Diocesi di Pécs

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Diocesi di Pécs
Dioecesis Quinque Ecclesiensis
Chiesa latina
Pecs03.jpg
vescovo László Felföldi
Sede Pécs
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét
Ungheria - Diocesi di Pecs.jpg
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Ungheria
Vescovi emeriti: Mihály Mayer
Parrocchie 85
Sacerdoti 91 di cui 86 secolari e 5 regolari
4.703 battezzati per sacerdote
5 religiosi 18 religiose 8 diaconi
656.800 abitanti in 8.196 km²
428.000 battezzati (65,2% del totale)
Eretta 1009
Rito romano
Cattedrale Santi Pietro e Paolo
Indirizzo
Dóm tér 2, H-7621 Pécs, Magyarorszag
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Ungheria
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Pécs (in latino: Dioecesis Quinque Ecclesiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Ungheria suffraganea dell'arcidiocesi di Kalocsa-Kecskemét. Nel 2021 contava 428.000 battezzati su 656.800 abitanti. È retta dal vescovo László Felföldi.

Territorio

La diocesi comprende le contee ungheresi di Baranya e di Tolna.

Sede vescovile è la città di Pécs, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.

Il territorio è suddiviso in 85 parrocchie.

Storia

La diocesi fu eretta nel 1009 da santo Stefano re d'Ungheria.

Il secondo vescovo, Mauro, venerato come santo, costruì la cattedrale. Papa Clemente III concesse ai vescovi di Pécs l'uso del pallio e il privilegio di essere preceduti dalla croce in ricompensa del contrasto all'eresia patarina perseguito dal vescovo Kalán vissuto tra il XII e il XIII secolo. Questi privilegi suscitarono il ricorso degli arcivescovi di Esztergom, ma saranno riconfermati nel 1754 da papa Benedetto XIV.

La diocesi adottava il rito strigoniense. Nel 1491 fu stampato un Missale Quinqueecclesiense, derivato dal Missale Strigoniense del 1484.[1]

Nel 1367 il vescovo Wilhelm Koppenbach trasformò la scuola capitolare in università, che fiorì per un certo tempo, fino alla battaglia di Mohács del 1526, che precedette il passaggio del territorio della diocesi sotto il dominio ottomano, avvenuto nel 1543. La cattedrale fu allora trasformata in moschea e fu riconsacrata al culto cristiano solo nel 1687, dopo la riconquista.

Nei secoli dal XVI al XVIII insorsero alcuni problemi a causa del diritto dei re d'Ungheria di nominare i vescovi, che i papi confermavano dopo lungo tempo o non confermavano affatto.

Il 1º settembre 1754 papa Benedetto XIV con la bolla Romanus Pontifex concesse ai vescovi di Pécs di essere preceduti dalla croce astile e l'uso del pallio, come era uso per gli arcivescovi.[2]

Il vescovo Ignác Szepesy de Négyes nella prima metà del XIX secolo fondò un liceo con una facoltà di teologia e una di giurisprudenza.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 656.800 persone contava 428.000 battezzati, corrispondenti al 65,2% del totale.

Note

  1. Ján Dubina, I riti peculiari del Triduo Pasquale in Slovacchia, Romae, 2012, pp. 31, 34-35
  2. Bolla Romanus Pontifex, in Sanctissimi Domini Nostri Benedicti Papae XIV Bullarium, tomus quartus, Mechliniae, 1827, p. 5
  3. La nomina regia non fu confermata dalla Santa Sede e Stjepan Brodarić (István Brodarics) rimase vescovo di Sirmio. Péter Kasza, Brodarics István tevékenysége irodalomtorténeti megkoselitésben, Szeged, 2007 (p. 143, nota); [1].
  4. Nominato dal re d'Ungheria vescovo di Zagabria nel 1637 e confermato dalla Santa Sede il 28 aprile 1642
  5. Nominato dal re d'Ungheria il 30 aprile 1640 e confermato dalla Santa Sede il 14 luglio 1642.
  6. Il 5 agosto 1642 nominato dal re d'Ungheria vescovo di Veszprém.
  7. Il 27 gennaio 1648 nominato dal re d'Ungheria vescovo di Veszprém.
  8. Nominato dal re d'Ungheria l'8 agosto 1687 e confermato dalla Santa Sede il 7 settembre 1689.
  9. Nominato dal re d'Ungheria nel 1703 e confermato dalla Santa Sede il 21 luglio 1710.
  10. Dal 19 gennaio al 25 aprile 2011, giorno della presa di possesso di György Udvardy, è stato amministratore apostolico András Veres, vescovo di Szombathely.

Bibliografia

Collegamenti esterni