Gabriele Serbelloni

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Gabriele Serbelloni, O.S.Io.Hieros.
Laico
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte S anni
Nascita Milano
1508
Morte Milano
gennaio 1580
Sepoltura
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Gabriele Serbelloni, o Gabrio (Milano, 1508; † Milano, gennaio 1580) è stato un condottiero italiano.

Cenni biografici

Gabriele nacque nel 1508 a Milano, da Giampiero Serbelloni, patrizio milanese, e dalla moglie Elisabetta nata Rainoldi. Il fratello Giovanni Antonio divenne cardinale. Erano nipoti di papa Pio IV e cugini di Carlo Borromeo e di Mark Sittich von Hohenems.

Carriera militare

Luogotenente dal 1527 del cugino Gian Giacomo de' Medici (figlio di una Serbelloni) e custode in sua vece della fortezza di Lecco nel 1531-32, nel 1542 entrò come capitano di artiglieria al servizio dell'imperatore Carlo V. In quell'anno arrestò l'avanzata turca verso Strigonia (Esztergom) in Ungheria. Nel 1544 combatté contro i francesi nella campagna della Marna e nel 1546-47 contro i protestanti della Lega di Smalcalda in Germania.

Guerra d'Italia del 1551-1559

Con 300 soldati, nel 1551 fu inviato da Ferrante Gonzaga per difendere Asti contro i francesi; conquistò la città di Saluzzo e fu nominato come suo governatore. Sempre con il suo feroce cugino, comandò l'artiglieria fiorentina nella guerra per Siena nel 1554; l'anno successivo prima prese d'assalto la fortezza di Porto Ercole, dopo un fuoco di sbarramento di quattro giorni, poi con 700 lanzichenecchi difese Populonia contro un assalto dei turchi, ricevendo il sostegno della cavalleria fiorentina.

Guardia papale

Dopo aver prestato servizio come sorvegliante delle fortezze per il duca Cosimo I de' Medici, la carriera di Serbelloni ebbe un impulso quando un altro dei suoi cugini venne eletto papa prendendo il nome di Pio IV. Serbelloni giunse a Roma nei primi mesi del 1560 e pose la sua pluriennale esperienza di ingegnere militare al servizio del pontefice. Questi lo nominò capitano generale della guardia pontificia, governatore di Borgo e sorvegliante per tutte le fortezze della Sede Apostolica. Nello stesso anno il fratello minore Giovanni Antonio riceveva la porpora.

Dopo la morte del Papa, fu al servizio di Filippo II di Spagna, entrando nei ranghi dei Cavalieri di Malta. A Malta contribuì a spezzare l'assedio turco e a organizzare incursioni navali contro i musulmani. Dopo aver ricevuto il titolo di priore di Ungheria, Serbelloni curò la ricostruzione delle fortificazioni maltesi danneggiate o distrutte sotto l'assalto turco. Fece da tramite tra Jean de la Valette, Gran Maestro del suo ordine, e il viceré di Sicilia don Garcia de Toledo.

Ultimi anni

Nel 1567 Serbelloni seguì gli eserciti spagnoli in Belgio sotto il duca di Alba durante la repressione della rivolta fiamminga e venne nominato due volte come governatore di Anversa. Prese parte alla battaglia di Lepanto (1571) e, due anni più tardi, conquistò Tunisi. L'anno seguente forze ottomane sotto il comando di Sinan Pascià assediarono e infine presero Tunisi; Serbelloni fu fatto prigioniero e tradotto a Costantinopoli dove nel 1575 fu riscattato dall'ambasciatore veneziano Antonio Tiepolo. La sua ultima campagna militare fu contro i ribelli fiamminghi e olandesi partecipando all'Assedio di Maastricht nel 1579.

Morte

Morì nella sua nativa Milano nel gennaio 1580.

Bibliografia
  • Fabrizio Biferali, SERBELLONI, Gabriele su treccani.it, Treccani Dizionario Biografico degli Italiani , 2018 URL consultato il 3-12-2020