Festa dell'Assunzione di Maria (Sassari)
Festa dell'Assunzione di Maria (Sassari) | |
Alcuni Candelieri difronte alla Chiesa di Santa Maria di Betlem | |
Festa mariana Processione | |
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Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Assunzione di Maria |
Chiamata anche | Discesa dei Candelieri, Faradda di li Candareri, Festha manna (ossia "Festa grande") |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sassari |
Comune | Sassari |
Luogo specifico | vie del centro storico |
Diocesi | Sassari |
Periodo | Estate |
Data inizio | 14 agosto |
Data fine | 14 agosto |
Data d'istituzione | doc. 1504 |
Organizzata da | Comune di Sassari, Associazione "Intergremio" |
Tradizioni religiose | processione |
Tradizioni culinarie | lu coccoi a pienu |
Informazioni | info@candelieri.org |
Collegamenti esterni Sito web | |
La Festa dell'Assunzione di Maria, detta anche Discesa dei Candelieri (in sardo Faradda di li candareri o Festha manna), è una processione che si svolge annualmente a Sassari, il 14 agosto, per celebrare la solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria.
Storia
Oblazione di candeli (XII - XV secolo)
La Discesa trae la sua origine dalla solennità dell’Assunzione di Maria che si celebrava a Pisa alla vigilia di questa solennità, il 14 agosto.
Nel XII secolo, la città di Sassari, colonia pisana, era strutturata sia dal punto vista politico-economico, sia sociale e culturale come la madrepatria; per questo la festa divenne da subito una tradizione sassarese, e anche dopo l’esodo dei toscani essa fu conservata.
Originariamente la festa prevedeva l’offerta (detta oblazione) alla chiesa di un certo quantitativo di cera destinata alle funzioni liturgiche e furono le Corporazioni delle Arti e Mestieri a prendere su di sé questo compito in nome del popolo sassarese.
La cera offerta veniva trasportata verso la Cattedrale per mezzo di un corteo religioso e mostrata ai fedeli modellata a forma di immagini raffiguranti Santi o Scene bibliche, collocata su macchine processionali, in legno intagliato a tabernacolo e condotte in spalla da alcuni portatori.
Successivamente, le macchine a tabernacolo furono sostituite dalle colonne lignee con capitello - il cui trasporto era più pratico - e i ceri venivano fissati al di sopra di esso. L'innovazione, inoltre, permetteva ai portatori di sollevare verso l’alto la colonna e di muoverla danzando al ritmo della musica.
Nel XIV - XV secolo, vi fu un lungo periodo di sospensione della festa dovuta alle guerre e pestilenze che misero in difficoltà tutta la popolazione sassarese.
Voto della Città (XVI secolo)
Il primo documento storico che fa cenno alla processione dei Candelieri è datato al 1504, anche se l’istituzione della festa avvenne solo nel 1528 come ex voto alla Madonna per ottenere la cessazione di un'epidemia di peste che, secondo la tradizione, sarebbe terminata il 14 agosto per intercessione di Maria Vergine.
Un’ordinanza del 1531 disciplinava lo svolgimento della festa e l’ingresso nella chiesa degli otto Candelieri appartenenti alle principali Corporazioni cittadine: Agricoltori (Massai), Mercanti, Sarti, Calzolai, Muratori e Falegnami, Pastori, Ortolani e Carrettieri. Gli otto ceri, che avevano un peso di 40 libbre ciascuno, venivano collocati alla vigilia della festa dell’Assunzione di Maria attorno al catafalco della Madonna dormiente, come a formare una corona.
XVII - XX secolo
Nei secoli successivi, il voto venne rispettato e rinnovato solennemente in diverse occasioni, in particolare all'insorgere di ogni nuova epidemia, come ad esempio nel 1855 durante un contagio di colera, che fece circa ottomila vittime.
Dall’epoca della colonia pisana fino ad oggi, la Festa dei Candelieri ha conservato molta parte del suo aspetto antico, ma si è anche arricchita di nuovi elementi - fastosità, libertà, spirito goliardico - che ne hanno cambiato la fisionomia.
