Concilio Lateranense II

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Secondo Concilio Lateranense
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Concili ecumenici della Chiesa cattolica
Data 4 - 11 aprile 1139
Convocato da papa Innocenzo II
Presieduto da papa Innocenzo II
Partecipanti 1000
Argomenti in discussione scisma dell'antipapa Anacleto II
Documenti e pronunciamenti trenta canoni, in gran parte confermanti il precedente concilio, conferma del celibato, norme sul vestiario del clero, scomunica per gli aggressori dei chierici, divieto dell'uso di balestre in guerre tra cristiani
Gruppi scismatici
Concilio precedente Concilio Lateranense I
Concilio successivo Concilio Lateranense III
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Storia del Cristianesimo
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Nota di disambigua - Se stai cercando altri concili con lo stesso nome, vedi Concilio Lateranense.

Il concilio Lateranense II, tenutosi dal 4 all'11 aprile 1139 sotto la presidenza di Papa Innocenzo II, è il decimo Concilio Ecumenico dalla Chiesa cattolica.

Contesto

Il concilio deve la sua convocazione allo scisma avvenuto nel 1130 alla morte di Papa Onorio II: i cardinali sono divisi sul Concordato di Worms, che nel 1122 aveva messo fine alla lotta per le investiture. Inoltre, si aggiunse la rivalità tra due famiglie romane, i Frangipane e i Pierleoni. Il 14 febbraio 1130, sedici cardinali che sostenevano la famiglia Frangipane eleggono papa Gregorio Papareschi, che prende il nome di Innocenzo II. Qualche ora più tardi, Pietro Pierleoni è eletto papa da altri cardinali e prende il nome di Anacleto II. Con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle, Innocenzo II alla fine ha la meglio sul rivale, che muore nel 1138.

Il concilio

Il concilio, convocato nella basilica di San Giovanni in Laterano, si occupa dapprima di riparare i danni provocati dallo scisma: Innocenzo II apre la riunione deplorando l'opera di Anacleto II e depone i vescovi scismatici che avevano appoggiato lo scisma. In seguito, il papa vuole continuare l'opera di riforma del primo concilio Lateranense. Vengono emanati 30 canoni di riforma:

  • I vescovi e i preti devono assumere un atteggiamento esterno modesto, e viene prescritta ogni forma di ostentazione (canone 4).
  • Il matrimonio dei preti e dei religiosi è dichiarato invalido e non più solo illecito (canoni 6, 7 et 11).
  • Viene condannata l'usura.
  • È vietato ai monaci di dedicarsi a studi di scienze profane, come il diritto e la medicina.
  • È vietato al clero dedicarsi ai giochi e ai tornei, pena la privazione della sepoltura cristiana (canone 14).
  • Spetta ai capitoli delle cattedrali e ai superiori degli ordini religiosi di eleggere i vescovi (canone 28).
  • L'uso dell'arco e della balestra è vietato contro i cristiani (canone 29).
  • Infine viene condannato per eresia Arnaldo da Brescia.
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