Sedulius
Sedulius Presbitero | |
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Nascita | Roma V secolo |
Morte | ? |
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Sedulius (o in italiano Sedulio) (Roma, V secolo; † ...) è stato un presbitero e poeta italiano, vissuto nel V secolo.
I manoscritti delle sue opere riportano unanimente Sedulius che era il cognomen del poeta; il nomen tramandato ai nostri giorni è Caelius o anche Coelius, ma per entrambi non vi sono conferme certe nei manoscritti.
Scrisse poemi apologetici, fra i quali lo rese famoso il Carmen paschale, un poema biblico che influenzò tutta la poesia medievale fino al XII secolo.
Notizie biografiche
Le scarsissime notizie della vita di Sedulius ci sono pervenute dalle seguenti fonti:
- due lettere autografe, indirizzate al presbitero Macedonius;
- Isidoro di Siviglia, che nel De viris illustribus gli assegnò il settimo posto;
- il Decretum Gelasianum;
- vi è poi una certa quantità di notizie, specie nei manoscritti più tardi, ma spesso contengono erronei riferimenti da collegare piuttosto a Sedulius Scotus[2].
Sappiamo che trascorse la prima parte della sua vita in Italia, dove intraprese studia saecularia per diventare retore o avvocato, ma con scarso interesse.
Non si conosce quando fu battezzato, ma è certo che successivamente, intraprendendo un profondo cammino di fede, si convertì ad una devota vita cristiana e secondo Isidoro di Siviglia divenne antistes e quindi probabilmente prima fu presbitero.
Fece sicuramente parte di una piccola fraternità mista, molto devota e fedele alle regole della chiesa; dei suoi membri lo stesso Sedulius diede un breve ed accattivante ritratto nelle proprie lettere: dai presbiteri Macedonius, capo della comunità, Ursinus e Gallicanus, alla nobile diaconessa Syncletica ed alla matrona Perpetua.
Il frutto più maturo di questa esperienza fu il Carmen paschale, con il quale Sedulius condivise con i suoi confratelli la meraviglia del Vangelo.
Nel corso della sua vita si trasferì o comunque soggiornò a lungo in Acaia (Grecia): qui studiò la filosofia e scrisse le sue opere, sotto i regni di Teodosio II il Giovane e di Valentiniano III.
Opere
Per approfondire, vedi la voce Carmen paschale |
Sedulius è conosciuto soprattutto per il Carmen paschale, uno dei rari esempi di poema epico di argomento biblico, in cinque libri, scritto in esametri dattilici[3] probabilmente nel periodo 425–450. Era molto famoso alla fine del V secolo e rimase popolare fino al XII; fu frequentemente copiato e citato e fu la fonte per diversi testi liturgici, fra cui l'Introitus della messa per la Beata Vergine Maria Salve sancta parens e l'antifona di Natale Genuit puerpera regem.
Sono attribuiti a Sedulius anche due brevi poemi: un testo sulla storia della salvezza, Cantemus socii Domino, che nei manoscritti è variamente indicato come hymnus, versus o carmen, e il famoso inno giambico alfabetico A solis ortus cardine, che racconta la vita di Gesù dall'incarnazione all'ascensione e che si trova nei manoscritti liturgici a partire dal X secolo; il testo fu spesso suddiviso in sezioni per differenti occasioni liturgiche: le prime sette strofe venivano usate per Natale, le quattro successive (a partire da Hostis Herodes impie) per l'Epifania, le ulteriori quattro (a partire da Katerva matrum personat) per la festa dei Santi Innocenti. Sia A solis ortus cardine che il Carmen paschale ebbero una influenza significativa sui poeti medievali.
Opus Paschale è una fedele trasposizione in prosa del Carmen, con illustrazioni e preceduta da una lettera a Macedonius.
Elegia, un poema elegiaco di 110 versi, sullo stesso soggetto del Carmen, descrive gli effetti dell'Incarnazione in contrasto all'opera di Adamo, e Cristo come antitipo delle figure veterotestamentarie.
Parecchi manoscritti riportano la notizia che le opere di Sedulius, grazie anche al gradimento papale espresso nel decretum Gelasianum, furono pubblicate già verso la fine del V secolo da Flavio Turcio Rufio Aproniano Asterio[4]; nei tempi moderni, la vita e le opere di Sedulius furono studiate specialmente da Johann Huemer verso la fine del XIX secolo (v. fonti).
Elenco delle opere nel Migne:
- Carmen De Incarnatione
- Carmen Paschale Liberi Quinque
- Carmina Epigrammatica
- Decretum De Libris Recipiendis Et Non Recipiendis
- Elegia
- Epigramma
- Hymnus
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