Diocesi di Costanza
Diocesi di Costanza | |
---|---|
Cattedrale di Costanza 1819 | |
Diocesi suffraganea di | arcidiocesi di Magonza |
Stato | Germania |
Sede | Costanza |
Eretta | fine VI secolo |
Soppressa | 16 agosto 1821 |
Chiesa cattolica in Germania |
La diocesi di Costanza (in latino: Dioecesis Constantinensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Territorio
La diocesi, una delle più vaste dell'Impero tedesco di cui era parte integrante, comprendeva parte degli odierni territori della Svizzera tedesca, del Baden-Württemberg tedesco e del Vorarlberg austriaco. Confinava a nord con le diocesi di Strasburgo, di Spira e di Würzburg; a est con la diocesi di Augusta; a sud con le diocesi di Coira e di Sion; a ovest con le diocesi di Losanna, Basilea e ancora con quella di Strasburgo.
Sede vescovile era la città di Costanza, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Nostra Signora.
La diocesi, che si estendeva su circa 36.000 km², comprendeva 22 collegiate, circa 350 monasteri dei quali 49 avevano il titolo di abbazia, circa 1.800 parrocchie divise il 66 decanati. Tra le abbazie della diocesi se ne contavano 25 dei Benedettini, 6 dei Premostratensi, 13 dei Cistercensi e 5 dei Canonici regolari di Sant'Agostino.[1]
Storia
Medioevo
La fondazione risale agli anni di passaggio dal VI al VII secolo. La partecipazione del duca Gunzo all'elezione del vescovo Johannes I (Giovanni I) attesta uno stretto collegamento tra fondazione della diocesi e potere ducale alemanno. Motivi strategici ne motivarono la scelta, dato che la città permetteva il collegamento tra due aree distinguibili per il diverso grado di cristianizzazione: cioè tra l'area a sud dell'ex limes fortificato tardoromano sull'alto Reno e sul lago di Costanza e il nucleo territoriale degli Alemanni nell'Alto Reno, ancora poco cristianizzato. Non è chiaro se la diocesi fu creata ex novo o se, come riferisce una tradizione più tardiva, il re merovingio Dagoberto I trasferì semplicemente a Costanza l'ex sede episcopale di Vindonissa, un tempo preposta con quella di Aventicum alla civitas Helvetiorum.
Nel VII secolo la diocesi fu terra di missione dei santi monaci irlandesi, tra di essi si ricordano Fridolino, Landelino[2] e Gallo che vi fondarono i primi monasteri, che divennero centri da cui si irradiò la fede e la cultura. Tra i primi quelli di San Gallo 719 e Reichenau del 724.
La diocesi di Costanza fu inizialmente soggetta all'arcidiocesi di Besançon e dal 782 divenne suffraganea di Magonza. Nell'VIII secolo la diocesi prese contorni più precisi: dal 736 al 782 i vescovi rivestirono anche la carica di abate dell'abbazia di Reichenau, e dal 759 all'854 risulta annessa l'abbazia di San Gallo, con un importante apporto dei monaci alla vita della diocesi. Solo con Egino, deceduto nel 811, si giunse a un maggiore coinvolgimento di chierici secolari e di conseguenza alla formazione di un capitolo cattedrale.
Salomone III di Costanza, che fu vescovo della diocesi dall'890 al 919, membro di una famiglia dell'alta nobiltà che aveva dato in precedenza altri due vescovi omonimi alla diocesi, fu nuovamente anche abate di San Gallo. Molto legato all'imperatore assunse il ruolo di rappresentante del potere imperiale non solo nella regione bodanica ma anche in tutta l'area sveva.
Nel X secolo due furono i vescovi che ne marcarono la storia: Corrado di Altdorf che la resse dal 935 al 975 e Gebardo, vescovo della diocesi dal 979 al 995, che la Chiesa ha santificato per la loro incisiva azione pastorale nella regione.
Sotto Enrico III il Nero, Rex Romanorum dal 1039 al 1056, e dal 1046 imperatore del Sacro Romano Impero, la diocesi fu retta da ecclesiastici della cappella palatina e i vincoli fra la diocesi e la Chiesa imperiale degli Ottoni divennero più stretti. Questo legame si interruppe durante la lotta delle investiture, con la sede vescovile fedele a papa Gregorio VI. Gebhard von Zähringen (Ch) che ne resse le sorti dal 1084 al 1110, eletto dalla corrente leale a papa Gregorio VII, mantenne sempre un ruolo di primo piano, rafforzando la propria posizione con la nomina a legato pontificio; verso la fine del suo mandato riavvicinò la diocesi alla Casa reale.
