Hildebrand Jost
Hildebrand Jost Vescovo | |
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Età alla morte | 52 anni |
Nascita | Sion 21 novembre 1585 |
Morte | Sion 16 maggio 1638 |
Nominato vescovo | 15 ottobre 1613 |
Consacrazione vescovile | 7 dicembre 1614 da Vespasien Gribaldi |
Incarichi ricoperti | |
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Hildebrand Jost (Sion, 21 novembre 1585; † Sion, 16 maggio 1638) è stato un vescovo svizzero.
Cenni biografici
Nacque a Sion (Svizzera) il 21 novembre 1585, figlio di Johann, notaio a Münster e maestro alla scuola secondaria di Sion (1575-1600), e di Anna de Bertherinis. La famiglia era originaria di Goms.
Dopo i primi studi nella città natale, fu a Friburgo e nel 1605 al collegio Elvetico di Milano.
Abbracciata la carriera ecclesiastica, divenne membro del capitolo cattedrale di Sion nel 1608. Fu poi parroco a Leytron e nell'agosto 1609 predicatore di lingua francese a Sion.
Alla morte del suo predecessore alla guida della diocesi vallesana Adrian II von Riedmatten, su pressione dei rappresentanti delle decanie alla Dieta vallesana il capitolo cattedrale di Sion rinunciò per iscritto alla cosiddetta Carolina, ovvero la pretesa cessione dei diritti comitali sul Vallese al vescovo Teodulo da parte di Carlomagno, fondamento del potere temporale del vescovo di Sion.
Jost fu eletto dal capitolo della cattedrale il 15 ottobre 1613, il più giovani dei quattro candidati. La nomina fu confermata da Roma il 6 settembre dell'anno seguente e il 7 dicembre fu consacrato vescovo dall'arcivescovo di Vienne mons. Vespasien Gribaldi (Ch). In seguito, la Dieta vallesana elesse a questa carica il nuovo vescovo Jost, che in tale veste fu quindi il primo vescovo di Sion a ricevere la spada, simbolo delle regalie, e le chiavi della residenza episcopale dalle mani del gran balivo.
Il suo mandato fu caratterizzato da un lato dal conflitto per il potere temporale con i patrioti, come si definivano gli esponenti delle famiglie influenti del Vallese, e dall'altro dai grandi sforzi da lui profusi in favore della Riforma cattolica secondo le indicazioni del Concilio di Trento. In ossequio alle nuovo disposizioni tridentine eseguì varie visite pastorali e nel 1626 tenne un sinodo locale i cui statuti furono pubblicati nel 1635. Fallirono invece il progetto di fondazione di un seminario e l'introduzione del calendario gregoriano.
Al rinnovo dell'alleanza con il cantone protestante di Berna nel 1618 seguì nel 1623 quello con i cantoni cattolici. All'espulsione dei gesuiti da parte della Dieta vallesana nel 1627 si contrappose la fondazione del convento dei cappuccini a Sion.
Il vescovo tentò con caparbietà ma invano di assicurarsi nuovamente la sovranità temporale ceduta nel 1613 ai patrioti. Scoraggiato, nel 1626 rassegnò le dimissioni, che furono però respinte da papa Urbano VIII. Queste incertezze e il crescente potere acquisito dalle autorità civili in contrapposizione a quello ecclesiastico, creò non pochi disordini nella regione.
Dopo il fallimento del tentativo di mediazione presso la nunziatura di Lucerna all'inizio del 1628, Jost si recò a Roma su richiesta del pontefice. Nel 1630, al suo ritorno, i patrioti gli impedirono di entrare in Vallese, bloccandolo per mesi sul Gran San Bernardo. Fu poi imprigionato e tratto davanti le autorità civili. Nel 1634 dovette infine confermare per iscritto la sua rinuncia alla Carolina.
Molto provato dagli eventi morì a Sion il 16 maggio 1638, all'età di cinquantadue anni.
Predecessore: | Vescovo di Sion | Successore: | |
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Adrian von Riedmatten I | 6 settembre 1614 - 16 maggio 1638 | Adrian von Riedmatten II |
Bibliografia | |
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