Gesù Cristo crocifisso (Maestro Guglielmo)
Maestro Guglielmo, Gesù Cristo crocifisso (1138), tempera su tavola | |
Croce di Mastro Guglielmo o Croce di Sarzana | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Liguria |
Regione ecclesiastica | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Comune | |
Diocesi | Spezia-Sarzana-Brugnato |
Ubicazione specifica | Concattedrale di Santa Maria Assunta, Cappella del Crocifisso |
Uso liturgico | quotidiano |
Comune di provenienza | Ortonovo |
Luogo di provenienza | Cattedrale di Luni |
Oggetto | Croce dipinta |
Soggetto | Gesù Cristo crocifisso; Maria Vergine addolorata, san Giovanni evangelista e pie donne; Bacio di Giuda Iscariota; Flagellazione di Gesù Cristo; Salita di Gesù Cristo al monte Calvario; Deposizione di Gesù Cristo dalla croce; Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro; Pie donne al sepolcro; Ascensione di Gesù Cristo; Simboli degli Evangelisti con Isaia e Geremia. |
Datazione | 1138 ca. |
Autore |
Maestro Guglielmo |
Materia e tecnica | tempera su tavola sagomata |
Misure | h. 299 cm; l. 214 cm; p. 8 cm |
Iscrizioni | IESUS NAZARENUS / REX IUDAEORUM |
Note opera datata e firmata | |
|
Gesù Cristo crocifisso, detta anche Croce di Sarzana, è una croce dipinta, realizzata nel 1138, a tempera su tavola sagomata, da Maestro Guglielmo (doc. XII secolo), proveniente dall'antica Cattedrale di Luni (oggi frazione del comune di Ortonovo) ed attualmente conservato nella cappella del Crocifisso della Concattedrale di Santa Maria Assunta di Sarzana (La Spezia): questa è la più antica croce dipinta che ci sia pervenuta.
Descrizione
Soggetto
Nella croce dipinta e sagomata compare, al centro:
- Gesù Cristo crocifisso con gli occhi aperti, il volto sereno, il corpo senza spasimi e i piedi inchiodati separatamente alla pedana: questo tipo di iconografia, con Gesù vivo e vittorioso sulla morte, viene detta Christus triumphans (in italiano, Cristo trionfante). Inoltre, il Cristo compare nudo con semplice perizoma bianco, che gli cinge i fianchi, elegantemente drappeggiato e fermato da una cintura dorata.
Nello scomparto laterale sinistro è presentato:
- Maria Vergine addolorata e pia donna: la Madonna tiene in mano un panno con il quale si asciuga le lacrime e mostra con la mano il Figlio, secondo l'iconografia bizantina della Madonna Odigithria, una definizione che significa: Colei che indica la strada (per la salvezza). La Vergine indossa una veste rossa che indica la sua straordinaria vicinanza al divino in quanto madre di Dio (il rosso è il colore del divino e del rango imperiale), mentre un velo blu le copre il capo e le spalle, scendendo fino ai piedi. Il colore blu del maphorion - così si chiama il velo nella tradizione orientale ai cui canoni l'opera si ispira - indica la sua creaturalità (il blu, infatti, e il colore della terra). Sul capo e sulle spalle di Maria tre stelle dorate indicano che Ella è vergine prima, durante e dopo il parto.
- Bacio di Giuda Iscariota: questo è l'inizio del travaglio della passione. La solitudine del Cristo è accentuata dalla sua posizione centrale: alle sue spalle si accalcano i soldati ed al suo fianco Giuda nell'atto di baciarlo.
- Flagellazione di Gesù Cristo e negazione di san Pietro: la scena non vuole rappresentare la sofferenza fisica di Gesù, ma quella morale. Inoltre, il legame fra l'episodio della flagellazione con quello della negazione carica la scena di una dimensione tragica e di un forte senso di solitudine del Cristo.
- Pie donne al sepolcro: la scena del ritrovamento della tomba vuota è il simbolo della rinascita, dell'inizio di un regno nuovo e della speranza ritrovata, che è sintetizzato nella cimasa con l’Ascensione.
Nello scomparto laterale destro è presentato:
- San Giovanni evangelista e pia donna: l'apostolo tiene in mano un panno con il quale si asciuga le lacrime.
- Salita di Gesù Cristo al monte Calvario: questo è il momento dell'umiliazione e della fatica: Gesù sotto gli occhi di tutti trascina la sua croce fino al Golgota. Cristo, raffigurato con lo sguardo assente, è seguito da una folla e dalla Madre. Egli è solo ed è l'incarnazione dell’agnello condotto al macello (Is 53,7 ), come il profeta Isaia scrive nei canti di Jawè.
- Deposizione di Gesù Cristo dalla croce: questa è la scena dell'immolazione, il sacrificio dell'agnello è compiuto.
- Deposizione di Gesù Cristo nel sepolcro: la sepoltura è la conclusione del sofferenza della passione, al quale segue la resurrezione.
