Papa Onorio III
Onorio III Papa | |
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al secolo Cencio Savelli | |
Giotto di Bondone, Papa Onorio III (part. da San Francesco d'Assisi predica davanti a papa Onorio III), 1290 - 1295 ca., affresco; Assisi, Basilica di San Francesco | |
Età alla morte | circa 77 anni |
Nascita | Roma 1150 ca. |
Morte | Roma 18 marzo 1227 |
Sepoltura | Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore |
Consacrazione vescovile | 24 luglio 1218 dal card. Ugolino di Anagni |
Creato Cardinale |
20 febbraio 1193 da Celestino III (vedi) |
Cardinale per | 34 anni e 26 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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Informazioni sul papato | |
177° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
18 luglio 1216 Elezione papale del 1216 |
Consacrazione | 24 luglio 1216 |
Fine del pontificato |
18 marzo 1227 (per decesso) |
Durata del pontificato |
10 anni e 8 mesi |
Predecessore | papa Innocenzo III |
Successore | papa Gregorio IX |
Extra | Papa Onorio III Anni di pontificato |
Cardinali | 9 creazioni in 6 concistori |
Proclamazioni | Santi |
Collegamenti esterni | |
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Onorio III, al secolo Cencio Savelli, detto Camerarius (Roma, 1150 ca.; † Roma, 18 marzo 1227), è stato il 177º vescovo di Roma e papa italiano dal 1216 alla sua morte.
Gli inizi
Appartenente alla famiglia Savelli, Onorio III, fu anche detto Cencio camerarius, per avere ricoperto dal 1188 la carica di camerlengo.
Nacque a Roma in data sconosciuta, nei pressi di Albano.
Per un periodo fu canonico nella chiesa di Santa Maria Maggiore; divenne quindi ciambellano pontificio nel 1188 e cardinale diacono di Santa Lucia in Silice nel 1193. Sotto Clemente III e Celestino II fu tesoriere della Chiesa di Roma.
Nel 1197 divenne tutore del futuro imperatore Federico II, che era stato dato in tutela a papa Innocenzo III dall'imperatrice vedova Costanza.
Innocenzo III elevò Cencio al rango di cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo prima del 13 marzo 1198.
L'elezione a Papa
Il 18 luglio 1216 diciannove cardinali si riunirono a Perugia (dove Innocenzo era morto due giorni prima) con lo scopo di eleggere un nuovo Papa. Il problematico stato delle cose in Italia, l'atteggiamento minaccioso dei Tartari e la paura di uno scisma, tutto questo indusse i cardinali ad accordarsi per un'elezione di compromesso.
I cardinali Ugolino da Ostia (futuro papa Gregorio IX) e Guido di Preneste vennero incaricati di nominare il nuovo Papa. La loro scelta cadde su Cencio, che accettò la tiara papale con riluttanza e prese il nome di Onorio III. Venne consacrato a Perugia il 24 luglio, incoronato a Roma il 31 agosto e prese possesso del Laterano il 3 settembre. I fedeli romani furono molto contenti della sua elezione poiché Onorio era romano e grazie alla sua estrema gentilezza ne seppe conquistare il cuore.
Scrittore fecondo, redasse una raccolta di Decretali, la Compilatio Quinta, considerata il primo testo ufficiale di diritto canonico e il Liber Censuum.
Come il suo predecessore Innocenzo III, si era prefisso di raggiungere due grandi obiettivi: la riconquista della Terra Santa con la Quinta Crociata e una riforma spirituale dell'intera Chiesa; ma, in modo diverso rispetto al suo predecessore, cercò di conseguire questi risultati con la bontà e l'indulgenza, piuttosto che con la forza e la severità.
La Quinta Crociata
La Crociata venne avallata dal Concilio Lateranense IV del 1215 e i suoi preparativi iniziarono due anni dopo. Per procurarsi i mezzi necessari a questa colossale impresa, il Papa e i cardinali avrebbero contribuito con la decima parte e tutti gli altri ecclesiastici con la ventesima, delle loro entrate, per tre anni. Anche se i soldi raccolti in questo modo formavano una cifra considerevole, non fu comunque sufficiente per una crociata generale, così come era stata pensata da Onorio III.
Prospettive più ampie sembrarono aprirsi quando incoronò Pietro di Courtenay (aprile 1217) come imperatore latino di Costantinopoli; ma il nuovo imperatore venne catturato durante il suo viaggio verso est e morì in prigionia.
Onorio III era conscio che c'era un solo uomo in Europa che poteva portare alla riconquista della Terra Santa e quell'uomo era il suo ex-pupillo Federico II di Germania. Come molti altri governanti, Federico II aveva prestato giuramento di imbarcarsi per la Terra Santa nel 1217. Ma Federico si tirò indietro e Onorio rinviò ripetutamente la data di inizio della spedizione.
Nell'aprile 1220, Federico venne eletto imperatore e venne incoronato il 22 novembre 1220 a Roma.
Nonostante l'insistenza di Onorio, Federico rinviò ancora e la campagna egiziana fallì miserabilmente con la sconfitta di Damietta (8 settembre 1221).
Molti dei governanti europei erano impegnati in proprie guerre e non potevano lasciare le loro nazioni per periodi lunghi. Andrea II d'Ungheria, seguito tempo dopo da una flotta di crociati provenienti dalla regione lungo il basso Reno, partirono infine per la Terra Santa, presero Damietta e pochi altri luoghi in Egitto, ma la mancanza di unione tra i cristiani e anche la rivalità tra i condottieri e il legato pontificio Pelagio, produssero il fallimento.
