Arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét

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Arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét
Archidioecesis Colocensis-Kecskemetensis
Chiesa latina
Kalocsa székesegyház.jpg
arcivescovo metropolita Balázs Bábel
Sede Kalocsa
Ungheria - Arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemet.jpg
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Ungheria
diocesi suffraganee
Pécs, Seghedino-Csanád
Parrocchie 127
Sacerdoti 102 di cui 102 secolari
3.504 battezzati per sacerdote
30 religiose 13 diaconi
519.638 abitanti in 8.372 km²
357.459 battezzati (68,8% del totale)
Eretta 1010
Rito romano
Cattedrale Assunzione di Maria Vergine
Concattedrale Ascensione del Signore
Indirizzo
Szentháromság tér 1, Pf. 29, H-6301 Kalocsa, Magyarorszag
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
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L'Arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét (in latino: Archidioecesis Colocensis-Kecskemetensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Ungheria. Nel 2021 contava 357.459 battezzati su 519.638 abitanti. È retta dall'arcivescovo Balázs Bábel.

Territorio

L'arcidiocesi comprende oggi la contea di Bács-Kiskun.

Sede arcivescovile è la città di Kalocsa, dove si trova la cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine. A Kecskemét sorge la concattedrale dell'Ascensione del Signore.

Il territorio si estende su 8.372 km² ed è suddiviso in 127 parrocchie.

Provincia ecclesiastica

La provincia ecclesiastica di Kalocsa-Kecskemét comprende due suffraganee:

Storia

La diocesi di Kalocsa e Bács fu eretta nel 1010 da santo Stefano d'Ungheria. Si ritenne che Kalocsa e Bács fossero sedi indipendenti, unite successivamente, ma hanno acclarato che si tratta di un'unica sede, i cui vescovi risiedevano ora a Kalocsa ora a Bács. Nelle due località esistevano capitoli distinti.

Nel 1135 la diocesi di Kalocsa e Bács fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana e l'elezione degli arcivescovi fu riservata ai capitoli uniti, in un'assemblea che avrebbe dovuto svolgersi in una terza città. Anche la questione dell'elevazione a sede metropolitana è controversa: già Asztrik godeva del titolo di arcivescovo, che si ritrova per Fabiano, il quinto vescovo. Alcuni studiosi sostengono che la metropolia di Kalocsa e Bács si estendesse nell'XI secolo alle diocesi di Bihar (oggi diocesi di Gran Varadino dei Latini) e di Transilvania (oggi arcidiocesi di Alba Iulia), alla quale si aggiunse la diocesi di Csanád (oggi diocesi di Seghedino-Csanád).

L'importanza della sede fu confermata nel 1175, allorché, visto che la sede di Esztergom era vacante, toccò all'arcivescovo di Kalocsa incoronare il re Béla III d'Ungheria. Il fatto si ripeté nel 1204 quando l'arcivescovo Giovanni incoronò Ladislao II d'Ungheria. Nel 1212 fu sancito il diritto degli arcivescovi di Kalocsa all'incoronazione in caso di assenza o rifiuto dell'arcivescovo di Esztergom. Pochi anni l'arcivescovo Ugrinus istituì il primo grande ospedale di Kalocsa e nel 1229 aggiunse alle sue suffraganee la diocesi di Sirmio. La nuova diocesi era un baluardo nella lotta contro i patarini, eretici diffusi nella Bosnia; gli arcivescovi si impegnarono nel contrastare la diffusione delle loro dottrine. Allo stesso arcivescovo Ugrinus toccò l'onore di incoronare Andrea II d'Ungheria morto in battaglia contro i Tatari nel 1241.

L'attività missionaria condotta in Valacchia a partire dal XIII secolo dagli Ordini mendicanti francescano e domenicano portò all'erezione delle diocesi di Argeș e di Severino, rispettivamente nel 1381 e nel 1382, che furono assegnate come suffraganee alla metropolia di Kalocsa.