I suoi successori ebbero per questo motivo una parte importante nella politica di Filippo di Svevia e di Federico Barbarossa. Quest'ultimo decise, nel 1155, di concedere alla Chiesa di Costanza cospicui privilegi; ma il territorio soggetto al potere temporale dei principi vescovi di Costanza fu comunque ridotto e frammentato. Esso consisteva essenzialmente in diritti e località a nord e a sud del lago Bodanico e dell'alto Reno. Non fu una signoria territoriale ampia e compatta soprattutto a causa della posizione geografica della sede vescovile, posta fra le due abbazie imperiali di Reichenau e di San Gallo.
Nel XIII secolo il vescovo Heinrich von Tanne (Ch) (1233-48) si mostrò fedele agli Staufer. Il suo successore, Eberhard von Waldburg (Ch) (1248-74), difese in un primo tempo la causa di papa Innocenzo IV ma poi divenne tutore di Corradino, duca di Svevia ancora minorenne. Figura di rilievo fu il vescovo Heinrich von Klingenberg (Ch) (1293-06), che oltre a farsi promotore delle arti fece allestire il primo inventario dei beni e dei diritti temporali del capitolo cattedrale.
Alla morte di questo vescovo si fece decisiva l'influenza del papato di Avignone: la nomina del vescovo attraverso provvisioni pontificie divenne prassi consueta, indebolendo le finanze diocesane. I diritti elettorali del capitolo cattedrale vennero fortemente limitati. Nel 1334 la lotta fra i papi avignonesi e l'imperatore Ludovico il Bavaro portò a una doppia elezione. La maggioranza del capitolo cattedrale elesse Nikolaus von Frauenfeld (Ch), prevalendo sull'altro candidato, Albrecht von Hohenberg (Ch)[3] che godeva dell'appoggio militare dell'imperatore. Dal 1336 von Frauenfeld fu il più alto funzionario austriaco in Svevia e Alsazia. In nome degli Asburgo, organizzò la lotta contro la Lega di Lucerna e la conclusione della pace. Si rifiutò fino all'ultimo di ricevere l'investitura temporale dall'imperatore Ludovico, in osservanza dell'interdetto lanciato contro di lui.
Il Grande scisma d'Occidente creò nuovi conflitti nelle elezioni episcopali e divise la diocesi in due obbedienze. Quella dei vescovi vicini al papa di Avignone perse progressivamente terreno. Solo con il vescovo Marquard von Randegg che unificò l'amministrazione della diocesi modernizzando l'ordinamento giudiziario e della cancelleria, in pratica si mise fine al grande scisma che divideva la diocesi. Dal 1414 al 1418 si tenne a Costanza il concilio che ricompose definitivamente lo scisma mettendo definitivamente fine alle divisioni nella Chiesa.
La Chiesa di Costanza fu confrontata in quel periodo al problema dei rapporti con i cantoni confederati, divenuti una potenza alla finire del XIV secolo, e nei riguardi del mortale loro rivale gli Asburgo; il controllo dei cantoni svizzeri a sud si estese fino alle porte della città e costrinse i vescovi a stringere alleanze con essi, durante l'episcopato di Hermann von Breitenlandenberg (1466-74) si giunse a preferire la protezione dei confederati al posto della casa d'Austria tradizionale potenza protettrice del vescovado.
