Chiesa di San Lorenzo in Miranda (Roma)

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1leftarrow.png Voce principale: Chiese di Roma.
Chiesa di San Lorenzo in Miranda
Roma Ch.S.LorenzoMiranda.jpg
Roma, Chiesa di San Lorenzo in Miranda
Altre denominazioni Chiesa di San Lorenzo de' Speziali in Miranda
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica Lazio
Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Via in Miranda, 10
00186 Roma (RM)
Telefono +39 06 6792123
Fax +39 06 6792690
Posta elettronica info@nobilecollegio.it
Sito web Sito ufficiale
Proprietà Nobile Collegio Chimico Farmaceutico
Oggetto tipo Chiesa
Dedicazione San Lorenzo
Data fondazione VII - VIII secolo
Architetto Orazio Torriani (ristrutturazione del XVII secolo)
Stile architettonico barocco
Inizio della costruzione VII - VIII secolo
Completamento 1614
Strutture preesistenti Tempio di Antonino e Faustina
Materiali laterizi, marmo, peperino
Iscrizioni DIVO ANTONINO ET / DIVAE FAVSTINAE EX S(enatus) C(onsulto)
Coordinate geografiche
41°53′33″N 12°29′12″E / 41.89251, 12.48667 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Chiesa di S. Lorenzo
Chiesa di S. Lorenzo
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano

La Chiesa di San Lorenzo in Miranda, detta anche Chiesa di San Lorenzo de' Speziali in Miranda, è un luogo di culto di Roma, situato nel centro storico della città, nel Foro Romano, all'interno del Tempio di Antonino e Faustina, nel rione Campitelli.

Storia

Tempio romano

Il Tempio di Antonino e Faustina situato nel Foro Romano è dedicato all'imperatore Antonino Pio (86-161) e alla moglie Faustina maggiore (105-141), come ricorda l'iscrizione posta sull'architrave:

(LA) (IT)
« DIVO ANTONINO ET / DIVAE FAVSTINAE EX S(enatus) C(onsulto) » « Al divino Antonino e alla divina Faustina per decreto del Senato »

L'edificio fu eretto nel 141 da Antonino Pio per la moglie Faustina, morta in quell'anno. Alla morte dell'imperatore, il Tempio fu dedicato anche a lui: la prima riga dell'iscrizione fu aggiunta in tale occasione.

Chiesa di San Lorenzo

Dalle origini al Medioevo

Tra il VII e l'VIII secolo, la cella del tempio fu trasformata in chiesa, titolata a san Lorenzo, poiché si riteneva che questo era il luogo dove il santo era stato condannato a morte, anche se la sua esistenza è attestata dalle fonti solo a partire dall'XI secolo.

Nel Liber Censuum del 1192, redatto da Cencio Savelli (1150 ca.-1227), camerario pontificio,[1] viene già menzionata con il predicato "in Miranda", che secondo alcuni studiosi va collegato alla splendida vista (mirare) sulle vestigia del Foro Romano tra le quali sorgeva, mentre per altri si deve al nome della fondatrice di un annesso monastero.

Nel 1429-1430 papa Martino V (1417-1431) concesse la chiesa al Collegio degli Speziali (oggi Nobile Collegio Chimico Farmaceutico), all'epoca noto come Universitas Aromatorium, che ne ha tuttora il giuspatronato. A seguito di questa concessione vennero costruite delle cappelle laterali.

Dal Cinquecento ad oggi

Nel 1536, in occasione della visita a Roma dell'imperatore Carlo V d'Asburgo (1500-1558) dopo il saccheggio dei lanzichenecchi (1527), fu deciso di ripristinare le forme originarie del Tempio, demolendo le tre cappelle della chiesa che occupavano il pronao.

Nel 1602, a causa dell'interramento, l'edificio venne ricostruito in forme barocche a opera dell'architetto Orazio Torriani (1578-1657), il quale lo innalzò di sei metri, occupando la cella e le prime colonne del pronao e lo rimodellò dotandolo di una singola navata con cappelle laterali.

Nel 1614, a lavori ultimati, il colonnato esastilo del portico dell'antico tempio romano, antistante la facciata della chiesa, accuratamente liberato da ogni sovrastruttura, risultò esaltato nella sua imponente bellezza.