Alcuni Gremi, come quello dei Mercanti, perso il loro interesse per la manifestazione, vennero sciolti. Il Gremio dei Pastori scomparve in seguito al venir meno della sua importanza economica e sociale; ai carrettieri fu pignorato il Candeliere a causa di un debito insoluto.
Nella manifestazione subentrarono, per contro, altre corporazioni, come quella dei Contadini (1937), dei Viandanti (1941), dei Piccapietre (1955) e dei Fabbri (2007).
Nel 1979 è nato l’Intergremio, associazione che riunisce i Gremi di Candeliere e che si impegna ad organizzare, tutelare e custodire la tradizione della festa sassarese, in collaborazione col comune.
Candeliere
Struttura
Il candeliere è una macchina processionale, in legno, formata da tre elementi:
- Piedistallo, un basamento quadrangolare, nel quale s'inseriscono, due per lato, le quattro stanghe che servono a sollevare e trasportare tutto il complesso.
- Fusto cilindrico (alto 3 m con circonferenza di 40 - 50 cm) è dipinto con i colori del Gremio. Su di esso sonno raffigurati:
- Capitello, di solito esagonale o quadrangolare. Nei riquadri, divisi da colonnine o cornici dorate o policrome, sono raffigurati ancora il Santo o i santi patroni, nonché i simboli del mestiere.
Nel complesso ogni Candeliere pesa intorno ai quattro quintali.
"Vestizione"
I Candelieri vengono conservati durante l’anno nella cappella del Gremio di appartenenza, da dove, la mattina del 14 agosto, vengono prelevati dai gremianti e condotti presso l’abitazione dell’Obriere per essere addobbati.
Sulla sommità del capitello dei Candelieri viene collocato:
- anello con banderuole di broccato di vari colori che formano una corona. Sulle bandiere è ricamata l’insegna ed il nome dei vari Obrieri di Candeliere che si sono succeduti negli anni precedenti.
- bandiera, che s'innalza al centro della corona, che porta il nome dell'Obriere di Candeliere in carica;
- ghirlande di carta colorata chiamate bola-bola;
- nastri di seta multicolori (fino a 16), attaccati alla base del capitello: questi si chiamano li vetti, lunghi oltre quaranta metri e larghi circa cinque centimetri, che verranno tenuti per mano dai ragazzi del Gremio, durante la Discesa e tesi a raggiera, durante il ballo del Candeliere, con un grande effetto scenico.
Quando la "vestizione" del Candeliere è conclusa, vengono fissate alla base quattro stanghe che saranno sollevate a spalla dagli otto portatori. Le stanghe vengono conservate durante l’anno presso l’abitazione del Paraio Maggiore.
Gremi
I dieci gremi, ossia associazioni corporativistiche, ciascuna identificata da propri colori, che partecipano alla Discesa sono:
- Gremio dei Fabbri (frairaggi),
- Gremio dei Piccapietre (piccapiddreri),
- Gremio dei Viandanti (viaggianti),
- Gremio dei Contadini (zappadori),
- Gremio dei Falegnami (masthri d'ascia),
- Gremio degli Ortolani (orthurani),
- Gremio dei Calzolai (cazzuraggi).
- Gremio dei Muratori (fabbriggamuri),
- Gremio dei Sarti (trapperi),
- Gremio dei Massai.
Chiese dei gremi
Quattro chiese cittadine sono strettamente legate alle attività dei Gremi, che da vari secoli vi hanno le loro sedi, dedicate ciascuna al loro Santo patrono:
- Cattedrale di San Nicola (metà dell'[[XI secolo), due cappelle del Duomo appartengono ai Gremi:
- Chiesa di Santa Maria di Betlem (seconda metà del XIII secolo), dal 1274 è officiata dai Frati Minori. Quasi tutte le cappelle della chiesa, appartengono ai Gremi cittadini:
- Cappella della Madonna di Monserrat, del Gremio dei Sarti;
- Cappella della Madonna degli Angeli, del Gremio dei Muratori;
- Cappella della Madonna di Valverde, del Gremio degli Ortolani;
- Cappella di San Giovanni Battista, del Gremio dei Contadini;
- Cappella della Madonna della Salute, del Gremio dei Piccapietre;
- Cappella di San Giuseppe da Copertino, del Gremio dei Falegnami.