Cronotassi dei vescovi medioevo
Nome | periodo | Nome | periodo | Nome | periodo |
---|---|---|---|---|---|
Maximus | fine del VI sec. | Warmann | 1026-1034 | Konrad von Klingenberg (a) | 1318-1319 |
Ruodelo | fine del VI sec. | Warmann | 1026-1034 | Heinrich von Werdenberg (a) | 1318-1319 |
Ursinus | fine del VI sec. inizio del VII sec. |
Eberhard I | 1034-1046 | Rudolf von Montfort-Feldkirch | 1322-1334 |
Gaudentius | ca. 612/613 | Theoderich | 1047-1051 | Albrecht von Hohenberg (a) | 1334-1335 |
Johannes I | tra 615 e 629/639 | Rumold | 1051-1069 | Nikolaus von Frauenfeld (a) | 1334-1344 |
Martianus | tra 629 e 639 | Siegfried (a) | 1069 | Albrecht von Hohenberg (a) | 1344-1345 |
Othardus | metà del VII sec. | Karl (a) | 1070-1071 | Heinrich Truchsess con Diessenhofen (a) | 1344-1345 |
Pictavus | metà del VII sec. | Otto I (a) | 1071-1080 | Konrad Truchsess von Diessenhofen (a) | 1344-1345 |
Severius | metà del VII sec. | Rupert (a) | 1071-1080 | Ulrich Pfefferhard (a) | 1344-1351 |
Astropius | metà del VII sec. | Bertolf (a) | 1080-1084 (?) | Johann Windlock | 1351-1356 |
Boso | seconda metà del VII sec. | Gebhard von Zähringen(a) | 1084-1110 | *Albrecht von Hohenberg (a) | 1356-1357 |
Gandolfus | seconda metà del VII sec. | Arnold von Heiligenberg (a) | 1092-1112 | Ulrich von Friedingen(a) | 1356-1357 |
Fidelis | seconda metà del VII sec. | Ulrich I von Dillingen (a) | 1111-1127 | Ricariche von Brandis | 1357-1383 |
Thietpaldus | seconda metà del VII sec. | Ulrich II | 1127-1138 | Johannes Schadland (b) | 1371-1372 |
Arnefridus | 736 -746 | Hermann von Arbon (a) | 1138-1165 | Nikolaus von Riesenburg (a) | 1384-1387/88 |
Sidone | 746-760 | Brunic (a) | 1138 | Mangold von Brandis (a) | 1384-1385 |
Johannes II | 760-782 | Otto II | 1165-1174 | Heinrich Peyer (a) (c) | 1387/88-1409 |
Egino | 782-811 | Berthold von Busnago | 1174-1183 | Burkhard von Hewen (a) | 1387/88-1398 |
Wolfleoz | 811-838/839 | Hermann von Friedingen | 1183-1189 | Friedrich von Nellenburg (a) | 1398 |
Salomone I | 838/839-871 | Diethelm von Krenkingen | 1189-1206 | Marquard von Randegg (a) | 1398-1407 |
Patecho | 871 | Wernher von Staufen | 1206-1208 | Albrecht Blarer | 1407-1410 |
Gebhard I | 874/875 | Konrad II von Tegerfelden | 1208-1233 | Otto von Hachberg | 1410-1434 |
Salomone II | 875/876-889 | Heinrich von Tanne | 1233-1248 | Friedrich von Zollern | 1434-1436 |
Salomone III | 890-919/920 | Eberhard von Waldburg | 1248-1274 | Heinrich von Hewen | 1436-1462 |
Noting | 919/920-934 | Rudolf von Habsburg-Laufenburg | 1274-1293 | Heinrich von Hewen | 1436-1462 |
Corrado | 934-975 | Friedrich von Zollern (a) | 1293 | Burkhard von Randegg | 1462-1466 |
Gaminolfus | 975-979 | Heinrich von Klingenberg (a) | 1293-1306 | Hermann von Breitenlandenberg | 1466-1474 |
Gebhard II | 979-995 | Rudolf von Hewen (a) | 1306-1307 | Ludwig von Freiberg (a) | 1474-1480 |
Lambert | 995-1018 | Ludwig von Strassberg (a) | 1306-1307 | Otto von Sonnenberg (a) | 1474-1491 |
Rudhart | 1018-1022 | Gerhard von Bevar | 1307-1318 | Thomas Berlower | 1491-1496 |
Heimo | 1022-1026 | Hugo von Hohenlandenberg | 1496-1530 | ||
(a) doppia elezione | (b) Amministratore | (c) Amministratore nel periodo 1388-1409 |
Età moderna
Nel XVI secolo la diocesi subì un totale rivolgimento a seguito della Riforma protestante, con la perdita di importanti territori nella Svizzera, ad opera del movimento riformatore di Ulrico Zwingli, predicatore della collegiata di Zurigo e nel ducato del Württemberg e in diverse città imperiali della Germania meridionale, fra cui anche la stessa sede vescovile di Costanza. Nel 1526 il principe vescovo Hugo von Hohenlandenberg dovette pertanto trasferire a Meersburg la propria residenza, che vi rimase fino allo scioglimento della diocesi nel 1827. Il capitolo cattedrale, che si era rifugiato a Radolfzell, rientrò a Costanza nel 1548, quando il controllo della città tornò sotto l'Austria.
