Assunzione di Maria

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Questa voce riguarda il dogma dell'Assunzione.
⇒  Se cercavi la voce sulla festività della Chiesa, vedi Assunzione della Beata Vergine Maria (solennità).
Pietro da Cortona, Assunzione di Maria (1655 - 1660), affresco; Roma, Chiesa di Santa Maria in Vallicella
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Per capire l'Assunzione dobbiamo guardare alla Pasqua, il grande Mistero della nostra Salvezza, che segna il passaggio di Gesù alla gloria del Padre attraverso la passione, la morte e la risurrezione. Maria, che ha generato il Figlio di Dio nella carne, è la creatura più inserita in questo mistero, redenta fin dal primo istante della sua vita, e associata in modo del tutto particolare alla passione e alla gloria del suo Figlio. L'Assunzione al Cielo di Maria è pertanto il mistero della Pasqua di Cristo pienamente realizzato in Lei. Ella è intimamente unita al suo Figlio risorto, vincitore del peccato e della morte, pienamente conformata a Lui.
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L'Assunzione di Maria, che nella tradizione orientale è detta "dormizione", è un dogma che la Chiesa cattolica insegna come verità rivelata. Esso afferma che Maria non ha sperimentato la morte alla maniera delle altre persone, ma al momento della fine della sua vita terrena è stata assunta in anima e corpo nella dimensione gloriosa della vita eterna. Questa specificità rispetto a tutti gli esseri umani è una logica conseguenza del dogma dell'Immacolata concezione, per il quale Maria è stata concepita senza peccato originale, dal quale deriva la morte e la corruzione del corpo.

Il dogma dell'Assunzione fu solennemente proclamato da Papa Pio XII con la costituzione dogmatica Munificentissimus Deus del 1º novembre 1950.

Nei Padri della Chiesa

San Gregorio di Tours (IV secolo), il primo autore che parla dell'Assunzione della Vergine, racconta in un suo scritto di un fenomeno che ha interessato Maria negli ultimi giorni della sua esistenza terrena:

« Infine, quando la beata Vergine, avendo completato il corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo, tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono nella sua casa. Quando sentirono che essa stava per lasciare il mondo, vegliarono insieme con lei. Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi angeli e, presa la sua anima, la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò. All’alba gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse preso e portato in Paradiso»

Leggendo il testo in tutti i suoi particolari, si riscontra come il corpo di Maria venga definito sacro, e vi sia attenzione da parte degli apostoli (testimoni oculari di ogni evento) nel custodire gelosamente i resti mortali della Vergine. Questo è sufficiente a poter concludere che l'Assunzione della Vergine sia stata considerata da sempre realtà necessaria e indubbia.

Un'altra testimonianza la si può riscontrare in un breve scritto di Sant'Epifanio di Salamina (morto nel 403). Anche se non pochi critici tendono a negare l'Assunzione, affermando che essa, secondo l'autore, sarebbe una prospettiva di dono futuro, questa ipotesi è abbastanza forzata e vale la pena citare il testo a testimonianza della convinzione dell'autore intorno alla glorificazione del corpo della Vergine:

« Come non possederà Santa Maria il regno dei cieli con la propria carne, lei che non fu impudica, né dissoluta, che non commise adulterio, che non fece nulla di male per quanto concerne le azioni carnali, ma rimase intemerata? »

Un altro esempio lo si trova in Sant'Andrea di Creta, predicatore scomparso intorno al 740; in realtà questo omileta non espone chiaramente la sua convinzione intorno alla reale assunzione del corpo di Maria. Quello che sembra avere per certo è la presenza del sepolcro vuoto; nell'Omelia II sulla Dormizione egli afferma semplicemente che:

« La tomba infatti rimane vuota a tutt'oggi come confermano le testimonianze e come essa stessa testimonia del trasferimento. Io non so se avvenne la ricomposizione degli elementi in unità, come conseguenza della riunificazione delle parti... Forse il Demiurgo di tutte le cose pensò di onorare così quella che lo aveva generato. Oppure una delle due parti prevalse sull'altra cosicché dopo la reciproca separazione, l'una (il corpo) ebbe la sorte di essere collocata entro i confini terreni, l'altra (l'anima) fuori di questi. Oppure si verificò un procedimento ignoto e fuori del comune, di carattere soprannaturale, a favore di lei, nel quale tutte le sue condizioni personali si presentarono del tutto nuove, per cui essa accolse il Verbo supremo in modo superiore ad ogni parola e conoscenza. »

