San Giuliano di Toledo
San Giuliano di Toledo Vescovo | |
---|---|
Santo | |
Età alla morte | 48 anni |
Nascita | Toledo 642 |
Morte | Toledo 6 marzo 690 |
Consacrazione vescovile | 680 |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Toledo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 6 marzo |
Altre ricorrenze | In Spagna sin dal 1500 era fissata all'8 aprile |
Nel Martirologio Romano, 6 marzo, n. 7:
|
San Giuliano di Toledo (Toledo, 642; † Toledo, 6 marzo 690) fu arcivescovo di Toledo per dieci anni, scrittore prolifico e storico della Spagna visigota.
Agiografia
Nacque a Toledo, allora capitale del regno visigoto di Spagna. Da genitori cristiani di probabile ascendenza ebraica. Fu battezzato nella cattedrale di Toledo, la sua educazione fu seguita dal vescovo Eugenio II. Seguì la vocazione monastica e prese i voti religiosi nel monastero di Agalai, di cui dopo divenne abate. Suo fedele e fraterno amico fu Gudila Levita.
Presto però, per la scarsità di sacerdoti, furono chiamati a incarichi importanti nell'Arcidiocesi di Toledo, Gudila divenne arcidiacono, morì poi ancora giovane, Giuliano svolse la sua opera, con grande diplomazia, nella Curia vescovile di Toledo e alla morte del vescovo Quirico, venne nominato vescovo dal re Wamba e poi consacrato nel 680.
Fu coinvolto nell'episodio della deposizione del re da parte di un gruppo di nobili dissidenti capeggiati dal conte Flavio Ervigio, che gli fece credere che Wamba volesse abdicare ed entrare in convento. Poi Ervigio somministrò una pozione soporifera al re e chiese a Giuliano di praticargli la tonsura. Quando il re si risvegliò fu troppo tardi, perché secondo le leggi di allora, ormai era divenuto religioso e non poteva tornare indietro. Giuliano descrisse quest'episodio nella sua opera:Historia Rebellionis Pauli adversus Wambam.
Durante il suo episcopato presiedette quattro concili: il XII concilio di Toledo nel 681, il XIII nel 683, il XIV nel 684 e il XV nel 688, in quest'ultimo fu condannata l'eresia monotelita di Apollinare, con un decreto aggiunto, in cui Giuliano confermò la propria posizione teologica sulle Due volontà di Cristo, tema al quale si dedicarono diciassette canoni.
Su richiesta di Ervigio, nel 686, scrisse De Comprobatione Aetatis Sextae Contra Judaeos, un'opera dagli accenti antisemiti che preconizzava la conversione degli ebrei. Giuliano scrisse molte altre opere, fra queste una che proponeva la revisione della liturgia mozarabica, i tre libri intitolati Prognostica che si occupano dei Novissimi. Giuliano fu sempre estremamente umile e disponibile ad aiutare tutti i poveri che bussavano alla sua porta.
Culto
Fu seppellito nella chiesa di santa Leocadia a Toledo. All'approssimarsi della conquista araba della città (711), le sue reliquie, assieme a quelle dei suoi predecessori e di santa Leocadia, furono traslate e nascoste altrove, forse ad Oviedo.[1]
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Toledo | Successore: | |
---|---|---|---|
Quirico 667-680 |
680-690 | Sisberto 690-693 |
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Vescovi di Toledo
- Santi e beati del martirologio del 6 marzo
- Vescovi consacrati nel VII secolo
- Vescovi visigoti
- Vescovi del VII secolo
- Vescovi per nome
- Tutti i Santi
- Santi visigoti
- Santi del VII secolo
- Biografie
- Scrittori visigoti
- Storici visigoti
- Nati nel 642
- Nati nel VII secolo
- Morti nel 690
- Morti il 6 marzo
- San Giuliano di Toledo