Nei terminali della traversa della croce sono raffigurati i Simboli degli Evangelisti e due profeti:
- a sinistra: Angelo di san Matteo e toro di san Luca; Isaia;
- a destra: Aquila di san Giovanni e leone di san Marco; Geremia.
Nella cimasa è raffigurata:
- Ascensione di Gesù Cristo, nel quale compaiono:
- in alto, Cristo, all'interno della mandorla di luce che ne indica la potenza e la divinità;
- in basso, Apostoli e Maria Vergine con le braccia in atteggiamento di orante.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- Per la prima volta nell'arte Gesù è presentato nudo, con un semplice panno (detto perizoma) che gli cinge i fianchi. Si tratta di un elemento significativo, in quanto fino ad allora era sempre stato rappresentato con addosso il colobio, la lunga tunica a maniche corte usata tradizionalmente dai primi monaci cristiani
- La raffigurazione dell'Ascensione sulla sommità della croce indica che il Cristo morto, ora, vivo, trionfa assiso alla destra di Dio. In questo senso, questa croce è una felice sintesi del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.
- La triade formata da Gesù Cristo crocifisso con ai lati la Madonna addolorata e san Giovanni evangelista viene tradizionalmente definita Deesis: Maria Vergine, madre di Cristo e simbolo della Chiesa), secondo la tradizione è collocata alla destra del Figlio, mentre a sinistra compare l'Apostolo, simbolo delle Sacre Scritture.
Iscrizioni
Nella croce dipinta figurano quattro iscrizioni:
- sulla cimasa è riportato il titulus crucis:
(LA) | (IT) | ||||
« | IESUS NAZARENUS / REX IUDAEORUM » | « | Gesù il Nazareno, Re dei Giudei » |
- sul parte superiore del montante, tra il titulus crucis e l'aureola del Cristo, dove si legge la datazione e la firma dell'opera:
« | ANNO MILLENO CENTENO / TER QUOQ(ue) DENO / OCTAVO PIN/X(it) / GUILLEM ET H(aec) METRA FINX(it) » |
- sul terminale sinistro della traversa, nel cartiglio in mano ad Isaia, è riportato un passo biblico (At 8,32 ):
(LA) | (IT) | ||||
« | Sicut ovis ad occisionem ducetur » | « | Come una pecora fu condotto al macello » |
- sul terminale destro della traversa, nel cartiglio in mano a Geremia, è riportato un passo biblico (Lam 4,20 ):
(LA) | (IT) | ||||
« | Spiritus oris nostri, Christus Dominus, captus est in peccatis nostris » | « | Il soffio delle nostre narici, il consacrato del Signore, è stato preso in un agguato » |
Notizie storico-critiche
L'iscrizione soprastante la figura del Cristo riporta sia la data di esecuzione (1138), sia il nome del pittore, un maestro Guglielmo non altrimenti noto, ma appartenente alla scuola lucchese.
Il committente, potrebbe essere identificato con un certo Guglielmo Francesco, figlio di Alberto Rufo oppure con un membro della famiglia Villano: personaggi emergenti della storia sarzanese che commissionarono altre opere e fecero consistenti lasciti pecuniari alla Chiesa locale.
La croce dipinta, forse originariamente ubicata sull'altare maggiore o nell'iconostasi dell'antica Cattedrale di Luni, successivamente venne trasferita nella Pieve di Sant'Andrea a Sarzana. Nel 1678 fu collocata nella cappella del Crocifisso della Concattedrale di Santa Maria Assunta.
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
- Tutti i beni storico-artistici e archeologici
- Tutte le opere d'arte
- Opere d'arte del XII secolo
- Opere d'arte su Gesù Cristo
- Opere d'arte su Maria Vergine
- Opere d'arte sulle Pie donne
- Opere d'arte sugli Apostoli
- Opere d'arte su san Giovanni evangelista
- Opere d'arte sulla Passione di Gesù
- Opere d'arte sui Simboli degli Evangelisti
- Opere d'arte sulla Risurrezione di Gesù
- Croci dipinte del 1138
- Croci dipinte di Maestro Guglielmo
- Maestro Guglielmo
- Croci dipinte su Gesù Cristo
- Croci dipinte su Maria Vergine
- Croci dipinte sulle Pie donne
- Croci dipinte sugli Apostoli
- Croci dipinte su san Giovanni evangelista
- Croci dipinte sulla Passione di Gesù
- Croci dipinte sui Simboli degli Evangelisti
- Croci dipinte sulla Risurrezione di Gesù
- Beni storico-artistici e archeologici in Italia
- Beni storico-artistici e archeologici della Liguria
- Beni storico-artistici e archeologici di Sarzana
- Sarzana
- Beni storico-artistici e archeologici ubicati nella Concattedrale di Santa Maria Assunta (Sarzana)
- Diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato
- Gesù Cristo
- Maria Vergine
- Pie donne
- Apostoli
- San Giovanni evangelista
- Passione di Gesù
- Simboli degli Evangelisti
- Risurrezione di Gesù