Nel 1801 nel sito iniziarono gli scavi archeologici che proseguirono per tutto il secolo. Dalla fine dell'Ottocento, inoltre, sino alla Seconda guerra mondiale vari studiosi sostennero l'operazione di demolizione della chiesa per rendere visibili le strutture romane, ma lo scoppio del conflitto interruppe l'azione distruttiva dell'impianto sacro.

La chiesa attualmente è luogo sussidiario di culto della parrocchia dei San Marco Evangelista al Campidoglio.

Descrizione

Chiesa di San Lorenzo in Miranda (interno)

Esterno

L'edificio sorge su un alto podio, preceduto da una scalinata, ricostruita modernamente in laterizi. Al centro di essa sono i resti dell'antico altare in laterizi. Sei grandi colonne di marmo cipollino, alte 17 metri con capitelli corinzi di marmo bianco, costituiscono il prospetto frontale, seguite da altre due per lato.

La facciata barocca della chiesa, in laterizi, opera di Orazio Torriani, che prospetta dietro il colonnato romano, è divisa in due ordini da una cornice marcapiano: l'inferiore, partito da sei lesene con capitelli ionici, presenta un portale a timpano centinato;[2] il superiore, scandito da quattro lesene composite, è aperto al centro da un elegante finestrone rettangolare sormontato da un timpano triangolare. Il prospetto si conclude con un frontone a timpano semicircolare spezzato a sesti curvi con una croce apicale al centro.

Interno

La cella, originariamente rivestita in marmo, è costruita in opera quadrata di peperino; sui due lati maggiori corre un fregio marmoreo, con la rappresentazione di grifoni affrontati araldicamente a motivi vegetali, opera classicistica, tipica dell'età antonina.

L'interno dell'aula liturgica si presenta ad unica navata con abside rettangolare, coperta da una volta a botte e tre cappelle per lato.

Lato sinistro

Lungo il lato sinistro si aprono tre cappelle, dove si conservano pregevoli dipinti raffiguranti:

Presbiterio e altare maggiore

Nel presbiterio, rialzato di alcuni gradini, si può ammirare:

Lato destro

Lungo il lato destro si aprono tre cappelle, dove si conservano pregevoli dipinti raffiguranti:

Note
  1. Il Catalogo di Cencio Camerario è un elenco delle chiese di Roma, redatto da Cencio Savelli (futuro Onorio III), camerarius dei papi Clemente III e Celestino III, che costituisce uno dei più antichi e completi elenchi di chiese romane, risalente alla fine del XII secolo.
  2. Il portale, dopo gli scavi effettuati nel 1930 per la sistemazione dei Fori, è venuto a trovarsi in una quota più alta dell'originale.
  3. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  4. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  5. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  6. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  7. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 25.12.2019
  8. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  9. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  10. Scheda dell'opera nel sito ufficiale del Nobile Collegio su nobilecollegio.it. URL consultato il 25-12-2019
  11. Scheda dell'opera nel Catalogo della Fondazione "Federico Zeri" . URL consultato il 25.12.2019
Bibliografia
  • Ivana Ait, San Lorenzo de' Speziali in Miranda, A.D. 1602-2002, A. Delfino, Roma, 2002
  • Luca Arcangeli, Silvia Cappelli, Laura De Cesaris, S. Lorenzo de' speziali in Miranda: analisi storica del complesso architettonico, Roma, 2015
  • Filippo Coarelli, Roma, col. "Guide Archeologiche", Laterza, Bari, 1989, pp. 89-90, ISBN 9888842016993
  • Roberta Maria Dal Mas, S. Lorenzo de' Speziali in Miranda: universitas aromatariorum Urbis, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, Roma, 1998
  • Ferruccio Lombardi, Roma. Chiese conventi chiostri. Progetto per un inventario, 313-1925, Edil Stampa, Roma, 1993, p. 229
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, pp. 178-179, ISBN 9788854188358
  • Claudio Strinati, I dipinti di San Lorenzo de Speziali in Miranda, Delfino, Roma, 2009
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, p. 251, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 11 luglio 2021 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.