Domenico Stella
Domenico Stella, O.F.M. Conv. Presbitero | |
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Età alla morte | 75 anni |
Nascita | Carpineto Romano 21 febbraio 1881 |
Morte | Assisi 1956 |
Vestizione | San Miniato al Tedesco (Pisa), 1897 |
Ordinazione presbiterale | Roma, 1904 |
Domenico Stella (Carpineto Romano, 21 febbraio 1881; † Assisi, 1956) è stato un presbitero e compositore italiano dell'ordine dei Frati Minori Conventuali.
La sua formazione musicale iniziale si deve al carpinetano Salina, cantore della Sistina, poi ai maestri Capocci, Dagnino, Boezi, Casimiri, l'abate Schuster.
Biografia
Nacque a Carpineto Romano il 21 febbraio 1881 da Luigi e Lucia Paolangeli. Nel 1897 vestì l'abito francescano a San Miniato al Tedesco (Pisa), compiendo gli studi superiori nel convento di Bagnoregio e successivamente quelli teologici presso l'Università Gregoriana. Fu consacrato sacerdote nella chiesa di sant'Apollinare in Roma nel 1904.
Dopo le prime esperienze religiose maturate nel convento di Bagnoregio, si formò a Roma, sia come francescano sia come musicista, allievo del noto maestro Filippo Capocci, direttore della cappella di San Giovanni in Laterano. Fu inviato cappellano e direttore della schola cantorum in Anzio; quindi in san Giacomo sul Lungotevere Farnesina e dal 1911 al 1915 ricopri l'incarico di vice rettore nel Collegio Serafico Internazionale di san Teodoro al Palatino, professore di canto sacro e direttore della Cappella Costantiniana dei Santi Apostoli.
Nel 1915 conseguì, presso il Pontifico Istituto di Musica Sacra in Roma, il magistero in Canto Gregoriano e la licenza in composizione e organo. Era il periodo in cui, papa Pio X, su consiglio di Lorenzo Perosi, direttore della Cappella Sistina, aveva bandito dal tempio la musica sacra e leggera per richiamarvi unicamente quella sacra nelle sue più consolidate tradizioni. In questo clima culturale il giovane frate seppe contemperare con sereno equilibrio il passato con il futuro.
Rimase a Roma fino al 1920[1], quando i suoi superiori lo trasferirono ad Assisi a dirigere la Cappella Musicale della Basilica di San Francesco, incarico che ricoprì fino alla sua morte nel 1956.
Riconoscimenti
La città di Assisi gli ha dedicato una strada, mentre Carpineto Romano una piazza e nella casa paterna in via Castello è stata posta una targa in bronzo, opera del maestro Orlando Gonnella, con le prime note del Cantico delle Creature.
Inoltre, sempre a Carpineto Romano è stata a lui intitolata la Sezione X "Musica e Arte" del Museo Civico - La Reggia dei Volsci.[2]
Opere
Compose centinaia di opere colme di armonia e lirismo esprimendo l'eterno bisogno dell'uomo verso il suo creatore, fra le quali ricordiamo:
- Cantico delle creature
- Credo
- Iam noctis umbra
- Missa Patriarchalis (1926), scritta in occasione del VII centanario della morte di san Francesco d'Assisi
- Missa Pro Defunctis
Fondò l'Editrice Musicale Francescana e due periodici: La Voce del Padre e Il Missionario Francescano.
Note | |
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