In quel periodo le elezioni vescovili furono interamente orientate alla conservazione della diocesi e della piccola signoria territoriale, e per tale ragione si svolsero in stretto contatto con gli Asburgo e con l'imperatore. L'influsso di quest'ultimo si manifestò nelle elezioni del vicecancelliere dell'Impero Balthasar Merklin nel 1530, e dell'emissario imperiale Johannes von Weeze nel 1538. L'incorporazione della collegiata agostiniana di Öhningen e dell'abbazia benedettina di Reichenau permise in una certa misura il miglioramento della situazione economica del principato vescovile, difficile fin dal 1300 e ulteriormente indebolita dalle forti perdite di introiti ecclesiastici dovute alla Riforma.
Dopo il Concilio di Trento la diocesi ebbe conflitti riguardo alla giurisdizione episcopale con la neo costituita "nunziatura della riforma" a Lucerna e con le grandi abbazie esenti del suo territorio (San Gallo, Einsiedeln e la sveva Kempten). Nel XVIII secolo violenti scontri opposero la diocesi al potere secolare, sia con i cantoni cattolici che con le autorità austriache, questi contraddistinsero i vescovati di Franz Konrad Kasimir Ignaz von Rodt e di suo fratello Maximilian Augustinus Christoph. In seguito al forte indebitamento del principato vescovile e alla politica ecclesiastica dell'imperatore Giuseppe II, che costituivano un forte pericolo per la sopravvivenza della signoria e della diocesi, nel 1788 venne nominato coadiutore il futuro primate Karl Theodor von Dalberg, ultimo principe vescovo di Costanza.
Lo scioglimento della diocesi ebbe inizio nel 1815, con la perdita dei territori confederati, che furono sottoposti provvisoriamente, fino a un riordinamento dell'assetto diocesano della Confederazione, all'amministratore apostolico Franz Bernhard Göldlin von Tiefenau. Poi a partire dal 1817, nel quadro della riorganizzazione ecclesiastica della Germania sulla base di intese concordatarie con i singoli Stati tedeschi, con il distacco del Württemberg, eretto provvisoriamente in vicariato generale, con sede dapprima ad Ellwangen e poi, nello stesso anno, a Rottenburg; di Baviera, con l'annessione alla diocesi di Augusta e dell'Austria con l'annessione alla diocesi di Bressanone. Dopo questi smembramenti, alla diocesi di Costanza rimanevano solo i territori dipendenti dagli Stati del Baden e degli Hohenzollern. La diocesi fu soppressa con la bolla pontificia sulle circoscrizioni Provida solersque del 1821, con l'istituzione dell'arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia.
Cronotassi dei vescovi età moderna
- Balthasar Merklin † (9 marzo 1530 - 28 maggio 1531 deceduto)
- Hugo von Hohenlandenberg † (30 agosto 1531 - 7 gennaio 1532 deceduto) (per la seconda volta)
- Johannes von Lupfen † (16 dicembre 1533 - 16 ottobre 1537 dimesso)
- Johannes von Weeze † (14 luglio 1538 - 13 giugno 1548 deceduto)
- Christoph Metzler † (20 marzo 1549 - 11 settembre 1561 deceduto)
- Mark Sittich von Hohenems † (24 ottobre 1561 - 1589 dimesso)
- Andrea d'Austria, S.J. † (31 luglio 1589 - 12 novembre 1600 deceduto)
- Johann Georg von Hallwyl, S.J. † (18 giugno 1601 - 11 gennaio 1604 deceduto)
- Johann Jakob Fugger † (5 maggio 1604 - 24 gennaio 1626 deceduto)
- Sixt Werner von Altensumerau und Prasberg † (27 maggio 1626 - 15 novembre 1627 deceduto)
- Johann von Waldburg † (10 luglio 1628 - dicembre 1644 deceduto)
- Franz Johann von Altensumerau und Prasberg † (28 maggio 1646 - 7 marzo 1689 deceduto)
- Marquard Rudolf von Rodt † (6 marzo 1690 - 10 giugno 1704 deceduto)
- Johann Franz Schenk von Stauffenberg † (26 gennaio 1705 - 24 gennaio 1737 succeduto vescovo di Augusta)
- Hugo Damian von Schönborn-Buchheim † (12 luglio 1740 - 19 agosto 1743 deceduto)
- Kasimir Anton von Sickingen † (3 febbraio 1744 - 30 agosto 1750 deceduto)
- Franz Konrad Kasimir Ignaz von Rodt † (15 marzo 1751 - 16 ottobre 1775 deceduto)
- Maximilian Christof von Rodt † (15 aprile 1776 - 17 gennaio 1800 deceduto)
- Karl Theodor von Dalberg † (17 gennaio 1800 succeduto - 10 febbraio 1817 deceduto)
- Sede vacante (1817-1821)
- Sede soppressa
Note | |
| |
Bibliografia | |
|