Santa Maddalena di Canossa

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Santa Maddalena Gabriella di Canossa, F.d.C.C.
Vergine · fondatrice
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battezzata
Santa
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Santa Maddalena di Canossa
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 61 anni
Nascita Verona
1º marzo 1774
Morte Verona
10 aprile 1835
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Creazione
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerata da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 7 dicembre 1941, da Pio XI
Canonizzazione 2 ottobre 1988, da Giovanni Paolo II
Ricorrenza 10 aprile
Altre ricorrenze nel Rito Ambrosiano il 9 maggio
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrona di {{{patrono di}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Motto reale {{{motto reale}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 10 aprile, n. 10 (nel Rito Ambrosiano il 9 maggio):
« A Verona, santa Maddalena di Canossa, vergine, che di sua volontà rigettò tutte le ricchezze del suo patrimonio per seguire Cristo e fondò i due Istituti dei Figli e delle Figlie della Carità per promuovere la formazione cristiana della gioventù. »

Santa Maddalena Gabriella di Canossa (Verona, 1º marzo 1774; † Verona, 10 aprile 1835) è stata una vergine e fondatrice italiana degli Istituti dei Figli e delle Figlie della Carità.

Biografia

Nacque a Verona secondogenita dei cinque figli che Ottavio, marchese di Canossa, ebbe da Teresa, figlia del conte Szluha, ungherese. Al battesimo ricevette il nome di Maddalena Gabriella. A soli cinque anni Maddalena rimase orfana del padre. Lo zio Gerolamo, scapolo, si prese cura dei figli del fratello perché la madre, dopo due anni di vedovanza, per contrasti familiari, abbandonò figli e casa e passò a seconde nozze.

A quindici anni Maddalena fu travagliata prima da una febbre maligna, poi da una dolorosa sciatica e quindi dal vaiolo. Durante la lunga malattia, che sopportò in silenzio, chiese che le fosse portato il viatico. Era tanto riservata che non permise di essere toccata nemmeno dal medico. Nella preghiera sospirava:

« Gesù mio, un giglio tra le spine, ma un giglio senza macchia.[1] »

Nel 1808, superando le resistenze della famiglia, lascia il palazzo Canossa per trasferirsi con alcune compagne che chiamerà Figlie della carità nel convento di San Giuseppe nel quartiere di S. Zeno a Verona. Qui si adopererà a favore dei poveri con la scuola, la catechesi, l'assistenza dei malati. Fonderà altre case a Venezia, Milano, Bergamo e Trento. Stringerà amicizie e avrà contatti con altri fondatori di istituti religiosi: Leopoldina Naudet, Gaspare Bertoni, Teodora Campostrini, Teresa Verzeri, Antonio Rosmini, Antonio Provolo, Carlo Steeb, i fratelli Cavanis.

Nel 1819 ottiene il riconoscimento ecclesiastico delle Figlie della carità. Papa Leone XII approverà la Regola della sua istituzione con il Breve Si nobis il 23 dicembre 1828.

Nel 1831, dopo ripetuti tentativi, realizza a Venezia il ramo maschile della sua istituzione, fondando grazie a don Francesco Luzzo e a due laici bergamaschi, Giuseppe Carsana e Benedetto Belloni, i Figli della carità.

Morì a Verona il 10 aprile 1835 e tre mesi dopo venne sepolta nella casa madre delle Figlie della Carità canossiane a Verona.

Il 2 ottobre 1988 con la lettera apostolica Deus tantum [2] Maddalena Gabriella di Canossa fu canonizzata da Papa Giovanni Paolo II, dopo essere stata beatificata il 7 dicembre 1941 da Pio XII.

Note
  1. Guido Pettinati, I Santi canonizzati del giorno, Edizioni Segno, Udine, Vol. IV, 1991, p.140-148.
  2. (LA) Deus tantum Sito della Santa Sede
Fonti
  • Emilia Dossi (a cura di), Epistolario, 8 volumi, Pisani, Isola del Liri 1977-1983
  • Emilia Dossi (a cura di), Regole e scritti spirituali, 2 volumi, Pisani, Isola del Liri 1984-1985
Bibliografia
  • Luigi Libera, Lettere di direzione spirituale alla marchesina Maddalena Gabriella di Canossa, a cura di Cattari A., IPL, Milano 1982
  • Cesare Bresciani, Vita di Maddalena marchesa di Canossa, Vicentini e Franchini, Verona 1849
  • Adele Cattari, Maddalena Gabriella di Canossa, IPL, Milano 1984
  • Marcella Farina, Filomena Rispoli, Maddalena di Canossa, SEI, Torino 1995
  • Guido Pettinati, I Santi canonizzati del giorno, Segno, Udine, vol. 4, 1991, p.140-148, online


Voci correlate
Collegamenti esterni