Molto più chiaro e esauriente è invece lo scritto della Omelia I sulla Dormizione di San Germano di Costantinopoli, che attinge a sua volta da San Giovanni di Tessalonica e dal suo testo molto dettagliato sulle origini della festa dell'Assunzione. Studiando dettagliatamente i suoi scritti si riscontra che il dogma dell'Assunzione era in realtà ritenuto cosa certa già nella Chiesa Orientale dei primi secoli. Leggiamo alcuni tratti della predicazione di San Germano:

« Essendo umano (il tuo corpo) si è trasformato per adattarsi alla suprema vita dell'immortalità; tuttavia è rimasto integro e gloriosissimo, dotato di perfetta vitalità e non soggetto al sonno (della morte), proprio perché non era possibile che fosse posseduto da un sepolcro, compagno della morte, quel vaso che conteneva Dio e quel tempio vivente della divinità santissima dell’Unigenito»

Germano afferma in pratica che il corpo della Vergine non poteva certo essere abbandonato alla corruttibilità del sepolcro, perché aveva ospitato il Verbo di Dio.

Altrove prosegue:

« Tu, secondo ciò che è stato scritto, sei bella e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto abitazione di Dio: perciò è anche estraneo al dissolvimento in polvere. Infatti, come un figlio cerca e desidera la propria madre, e la madre ama vivere con il figlio, così fu giusto che anche tu, che possedevi un cuore colmo di amore materno verso il Figlio tuo e Dio, ritornassi a lui; e fu anche del tutto conveniente che a sua volta Dio, il quale nei tuoi riguardi aveva quel sentimento d’amore che si prova per una madre, ti rendesse partecipe della sua comunanza di vita con se stesso. »

La conclusione più certa dell'evidenza della glorificazione corporale di Maria, San Germano ce la offre nei seguenti versi:

« Quanto a noi, discepoli del Salvatore, raccolti con la folla presso di te o Getzemani, per i funerali della sempre vergine Maria, noi tutti abbiamo visto che essa è stata deposta nel sepolcro e poi è stata trasferita altrove. Essa qui divenne invisibile al di sopra di qualsiasi contestazione, prima che il sepolcro fosse chiuso dalla pietra... Mentre veniva osannata con inni e stava per essere calata nella tomba, essa lasciò il sepolcro vuoto.

Come avrebbe potuto, la dissoluzione del corpo, ridurre in polvere e cenere te che, mediante l'Incarnazione del Figlio tuo, hai liberato l'uomo dalla rovina della morte? Tu quindi ti separasti dalle cose terrene affinché apparisse realmente confermato il mistero della tremenda Incarnazione. Infatti tu avevi sopportato l'allontanamento delle cose temporali, affinché si credesse che Dio, nato da te, era stato egli pure un uomo completo, in quanto Figlio di una vera madre, lei stessa sottoposta alla necessità delle leggi fisiche, come conseguenza di una decisione divina e delle norme che regolano il tempo proprio della vita. La tua partenza non fu priva di testimoni né falsa la tua dormizione. Il cielo narra la gloria di quelli che ti corsero incontro... cioè come gli apostoli ti furono accanto (passando) al di sopra di Gerusalemme»

La definizione del dogma

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Munificentissimus Deus
Assunzione di Maria; Normandia, Abbazia di Mondaye

La Costituzione dogmatica Munificentissimus Deus fu pubblicata da Pio XII il 1º novembre 1950. In essa viene definito il dogma dell'Assunzione, con le seguenti parole:

« È dogma divinamente rivelato che Maria, Madre di Dio, immacolata e sempre Vergine, dopo il termine del corso terreno della sua vita, è stata assunta in corpo e anima nella gloria celeste»

Riguardo alle motivazioni del Dogma, il testo sacro evidenzia le seguenti:

  • Maria fu sempre unita al suo figlio Gesù mentre Questi viveva, redimeva il mondo e comunicava la Sua salvezza: sia nell'infanzia che nella vita pubblica la Vergine accompagna sempre Gesù, condividendo ogni cosa quanto alla gioia e al dolore, fino alla morte sulla croce.
  • Maria è stata associata nel suo corpo a Gesù anche nella gloria del cielo.
  • Nel corpo di Maria il Verbo aveva trovato il luogo privilegiato e incorrotto per la propria Incarnazione fra gli uomini; per questo grande privilegio è stato preservato dalla corruzione e dall'abbandono nella tomba. Il Cielo, luogo per eccellenza della divina maestà e della gloria ha dunque accolto anche Maria. Mentre però Gesù è asceso al cielo, in quanto Dio, Egli stesso, Maria, sua Madre, vi è stata portata.
  • Maria è la Madre del Signore (Lc 1,48 ), e Dio nel suo disegno salvifico le riserva un posto accanto al Figlio.
  • L'Assunzione di Maria Vergine esalta la grandezza dell'amore di Dio che dà a ciascuno il premio proporzionato alla misura dei meriti.
Voci correlate