- Chiesa di Sant'Agostino (XVI secolo), al suo interno si trova:
- Santuario di San Pietro in Silki (prima metà del XIII secolo), al suo interno si trova:
- Cappella della Beata Vergine delle Grazie, del Gremio dei Massai.
Descrizione
La festa si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:
Vigilia dell'Assunta
Il 14 agosto, vigilia della solennità dell'Assunzione di Maria:
- ore 9.00 - 13.00: il Candeliere viene prelevato dalla cappella del Gremio e condotto di fronte all’abitazione dell’Obriere per la tradizionale vestizione.
- ore 16.00: i Candelieri vengono condotti nel punto di raduno, in Piazza Castello (detta "lu Pianu"), dove sorgeva il castello aragonese, abbattuto alla fine del XIX secolo, per far posto alla Caserma Lamarmora.
- ore 18.00: prende il via la Faradda, durante la quale i Candelieri sfilano seguendo un preciso ordine: Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Muratori, Sarti e Massai. L’ordine della processione rispecchia, in modo inverso, il prestigio sociale dei Gremi. I portatori scendono lungo il Corso Vittorio Emanuele, compiendo le loro evoluzioni al ritmo incalzante dei tamburi e del piffero. Ogni Candeliere è seguito dal Gremio, disposto secondo un ordine gerarchico, al vertice del quale stanno:
- Obriere Maggiore, che porta lo stendardo della corporazione;
- Obriere di Candeliere, che reca la "bandiera piccola".
- ore 18.00: al Palazzo Civico, dove sorgeva l’antico Municipio (la Ziddài), i Gremi salutano il Sindaco facendo ballare il Candeliere. Nel corso di questa sosta si compie:
- l’investitura (detta l’intregu) del nuovo Obriere dei Massai, il quale riceve dal Sindaco il gonfalone comunale, mentre l’Obriere uscente prende lo stendardo del Gremio;
- il tradizionale brindisi, durante il quale il Sindaco, alzando il calice, esprime al rappresentante dei Gremi l’augurio "a zent’anni";
- il Sindaco e gli amministratori cittadini escono dal palazzo e si uniscono al corteo dei Candelieri; in questo particolare momento ha luogo il giudizio popolare sull’operato del primo cittadino, che viene espresso dalla gente con applausi o fischi.
- ore 22.00: il corteo dei Candelieri arriva sul sagrato della Chiesa di Santa Maria di Betlem (detta in sardo di "Bellé", come si dice in sardo), dove questi danzano in segno di riverenza e di saluto.
- ore 24.00: i Gremi e Candelieri entrano in chiesa per sciogliere il voto. Il loro ingresso avviene rigorosamente in ordine inverso rispetto alla sfilata. Ad accoglierli è il guardiano del convento, che consegna all’Obriere Maggiore dei Massai un cero da donare alla Madonna assunta. Nella chiesa, i portatori fanno girare per tre volte ciascun Candeliere in onore della Maria Vergine e poi ancora per tre volte davanti al Sindaco.
- ore 1.00: ogni Candeliere viene disposto a fare corona intorno al cataletto della Vergine dormiente. La cerimonia si conclude con la preghiera e la benedizione del padre guardiano. Al termine del rito religioso, il Gremio dei Massai accompagna solennemente il primo cittadino a Palazzo Ducale, dove si compie anche l’ultima fase della investitura del nuovo Obriere. Il rappresentante del Gremio riconsegna il Gonfalone municipale al Sindaco, il quale a sua volta affida lo stendardo dei Massai all’Obriere che rivestirà l’incarico nel nuovo anno.
Festa dell'Assunta
Il giorno seguente, 15 agosto, solennità dell'Assunzione di Maria, il voto viene completato con una solenne processione che parte alle 19.00 dalla Cattedrale di San Nicola con tutti i Gremi cittadini e la Statua della Madonna dormiente, trasportata sul letto monumentale, normalmente conservata nel Museo Diocesano.
Sapori di festa
La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti della tradizione:
- lu coccoi a pienu, ossia lumaconi ripieni.
Riconoscimenti
Il Ministero per il Turismo ha premiato questa manifestazione con il riconoscimento di Patrimonio d'Italia per la tradizione.
Patrimonio d'Italia per la tradizione 2011
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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