Inscrutabili Dei Consilio

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Inscrutabili Dei Consilio
Lettera enciclica di Leone XIII
I di LXXXVI di questo papa
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Data 21 aprile 1878
(I di pontificato)
Approvazione {{{approvazione}}}
Traduzione del titolo Per arcano consiglio di Dio
Argomenti trattati La Chiesa madre di civiltà
Enciclica precedente Quae in patriarchatu
Enciclica successiva Quod Apostolici Muneris

(IT) Testo integrale sul sito della Santa Sede.

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Tutte le encicliche

Virgolette aperte.png
È chiaro, Venerabili Fratelli, che la vera civiltà manca di solide basi, se non è fondata sugli eterni principi di verità e sulle immutabili norme della rettitudine e della giustizia, e se una sincera carità non lega fra loro gli animi di tutti e ne regola soavemente gli scambievoli uffici. Ora, chi oserà negare essere la Chiesa quella che, diffuso fra le nazioni il Vangelo, portò la luce della verità in mezzo a popoli barbari e superstiziosi, e li mosse alla conoscenza del divino Creatore e alla considerazione di se stessi; che abolendo la schiavitù richiamò l'uomo alla nobiltà primitiva di sua natura; che spiegato in ogni angolo della terra il vessillo della redenzione, introdotte o protette le scienze e le arti, fondati e presi in sua tutela gl'istituti di carità destinati al sollievo di qualunque miseria, ingentilì il genere umano nella società e nella famiglia, lo sollevò dallo squallore, e con ogni diligenza lo foggiò conforme alla dignità e ai destini della sua natura?
Virgolette chiuse.png
(dal corpo dell'enciclica)

Inscrutabili Dei Consilio è la prima enciclica di Papa Leone XIII, recante data 21 aprile 1878. Può essere considerato il primo documento della dottrina sociale della Chiesa.

Alla fine del XIX secolo la Chiesa fu accusata di rappresentare un ostacolo al progresso e alla cultura moderna. Il presente documento confuta queste ingiuste asserzioni dimostrando il ruolo civilizzatore della Chiesa in seno alla società: predicando il Vangelo la Chiesa ha combattuto la superstizione, la schiavitù e la miseria dei popoli, ha favorito le arti, le scienze e le istituzioni civili.

Il Papa afferma che i mali sociali del suo tempo derivano dal disprezzo con il quale da più parti viene ripudiata l'autorità della Chiesa, madre di civiltà. Reclama quindi rispetto e libertà per la Santa Sede ed esalta il Sacramento del Matrimonio e i valori della famiglia.

Fonti
Bibliografia
  • Hervé Carrier, Dottrina sociale. Nuovo approccio all'insegnamento sociale della Chiesa, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1993, p. 65
Voci correlate