Beato Federico Albert
Beato Federico Albert Presbitero | |
---|---|
Beato | |
Età alla morte | 55 anni |
Nascita | Torino 16 ottobre 1820 |
Morte | Lanzo Torinese 30 settembre 1876 |
Ordinazione presbiterale | 10 giugno 1843 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 30 settembre 1984, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 30 settembre |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 30 settembre, n. 13:
|
Beato Federico Albert (Torino, 16 ottobre 1820; † Lanzo Torinese, 30 settembre 1876) è stato un presbitero italiano.
Vita
Il beato Federico Albert nacque a Torino il 16 ottobre 1820, primo dei sei figli di Lucia Riccio e del generale Luigi Albert, dello Stato Maggiore del Regno Sabaudo. Si sa che trascorse l’infanzia presso i nonni materni, mentre si ignora dove frequentò la scuola elementare.
Quando aveva quindici anni, la famiglia, convinta che fosse incline alla carriera militare, si attivò per farlo ammettere all'Accademia militare di Torino; ma improvvisamente un giorno, mentre stava pregando nella chiesa di San Filippo, presso l'altare del beato Sebastiano Valfré (1629-1710) oratoriano di Torino, prese la decisione di farsi sacerdote.
Il padre contrariato non oppose difficoltà e così a 16 anni, nell'autunno del 1836, il giovane Federico indossò l'abito talare, incominciando la sua formazione religiosa presso il clero della Chiesa degli Oratoriani e successivamente completandola alla Facoltà Teologica presso la Regia Università di Torino, dove si laureò in teologia il 19 maggio 1843; il successivo 10 giugno fu ordinato sacerdote.
Nel 1847 il re Carlo Alberto lo nominò cappellano di Corte; padre Albert esercitò questo ufficio senza isolarsi dalle necessità apostoliche esterne alla Corte, e quindi nel contempo si interessò a sollevare i bisogni dei poveri e derelitti, che erano numerosi a Torino in quell'epoca. Tuttavia, la sua insoddisfazione per non poter esercitare a tempo pieno il suo ministero sacerdotale gli fece lasciare l'incarico a Corte.
Si presentò a san Giovanni Bosco, che in quegli anni stava rivoluzionando a Torino la catechesi e l'istruzione giovanile. Don Bosco lo accolse tra i suoi collaboratori e nel 1848 gli diede l'incarico di predicare gli esercizi spirituali ai giovani dell'oratorio di Valdocco. Successivamente, per due anni, dal 1850 al 1852, si dedicò al ministero presso la parrocchia di San Carlo.
Nel 1852 ebbe l'incarico di vicario e poi di parroco a Lanzo Torinese. Qui fondò l'asilo infantile nel 1858, affidandolo alle Suore di Carità; nel 1859 fondò l'orfanotrofio per le fanciulle abbandonate e nel 1866 realizzò l'educandato femminile con la scuola elementare, con corsi di francese, di disegno, di musica e di preparazione a diventare maestre.
La sua opera fu molto apprezzata, perché a quell'epoca, specie nei centri rurali, era impedito alle ragazze di accedere all'istruzione; nel 1864 si adoperò affinché don Bosco aprisse a Lanzo un Oratorio, che poi diventò un Collegio per i ragazzi.
Alla fine nel 1869, per assicurare la continuità delle sue opere educative, padre Albert fondò l'Istituto delle Suore Vincenzine di Maria Immacolata, oggi conosciute come suore Albertine; fondate per un'urgenza di carità locale e secondo le forme di apostolato del tempo, oggi eseguono il loro servizio nei vari campi dell'educazione, istruzione, assistenza, dovunque possono arrivare.
Rifiutò le proposte di diventare vescovo delle diocesi di Biella e Pinerolo, per rimanere accanto alle sue opere parrocchiali. Sulla scia della questione operaia esplosa in Italia in quel periodo, padre Albert capì l'importanza di aprire una questione contadina e nel 1873 fondò una Colonia Agricola per la formazione dei contadini.
E fu proprio nelle adiacenze della Colonia Agricola che padre Federico Albert perse la propria vita in un incidente, cadendo da un'impalcatura alta sette metri montata provvisoriamente per applicare dei festoni alla volta della Cappella che aveva fatto erigere per l'Oratorio parrocchiale. Gli furono amministrati gli ultimi sacramenti e al suo capezzale accorse anche don Bosco, che era in visita all'Istituto Salesiano di Lanzo; padre Albert morì due giorni dopo, la mattina del 30 settembre 1876.
Culto
Sepolto inizialmente nel cimitero di Lanzo, fu traslato nel 1877 nella Cappella del Cuore di Maria, nella chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli. Fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 30 settembre 1984.
Voci correlate | |
- Santi e beati del martirologio del 30 settembre
- Presbiteri ordinati nel 1843
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Beati proclamati nel 1984
- Beati proclamati da Giovanni Paolo II
- Tutti i Beati
- Beati italiani
- Beati del XIX secolo
- Biografie
- Presbiteri italiani
- Nati nel 1820
- Nati il 16 ottobre
- Nati nel XIX secolo
- Morti nel 1876
- Morti il 30 settembre