Diocesi di Vác

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Diocesi di Vác
Dioecesis Vaciensis
Chiesa latina
Vác Dom Mariä Himmelfahrt Fassade 3.JPG
vescovo Zsolt Marton
Sede Vác
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Eger
Map of Diocese of Vac.png
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Ungheria
Ausiliari Lajos Varga[1]
Vescovi emeriti: Miklós Beer
Parrocchie 220 (10 vicariati )
Sacerdoti 175 di cui 147 secolari e 28 regolari
3.920 battezzati per sacerdote
32 religiosi 32 religiose 42 diaconi
1.197.045 abitanti in 8.805 km²
686.000 battezzati (57,3% del totale)
Eretta 1004
Rito romano
Cattedrale Assunzione di Maria
Indirizzo
Migazzi Krisztof tér 1, Pf. 167, H-2600 Vac, Magyarország
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Collegamenti interni
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La Diocesi di Vác (in latino: Dioecesis Vaciensis) è una sede della Chiesa cattolica in Ungheria suffraganea dell'arcidiocesi di Eger. Nel 2022 contava 686.000 battezzati su 1.197.045 abitanti. È retta dal vescovo Zsolt Marton.

Territorio

La diocesi, la seconda più popolosa d'Ungheria, comprende per intero la contea di Nógrád, gran parte della contea di Pest, alcune zone della periferia di Budapest e porzioni minori delle contee di Heves e di Jász-Nagykun-Szolnok.

Sede vescovile è la città di Vác, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione. In diocesi si trovano tre basiliche minori: il santuario Nostra Signora di Ungheria (Magyarok Nagyasszonya Bazilika) di Márianosztra; i santuari mariani (Nagyboldogasszony Bazilika) di Mátraverebély e di Máriabesnyő.

Il territorio si estende su 8.805 km² ed è suddiviso in 220 parrocchie, raggruppate in 3 arcidiaconati[2] e 10 decanati[3]:

  • arcidiaconato di Nógrád: decanati di Érsekvadkert, Salgótarján e Szécsény;
  • arcidiaconato di Szolnok: decanati di Dabas, Nagykáta e Szolnok;
  • arcidiaconato di Vác: decanati di Gödöllő, Hatvan, Pásztó e Vác.

Le cattedrali

Nel 1752 Michele Carlo Althann fece progettare i lavori di ristrutturazione della vecchia cattedrale di San Michele dall'architetto Ignác Oracsek, lavori che di fatto furono iniziati dal successore Pál Forgách, ma che risultarono subito catastrofici e la chiesa divenne inagibile, tanto che il successore di Forgách, Károly Eszterházy, decise di dislocare altrove la cattedrale che il successore Migazzi finalmente realizzò. Dopo l'inagibilità della vecchia cattedrale funse temporaneamente come cattedrale la chiesa dei Domenicani. Károly Eszterházy decise di realizzare una nuova cattedrale in altro luogo e fece realizzare un progetto faraonico dall'architetto Pilgramm. Il 24 maggio 1762 pose la prima pietra della nuova cattedrale, ma meno di un mese dopo, il 17 giugno fu trasferito ad Eger e tornò Migazzi che, dato che nel frattempo l'architetto Pilgramm era morto (il progetto fu completato da un allievo), si portò appositamente da Vienna l'architetto Isidore Canevale, il quale giudicò il progetto di Pilgramm assolutamente sovradimensionato e dichiarò che la cattedrale necessitava di un maggiore spazio. Pertanto Migazzi decise di far realizzare un nuovo progetto da Canevale e di creare lo spazio nello stesso luogo individuato da Eszterházy, demolendo edifici circostanti (caserma e case). Pertanto Migazzi (con il progetto di Canevale) utilizzò parte delle fondamenta, appena realizzate, del progetto Pilgramm. Fece anche demolire la vecchia cattedrale di San Michele (di cui oggi sono visibili solo tracce) ampliando la piazza principale.

Storia

Sarebbe stata eretta da santo Stefano nel 1004 ed il primo vescovo, un seguace di san Gerardo, fu nominato dallo stesso santo Stefano, nel 1008. La più antica documentazione ancora esistente risale al 1075, mentre per il periodo precedente abbiamo solo documentazione indiretta. I suoi vescovi fino al 1848 ebbero il titolo e la funzione di vescovo-conte. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Esztergom (oggi arcidiocesi di Esztergom-Budapest).

Fino al 1993 era la maggiore diocesi ungherese sia per l'estensione del proprio territorio sia, soprattutto, per il numero di abitanti, comprendendo anche tutta la città (dal 1873 semicittà) di Pest.

Il 31 maggio 1993 divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Eger e ha ceduto porzioni del suo territorio, fra cui Pest, a vantaggio delle diocesi limitrofe, perdendo così il primato di popolosità fra le diocesi ungheresi.

Vescovi

A sottolineare l'importanza storica della diocesi, si fa notare il rilievo internazionale di gran parte dei vescovi (molti dei quali furono cardinali e successivamente nominati arcivescovi di Vienna), tra cui spiccano Michele Federico Althann, che fu anche contemporaneamente viceré di Napoli, (1718 - 1734); Michele Carlo Althann, che fu arcivescovo di Bari e primate delle Puglie, (1734 - 1756); Carlo Ambrogio Ferdinando d’Asburgo, Arciduca d'Austria, nato a Milano nel 1785, fu dapprima amministratore apostolico, in quanto non era sacerdote e fu ordinato un anno dopo (1806 - 1808).

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.197.045 persone contava 686.000 battezzati, corrispondenti al 57,3% del totale.

Note

  1. Vescovo titolare di Sicca Veneria.
  2. Dal sito web della diocesi.
  3. Dal sito web della diocesi.
  4. Confermato dalla Santa Sede il 27 gennaio 1627, era stato nominato dal re d'Ungheria il 5 maggio 1623.
  5. Era stato nominato dal re d'Ungheria il 25 ottobre 1630 e confermato dalla Santa Sede il 6 ottobre 1631.
  6. Il 30 novembre 1650 nominato dal re d'Ungheria e confermato dalla Santa Sede il 14 giugno 1655
  7. Nominato dal re d'Ungheria il 13 gennaio 1663 e confermato dalla Santa Sede il 10 dicembre 1663.
  8. Nominato dal re d'Ungheria il 3 agosto 1669 e confermato dalla Santa Sede il 21 marzo 1672.
  9. Nominato dal re d'Ungheria il 1º giugno 1670 e confermato dalla Santa Sede il 2 maggio 1672.
  10. Nominato dal re d'Ungheria il 27 dicembre 1681 e confermato dalla Santa Sede il 20 aprile 1682.
  11. Nominato dal re d'Ungheria il 3 ottobre 1692 e confermato dalla Santa Sede il 14 ottobre 1695.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni