Dioscoro di Alessandria
Dioscoro I di Alessandria Patriarca | |
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deposto nel concilio di Calcedonia | |
Morte | Gangra in Paflagonia 4 settembre 454 |
Consacrazione vescovile | 444 |
Elevazione a Patriarca | 444 |
Incarichi ricoperti | Patriarca di Alessandria d'Egitto |
Dioscoro I di Alessandria († Gangra in Paflagonia, 4 settembre 454) è stato un patriarca latino di Alessandria d'Egitto dal 444 al 451, quando fu deposto dal concilio di Calcedonia a causa del suo sostegno al monofisismo di Eutiche (378-454).
Biografia
Fu il successore di Cirillo, Vescovo di Alessandria d'Egitto dal 412 al 444, che era stato maestro di Eutiche.
La sua fama è legata più che altro al secondo concilio di Efeso (449), in cui egli riuscì a far approvare con la forza una professione di fede monofisita. Fu questo, in sostanza, un tentativo di affermare l'autorità e l'indipendenza della sede patriarcale di Alessandria, in contrapposizione a quella di Costantinopoli, che si affiancò a Roma nella difesa del dogma.
Il concilio era stato convocato dal Patriarca di Costantinopoli Flaviano (446-449) per discutere le tesi monofisite.
Leone I, papa dal 440 al 461, inviò al concilio una lettera, il Tomus ad Flavianum, in cui enunciava in modo esemplare la dottrina della duplice natura, umana e divina di Cristo.
Dopo il colpo di mano di Dioscoro, Leone I dichiarò nullo il concilio, dichiarandolo un latrocinium (e difatti questo episodio è a volte citato come brigantaggio di Efeso). Esso fu però ritenuto valido dall'imperatore Teodosio II (401-450), e i suoi atti furono quindi inclusi nel Codice teodosiano.
Predecessore: | Patriarca di Alessandria | Successore: | |
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Cirillo | 444-451 | San Proterio |
Voci correlate | |