Matrimonio omosessuale
L'espressione matrimonio omosessuale si riferisce alle unioni di tipo coniugale tra persone omosessuali, che in varie parti del mondo chiedono un riconoscimento sociale e giuridico simile a quello dei matrimoni eterosessuali.
La Chiesa cattolica è contraria al riconoscimento giuridico del matrimonio e di altre forme di unione omosessuale.
Il Catechismo della Chiesa cattolica sintetizza la visione della Chiesa sull'omosessualità:
« | Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati"[1] » | |
(n. 2357[2])
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Ciò porta a concludere che
« | le persone omosessuali sono chiamate alla castità[3]. » | |
(n. 2359)
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Alla base della posizione cattolica vi è l'antropologia cristiana, basata sull'insegnamento di Cristo e, più in generale, sulla rivelazione biblica, nonché sulla tradizione viva della Chiesa. Essa considera conforme alla volontà di Dio solo la tendenza eterosessuale, e giudica non conforme al piano di Dio la tendenza omosessuale, e quindi "contro natura", e per questo peccaminosi, gli atti omosessuali.
Il riconoscimento civile del matrimonio eterosessuale è giustificato dal fatto che esso dà un apporto significativo alla società[4], la qual cosa giustifica il riconoscimento da parte del legislatore di uno speciale riconoscimento alla famiglia eterosessuale. Al contrario, non vi sono ragioni che giustifichino il riconoscimento da parte della società di diritti alle coppie omosessuali. Anzi, ciò porterebbe una grave ferita al bene comune[5].
Note | |||||||||||||
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Bibliografia | |||||||||||||
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Voci correlate | |||||||||||||
Collegamenti esterni | |||||||||||||