Joseph von Rudolphi
Joseph von Rudolphi, O.S.B. Presbitero | |
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al secolo Wolfgang Ernst | |
Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Lubiana 16 maggio 1666 |
Morte | Abbazia di San Gallo 7 marzo 1740 |
Professione religiosa | Abbazia di San Gallo, 1685 |
Ordinazione presbiterale | 22 settembre 1690 |
Incarichi ricoperti |
Joseph von Rudolphi, al secolo Wolfgang Ernst (Lubiana, 16 maggio 1666; † Abbazia di San Gallo, 7 marzo 1740) è stato un abate austriaco.
Cenni biografici
Nacque a Lubiana da Johann Christoph, tenente colonnello e comandante imperiale a Costanza, e dalla moglie Maria Salome von Bernegg.
Entrò nella scuola dell'abbazia di San Gallo nel 1683. Professò i voti nel 1685 prendendo il nome di Joseph, ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1690.
Responsabile delle cucine a San Gallo, Sankt Johann di Alt Sankt Johann e Mariaberg a Rorschach, fu nominato custode nel 1708 e sottopriore nel 1712. Sotto la presidenza di padre Thomas Schenkli O.S.B., abate di Einsiedeln, padre von Rudolphi fu eletto all'unanimità dal capitolo principe abate (Fürstabt) di San Gallo in esilio al castello di Neuravensburg nell'Allgäu il 16 dicembre 1717. Papa Clemente XI ne confermò la carica il 27 aprile 1718. Fu consacrato dal vescovo di Costanza mons. Johann Franz Schenk von Stauffenberg (Ch) coadiuvato dagli abati Einsiedeln e Mehrerau il 24 giugno 1721.
Dopo la pace di Baden del 1718,[1] che ripristinò gli antichi diritti dell'abbazia, von Rodolphi rientrò in sede ricevendo l'omaggio nel Toggenburgo e nell'Alte Landschaft.
Il 23 marzo 1719 l'abbazia poté rientrare in possesso di gran parte della biblioteca portata a Zurigo dopo il saccheggio del 1712 perpetrato dalle truppe di Zurigo e Berna durane la seconda di Villmergen.[2] Altri oggetti provenienti dal bottino dei bernesi, tra cui otto campane e sette estintori, arrivarono a San Gallo il 5 maggio 1721.
Il conflitto con gli abitanti del Toggenburgo rimase irrisolto. Si riaccese soprattutto a causa dei diritti di leva e culminò nell'uccisione dei funzionari dell'abbazia Johann Baptist Keller e Niklaus Rüdlinger nel 1735, che in precedenza avevano capeggiato l'opposizione contro l'abbazia. Nel 1739 la conferenza dei sei arbitri indetta successivamente a Frauenfeld, anche su pressione della Francia, terminò senza risultati.
L'abate mitriato acquisì meriti nella cura delle anime fondando nuove parrocchie, compiendo numerose visite pastorali e convocando un sinodo locale nel 1737. L'espulsione dell'ufficiale Franz Andreas Rettich dal territorio sangallese nel 1739 riaccese la disputa con la diocesi di Costanza in merito ai diritti di giurisdizione e di visita.
Nello stesso anno, come risultato di una conferenza dei commercianti e degli artigiani a Rorschach, fu promulgato un nuovo ordinamento commerciale e artigianale. Grazie a un'amministrazione accorta e a misure di risparmio, l'abate ridusse notevolmente i debiti dell'abbazia, creando così i presupposti finanziari per l'imponente attività edilizia del suo successore.
Morì nella sua abbazia il 7 marzo 1740.
Predecessore: | Abate di San Gallo | Successore: | |
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Leodegar Bürgisser | 16 dicembre 1717- 7 marzo 1740 | Coelestin Gugger von Staudach |
Note | |
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Bibliografia | |
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