Pesce

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Pesce
Stele Licinia Amias Terme 67646.jpg
Stele funeraria di Licinia Amias (inizio III secolo), marmo; Roma, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano: una delle più antiche iscrizioni cristiane, dove l'espressione cristiana in greco Ichthýs Zonton (pesce dei viventi) è unita alla dedica agli dèi Mani.
Altro nome Ichthys
Tipologia Animale
Etimologia
Origini
Caratteristiche
Significato Gesù Cristo, credenti, acqua ed allegoria della Penitenza
Personaggi biblici
Persone cristiane
Persone storiche
Personaggi letterari
Simboli
correlati
Fonti bibliche e cristiane
Fonti storiche e letterarie
Episodi biblici e cristiani
Episodi storici e letterari

L'immagine del pesce per i cristiani è simbolo di Cristo, poiché il termine greco per indicare questo animale, ichthýs (ΙΧΘΥΣ), è l'acrostico delle parole:

(EL) (IT)
« Ιησοῦς Χρειστὸς Θεoῦ Υιὸς Σωτήρ » « Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore »

Propriamente, infatti, si definisce ichthýs il simbolo di un pesce stilizzato, formato da due curve che partono da uno stesso punto, a sinistra (la "testa"), e che si incrociano quindi sulla destra (la "coda").

Origini ed utilizzo

Il simbolo del pesce si trova raffigurato in molti dipinti, sculture, decorazioni ed oggetti, ma soprattutto nelle iscrizioni funerarie, in particolare tra la fine del I secolo alla metà del IV, ai tempi delle persecuzione dei cristiani nell'impero romano. Infatti, a causa della diffidenza di cui erano oggetto da parte delle autorità, i seguaci di Gesù sentirono l'esigenza di utilizzare segni di riconoscimento che sancissero la loro appartenenza alla comunità senza destare sospetti: quando un cristiano incontrava uno sconosciuto di cui aveva bisogno di conoscere la lealtà, tracciava uno degli archi che compongono l'ichthýs. Se l'altro completava il segno, i due individui si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l'uno dell'altro.

Il pesce (ichthýs) è uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi, insieme al monogramma di Cristo e all'ancora, e spesso viene raffigurato accanto ad essi.

Nella Bibbia

Le comunità cristiane adottarono questo simbolo probabilmente per rievocare il brano evangelico in cui Gesù si rivolge a Simone dicendogli (Lc 5,10 ):

(EL) (IT)
« Dμή φοβού ἀπὸ τοῦ νῦν ἀνθρώπους ἔσῃ ζωγρῶν » « Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». »

Altri episodi biblici in cui appaiono uno o più pesci sono:

Ambito romano, Lastra con Ancora, pesce e monogramma di Cristo (III secolo); Roma, Catacomba di San Sebastiano
  • il giovane Tobia cattura un pesce estraendone il cuore ed il fegato, necessari ad allontanare gli spiriti maligni, e il fiele, utile a guarire il padre afflitto da un leucoma (Tb 6,1-9 ).

Nei Padri della Chiesa

Il vescovo e teologo, sant'Agostino di Ippona nel De Civitate Dei (XVIII,23)[1] rivela che il termine greco Ἰχϑύς, Ichthýs è l'acronimo delle parole:

(LA) (IT)
« Horum autem graecorum quinque verborum, quae sunt ησοῦς Χρειστὸς Θεoῦ Υιὸς Σωτήρ, quod est latine: Iesus Christus Dei Filius Salvator, si primas litteras iungas, erit Ἰχθύς, id est piscis, in quo nomine mystice intellegitur Christus, eo quod in huius mortalitatis abysso velut in aquarum profunditate vivus, hoc est sine peccato, esse potuerit. » « Se unisci le prime lettere delle cinque parole greche che sono ησοῦς Χρειστὸς Θεoῦ Υιὸς Σωτήρ, e significano Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, si avrà Ἰχθύς, cioè pesce, termine con cui simbolicamente si raffigura il Cristo perché ebbe il potere di rimanere vivo, cioè senza peccato, nell'abisso della nostra mortalità, simile al profondo delle acque. »
Ambito romano, Pesce con cesto di pane (III secolo), affresco; Roma, Catacomba di San Callisto

Lo scrittore latino Tertulliano afferma che i cristiani "nascono alla vita eterna con il battesimo": è per questo motivo che i primi padri della Chiesa chiamavano i credenti con i termine latino pisciculi (pesciolini) e lo stesso fonte battesimale era detto piscina (dal latino, piscis, pesce).

Santi correlati

Il pesce è utilizzato anche come attributo dei seguenti santi:

Note
Bibliografia


  • Jean Chevalier et al., Dizionario dei simboli, vol. II, Editore BUR-Rizzoli, Milano 1983, pp. 204 - 206 ISBN 9788830403789
  • James Hall, Dizionario dei soggetti e dei simboli nell'Arte, col. "I Marmi", Editore Longanesi & C., Milano 1983, p. 326 ISBN 9788830403789
  • Lucia Impelluso, La natura e i suoi simboli, col. "Dizionari dell'Arte", Editore Mondadori-Electa, Milano 2003, pp. 344 - 347 ISBN 9788837020408
  • Corinne Morel, Dizionario dei simboli, dei miti e delle credenze, Editore Giunti, Firenze 2006, pp. 656 - 658 ISBN 9788809040717
  • Edouard Urech, Dizionario dei simboli cristiani, col. "La via dei simboli", Editore Arkeios, Roma 1995, pp. 204 - 207 ISBN 9788886495035
Voci correlate
Collegamenti esterni