San Lodovico Pavoni

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San Lodovico o Ludovico Pavoni, F.M.I.
Presbitero
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battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 64 anni
Nascita Brescia
11 settembre 1784
Morte Rodengo-Saiano
1º aprile 1849
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Oliveto, 21 febbraio 1807
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 5 giugno 1947, da Pio XII
Beatificazione 14 aprile 2002, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione 16 ottobre 2016, da Francesco
Ricorrenza 1º aprile
Altre ricorrenze nel Rito Ambrosiano il 27 maggio
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 1º aprile, n. 10 (nel Rito Ambrosiano il 27 maggio):
« A Brescia, san Ludovico Pavoni, sacerdote, che con grande sollecitudine si dedicò all'istruzione dei giovani più poveri, nell'intento soprattutto di educarli secondo i costumi cristiani e di avviarli a un mestiere, fondando per questo la Congregazione dei Figli di Maria Immacolata. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

San Lodovico o Ludovico Pavoni (Brescia, 11 settembre 1784; † Rodengo-Saiano, 1º aprile 1849) è stato un presbitero e fondatore italiano della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata, detti Pavoniani.


Biografia

Nacque a Brescia, l'11 settembre 1784, primo di cinque figli del nobile Alessandro Pavoni e della nobile Lelia Poncarali. Al battesimo ricevette il nome di Lodovico. Trascorse l'infanzia e la gioventù tra Brescia e la casa di campagna ad Alfianello in un'epoca caratterizzata da profondi rivolgimenti politici e sociali: la rivoluzione francese del 1789, quella giacobina del 1798 e il dominio napoleonico con le sue diverse denominazioni.

Si rivelò subito un ragazzo vivace e geniale, dotato di buona intelligenza, aperto a molti interessi (pittura, caccia, equitazione, meccanica...) e sensibile ai problemi sociali.

Fu ordinato presbitero nella chiesa di San Pietro in Oliveto, il 21 febbraio 1807, da subito si dedicò a un'intensa attività di catechizzazione, fondando presto un suo Oratorio per l'educazione cristiana dei ragazzi più poveri, precorrendo i moderni centri educativi diurni e l'associazionismo giovanile.

Nel 1812 il vescovo Gabrio Nava lo nominò suo segretario, pur concedendogli di continuare la direzione dell'Oratorio, divenuto assai fiorente. Nel 1818 fu nominato Canonico del Duomo e lo autorizzò a dedicarsi interamente alla fondazione di un privato Istituto di beneficenza con annesso Collegio d'arti, che dal 1821 si chiamò Pio Istituto San Barnaba, per adolescenti e giovani poveri o abbandonati, ai quali in seguito si aggiunge una sezione per l'assistenza e la formazione di sordomuti.

Nei trent'anni che seguono, Lodovico Pavoni sviluppò un suo metodo educativo, che lo pose all'avanguardia dei pedagogisti più illuminati dell'800 (ragionevolezza, amore, prevenzione, centralità della fede, importanza del lavoro, elementi che verranno ripresi e sviluppati da don Bosco):

  • organizza un modello di istruzione e di avviamento al lavoro che prelude alle attuali scuole professionali;
  • dà inizio a una fiorente attività tipografica e editoriale, precorrendo l'apostolato contemporaneo dei mass media;
  • introduce nel mondo del lavoro riforme di assoluta novità, anticipando di mezzo secolo la dottrina sociale della Rerum Novarum (dignità del lavoro, salario familiare, assistenza nelle malattie, licenziamento solo per giusta causa e con preavviso, partecipazione del lavoratore agli utili di azienda);
  • fonda, infine, la Congregazione dei Figli di Maria Immacolata (Pavoniani), che appare così audace e nuova (i "frati-operai") da lasciare a lungo perplesse autorità civili e religiose (sacerdoti e religiosi laici collaborano a titolo paritario come educatori della fede, come maestri d'arte e di umanità).

Lodovico Pavoni morì il 1º aprile 1849 a Saiano, presso Brescia, vittima eroica del suo prodigarsi per portare in salvo i suoi ragazzi dal pericolo dei combattimenti per l'insurrezione dei Bresciani contro gli Austriaci (le Dieci Giornate di Brescia).