Nel XV secolo sedettero sulla cattedra di Kalocsa due personaggi di spicco: Andrea Brenti, che ebbe un ruolo importante nella preparazione del concilio di Costanza e István Várdai, tipica figura di vescovo rinascimentale, uomo di grande cultura umanistica, che portò a Kalocsa l'influsso del Rinascimento italiano e fu poi creato cardinale. La sua opera a Kalocsa fu intensa e organica: celebrò il sinodo diocesano, istituì la visita pastorale nelle parrocchie, rivolse la sua attenzione alla formazione del clero, inviò giovani chierici nelle università europee, fondò una biblioteca e curò anche le rendite dell'arcidiocesi.

Nel 1526 l'arcivescovo francescano Pál Tomori guidò l'esercito nella battaglia di Mohács[1], nella quale trovò la morte. La sconfitta segnò la conquista ottomana e il declino dell'arcidiocesi; gli arcivescovi sotto il giogo dei turchi non poterono più esercitare le loro funzioni. Tuttavia, la Santa Sede continuò a nominare arcivescovi per questa sede, considerandola in pari tempo una terra di missione affidata ai francescani, che si presero cura anche dei cristiani che emigrarono in questa regione dalla Dalmazia dopo il 1550.

L'effettiva giurisdizione arcivescovile si interruppe durante tutto il periodo della dominazione turca e fu ripristinata durante l'episcopato del cardinale Leopold Karl von Kollonitsch nell'ultimo decennio del XVII secolo. Fu il suo successore Pál Szécsényi che costruì un palazzo per la curia e costruì una chiesa parrocchiale, mentre il successore di lui Imre Csáky fece costruire la cattedrale. Nonostante questi sforzi, nel 1733 l'arcivescovo Gabriel Herman Antun Patačić trovò l'arcidiocesi ancora da riorganizzare: fu lui a stabilire il seminario diocesano e a ripristinare il capitolo cattedrale.

In seguito al trattato del Trianon[2], il 10 febbraio 1923 la regione della Bačka che venne a trovarsi nel regno di Jugoslavia fu sottratta all'arcidiocesi ed eretta in amministrazione apostolica, divenuta diocesi di Subotica nel 1968. Da questo momento l'arcidiocesi assunse il solo nome di Kalocsa.

Il 31 maggio 1993 con la bolla Hungarorum gens di papa Giovanni Paolo II furono rivisti i confini delle diocesi ungheresi. L'arcidiocesi di Kalocsa ampliò il proprio territorio che furono fatti coincidere con la contea di Bács-Kiskun tramite l'acquisizione di diversi comuni dalle diocesi di Vác e di Pécs; a quest'ultima diocesi cedette il comune di Bogyiszló. Contestualmente l'arcidiocesi ha assunto il nome attuale.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

L'arcivescovo Pál Tomori morto combattendo contro i turchi sul campo di battaglia di Mohács il 29 agosto 1526.

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 519.638 persone contava 357.459 battezzati, corrispondenti al 68,8% del totale.


Note
  1. Battaglia di Mohács (1526) su it.wikipedia.org. URL consultato il 2024-11-24
  2. Trattato del Trianon su it.wikipedia.org. URL consultato il 2024-11-24
  3. Dal 23 settembre 1592 vescovo di Győr, nel 1596 era stato nominato arcivescovo o amministratore apostolico di Kalocsa, il 29 gennaio 1597 fu nominato arcivescovo di Esztergom dal re d'Ungheria e confermato dalla Santa Sede il 4 giugno 1599.
  4. Era stato nominato dal re d'Ungheria nel 1668 e confermato dalla Santa Sede il 18 aprile 1678.
  5. Era stato nominato dal re d'Ungheria nel 1685 e confermato dalla Santa Sede il 2 settembre 1686.
  6. Várady nel sito di lexikon.katolikus.hu.
  7. Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Are di Numidia.
Bibliografia
Collegamenti esterni