Giorgio di Liechtenstein
Giorgio di Liechtenstein Principe vescovo | |
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Nascita | Nikolsburg 1360 ca. |
Morte | Sporminore 29 agosto 1419 |
Sepoltura | Cattedrale di Trento |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 7 novembre 1390 da papa Bonifacio IX |
Consacrazione vescovile | in data sconosciuta |
Incarichi ricoperti | |
Giorgio di Liechtenstein o Georg von Liechtenstein-Nicolsburg (Nikolsburg, 1360 ca.; † Sporminore, 29 agosto 1419) è stato un principe vescovo italiano.
Cenni biografici
Giorgio di Liechtenstein è nato a Nikolsburg (oggi Mikulov, diocesi di Brno) attorno al 1360, da una famiglia aristocratica originaria del Liechtenstein, che successivamente darà il nome al Principato. Studiò diritto all'università di Vienna.
Ministero episcopale
Nel 1390 fu eletto principe vescovo di Trento dal capitolo della cattedrale, con l'appoggio del duca Albrecht; nomina confermata da papa Bonifacio IX il 10 ottobre; ne prese possesso il 7 novembre. Il suo episcopato fu afflitto da continue liti con i cittadini della città di Trento, che cercavano di sottrarsi all'autorità del vescovo e dal conflitto latente con il duca Federico IV d'Asburgo-Tirolo, di cui il vescovo Liechtenstein non ne volle riconoscere la sovranità sulla diocesi. Nel 1407 fu costretto a rinunciare ai suoi diritti di principe in favore di Vienna, diritti re riottenne grazie all'appogio imperiale nel 1409.
Un anno dopo dovette rinunciare nuovamente al suo diritto sul principato in favore del duca Federico; si ritirò allora a Nikolsburg/Maehren. I suoi sforzi per riconquistare il suo potere laico sulla sua diocesi gli permisero di chiedere aiuto all'antipapa Giovanni XXIII e al re dei romani Sigismondo di Lussemburgo, che lo nominò suo consigliere e princeps aulae; i suoi sforzi ebbero finalmente successo quando attorno al 1411 il duca Federico rinunciò alla sue pretese su Trento.
Collegò il Castelvecchio del Castello del Buonconsiglio a Torre Aquila, che fece ristrutturare e affrescare con il Ciclo dei Mesi da un pittore conosciuto come Maestro Venceslao. Lo stesso principe vescovo sarebbe ritratto in uno dei dipinti.[1] Probabilmente fu sempre lui a far costruire Torre Falco.
Fu creato pseudocardinale nel concistoro del 6 giugno 1411; non accettò la promozione, non andò in Curia e non ricevette un titolo cardinalizio. Partecipò al Concilio di Costanza e si unì all'obbedienza di papa Martino V. Tornò a Trento nel 1418 ma l'anno successivo fu nuovamente costretto a lasciarla, rifugiandosi nel castel Sporo a Sporminore.
Morì il 20 agosto 1419, forse avvelenato, nel castello di Neuspaur, Alto Adige e fu sepolto nella cattedrale di Trento.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Principe-vescovo di Trento | Successore: | |
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Alberto di Ortenburg[2] | 7 novembre 1390 – 20 agosto 1419 | Alessandro de Masovia[3] |
Note | |
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Bibliografia | |
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