Il 24 giugno 1225, venne infine fissato come data della partenza di Federico II; e Onorio ne propose il matrimonio con Isabella, erede al Regno di Gerusalemme, con l'idea di legarlo maggiormente al piano. Ma il Trattato di San Germano, nel luglio 1225, permise un altro ritardo di due anni.
Federico fece ora dei seri preparativi per la crociata, nel mezzo dei quali comunque, Onorio morì, il 18 marzo 1227, senza vedere l'esaudirsi delle sue speranze. Fu lasciato al suo successore Gregorio IX, l'insistere perché venissero portate a compimento.
Ma Onorio ebbe in realtà un compito troppo grande; oltre alla liberazione della Terra Santa, si sentiva obbligato a portare avanti la repressione dell'eresia nella Francia meridionale, la guerra per la fede nella penisola iberica, la diffusione della cristianità nelle terre lungo il Baltico e il mantenimento dell'Impero Latino di Costantinopoli.
Di tutti questi compiti, lo sradicamento dell'eresia era il più vicino al cuore di Onorio. Nel sud della Francia egli portò avanti il lavoro di Innocenzo, confermando il quinto Conte di Leicester, Simone di Montfort nel possesso delle terre di Raimondo VI di Tolosa e riuscendo, dove aveva fallito Innocenzo, a trascinare la casa reale francese nel conflitto.
Il più importante avvenimento del periodo fu l'assedio e la cattura di Avignone. Sia Onorio che Luigi VIII non prestarono orecchio alle pretese imperiali di Federico II su quella città.
Altri conseguimenti
Onorio diede l'approvazione pontificia alla Regola di san Domenico il 22 dicembre 1216, con la bolla Religiosam vitam e alla Regola di san Francesco il 29 novembre 1223, con la bolla Solet annuere.
Sempre nel 1216 istituì, su richiesta di San Francesco, la solennità del perdono d'Assisi.
Durante il suo pontificato presero vita anche molti degli ordini terziari. Il 30 gennaio 1226, approvò l'Ordine Carmelitano con la bolla Ut vivendi normam. Approvò inoltre la congregazione dei Canonici Regolari di Val-des-Écoliers (Vallis scholarium, Valle degli studiosi), che era stata fondata da quattro pii professori di teologia all'Università di Parigi.
Uomo di studio, Onorio insistette sul fatto che il clero dovesse ricevere un'intensa formazione, in particolare in teologia. Nel caso di un certo Ugo, che il capitolo di Chartres aveva eletto vescovo, ritirò la sua approvazione perché il neo-eletto non possedeva una cultura sufficiente, "quum pateretur in litteratura defectum", come dichiarò in una lettera datata 8 gennaio 1219. Un altro vescovo venne addirittura privato del suo ufficio a causa del suo analfabetismo.
Tentò di far scomparire il libro De divisione naturae di Giovanni Scoto Eriugena ordinandone nel 1225 la raccolta di ogni copia integrale o parziale e la conseguente distruzione sul rogo, senza peraltro riuscire a realizzare in pieno l'obiettivo.
Onorio conferì diversi privilegi all'Università di Bologna e a quella di Parigi, le due più grandi sedi di apprendimento dell'epoca. Allo scopo di facilitare lo studio della teologia nelle diocesi che erano distanti dai grandi centri del sapere, ordinò nella sua bolla Super specula Domini, che alcuni tra i giovani uomini di talento dovessero essere inviati a una riconosciuta scuola di teologia, con lo scopo di insegnarla in seguito nelle loro diocesi.
Scritti
Onorio III ottenne un po' di fama anche come autore. Il più importante dei suoi scritti è il Liber censuum Romanae ecclesiae, che è la più preziosa fonte riguardo alla posizione della Chiesa medioevale circa il tema della proprietà, serve inoltre parzialmente come continuazione del Liber Pontificalis e costituisce uno dei più antichi e completi elenchi delle chiese romane. Esso comprende una lista di entrate della sede apostolica[1], un registro delle donazioni ricevute, dei privilegi garantiti e dei contratti stipulati con città e governanti. Venne iniziato sotto Clemente III e completato nel 1192 sotto Celestino III. Il manoscritto originale del Liber Censuum si conserva ancora (Vaticanus, 8486).
Onorio III scrisse inoltre una vita di papa Celestino III, una vita di papa Gregorio VII, un Ordo Romanus, che è una specie di cerimoniale contenente i riti della Chiesa per varie occasioni e 34 sermoni.
Curiosità
A Onorio III viene attribuito dalla tradizione esoterica un grimorio magico per l'evocazione demoniaca che, secondo quanto dice la sua bolla che introduce il libro, serve a insegnare come schiacciare il demonio in nome di Cristo. L'opinione comune è che detto grimorio sia opera di qualcuno che voleva diffamare il papa.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Camerlengo di Santa Romana Chiesa | Successore: | |
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Melior le Maitre 1184 - 1189 |
1189 -? | ? |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Lucia in Silice | Successore: | |
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? | 1193-1201 | ? |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo | Successore: | |
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? | 1201-1216 | ? |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Innocenzo III | 18 luglio 1216 - 18 marzo 1227 | Papa Gregorio IX |
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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