenti, ne cercano le tane e con il soffio delle narici li fanno uscire, nonostante la loro resistenza.
    Bibliografia
    • Jean Chevalier et al., Dizionario dei simboli, vol. I, Editore BUR-Rizzoli, Milano 1983, pp. 250 - 255 ISBN 9788830403789
    • James Hall, Dizionario dei soggetti e dei simboli nell'Arte, col. "I Marmi", Editore Longanesi & C., Milano 1983, p. 100 ISBN 9788830403789
    • Lucia Impelluso, La natura e i suoi simboli, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2003, pp. 244 - 246 ISBN 9788837020408
    • Corinne Morel, Dizionario dei simboli, dei miti e delle credenze, Editore Giunti, Firenze 2006, pp. 185 - 191 ISBN 9788809040717
    • Edouard Urech, Dizionario dei simboli cristiani, col. "La via dei simboli", Editore Arkeios, Roma 1995, pp. 50 - 51 ISBN 9788886495035
    Voci correlate