Museo Diocesano di Ortona
Museo Diocesano di Ortona | |
Sala I - Cappella del Rosario | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Chieti |
Comune | Ortona |
Diocesi | Arcidiocesi di Lanciano-Ortona |
Indirizzo |
Piazza San Tommaso 66026 Ortona (CH) |
Telefono | +39 347 2807596 |
Posta elettronica | beniculturali@diocesilanciano.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Arcidiocesi di Lanciano-Ortona |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, ex voto, grafica e disegni, lapidi, monete, paramenti sacri, sculture, suppellettile liturgica, vetri |
Servizi | accoglienza al pubblico, biglietteria, visite guidate |
Sede Museo | Concattedrale di San Tommaso Apostolo, cappelle confraternali attigue |
Fondatori | mons. Tommaso De Luca, |
Data di fondazione | 3 maggio 1980 |
Il Museo Diocesano di Ortona (Chieti), allestito in tre cappelle attigue alla Concattedrale di San Tommaso Apostolo,[1] venne istituito il 3 maggio 1980, per volere di mons. Tommaso De Luca, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Duomo e dal territorio diocesano.
Il Museo è sede distaccata del Museo Diocesano di Lanciano.
Storia
Il Museo, istituito originariamente come Museo della Cattedrale, venne aperto al pubblico il 3 maggio 1980.
Dopo un lungo lavoro di riallestimento, che ha offerto interessanti spunti per un riordinamento cronologico-tipologico delle opere e della suppellettile liturgica esposta, il nuovo Museo Diocesano è stato aperto al pubblico nel dicembre 2003.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale si sviluppa in quattro sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XX secolo
Sala I - Cappella del Rosario
Nella sala, allestita nella Cappella del Rosario, è presentata l'arte dal Quattrocento al Seicento. Di rilievo:
- Lapide commemorativa della ricostruzione e riconsacrazione della Chiesa della Divina Maria (1127), in pietra incisa, di bottega abruzzese, proveniente dalla Concattedrale.
- Madonna con puer dolorosus (1440 ca.), tempera su tavola, di anonimo pittore abruzzese, di anonimo pittore abruzzese, proveniente dalla Cappella del Salvatore della Concattedrale.[2]
- Volto Santo di Lucca e miracolo del giullare (metà del XV secolo), tempera su tavola, proveniente dalla Cappella del Salvatore della Cattedrale.
- Adorazione dei pastori (1581), olio su tela, di anonimo pittore abruzzese, proveniente dalla Congregazione degli Agostiniani.
- Deposizione di Gesù Cristo dalla Croce (1590 ca.), olio su tela, attribuita a G. B. Rusconi.
- San Luigi IX di Francia, san Cristoforo e san Pietro martire (secondo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Giovan Battista Spinelli, proveniente dalla Chiesa del Carmine.
- Incoronazione di Maria Vergine con san Francesco d'Assisi, sant'Antonio da Padova, san Bartolomeo, san Simone lo Zelota (secondo quarto del XVII secolo), olio su tela, attribuita a Giovan Battista Spinelli, proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità.
- Assunzione di Maria Vergine in cielo alla presenza degli Apostoli (1627), olio su tela, , di Tommaso Alessandrino, proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità.
- Apparizione della Madonna della Navicella detta Pietà di Chioggia (1629), olio su tela, di Tommaso Alessandrino, proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità di Ortona.
- Tre regni dell'oltretomba detto Giudizio Universale (1631), olio su tela, di Tommaso Alessandrino, proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità di Ortona.
- San Bernardo di Chiaravalle e il miracolo del latte (1632), olio su tela, proveniente dalla Chiesa della Santissima Trinità.
Sala II - Cappella del Battistero
Nella sala, allestita nella Cappella del Battistero detta anche "Cappellone", dalla possente struttura architettonica riportata alla luce durante i lavori di restauro, sono esposte:
- Rilievo con Sbarco delle reliquie di san Tommaso apostolo ad Ortona nel 1258 (XVI secolo), in pietra scolpita, attribuita alla bottega veneziana dei Lombardo, proveniente dalla Concattedrale.
- Ciclo di dipinti con Storie della vita di santa Caterina d'Alessandria (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, di Giovan Battista Gamba, provenienti dalla Chiesa di Santa Caterina.
- Incredulità di san Tommaso apostolo (1731), olio su tela, di Giuseppe Lamberti, proveniente dalla Concattedrale: opera commissionata al pittore dalla città di Ortona come ex voto dopo la scampata pestilenza.
- Busto di san Tommaso (1799), in legno intagliato e dipinto, di ambito abruzzese.
Sala III
La sala è un piccolo ambiente di raccordo tra quella che fu la Cappella del Battistero e la Cappella di Sant'Onofrio, nella quale si nota:
- Natività di Maria (1780), olio su tela, di Pasquale Bellonio, proveniente dalla Chiesa di San Domenico.
Sala IV - Cappella di Sant'Onofrio
Nell'ultima sala, ricavata nella Cappella di Sant'Onofrio, già cappella privata della famiglia De Sanctis, come è testimoniato dai due sepolcri murali, qui ubicati:
- Tomba di Andrea De Sanctis (1504), in pietra scolpita, di bottega abruzzese.
- Tomba di Andrea Matteo De Sanctis (1556), in pietra scolpita, di bottega abruzzese.
Infine, si possono ammirare interessanti reperti lapidei, tra i quali spiccano:
- Stemma Angioino (XIV secolo), in pietra scolpita.
- Stemma della famiglia De Pizzis (XV secolo), in pietra scolpita.
- Stemma della città di Ortona (1791), in pietra scolpita.
Inoltre, la sala accoglie una notevole raccolta numismatica composta da oltre duecento pezzi. Il nucleo principale del complesso si caratterizza per la corposa presenza di monetazione medievale battuta dalla zecca di Ancona, benché non manchino emissioni di altre zecche del medio Adriatico a documentare una composizione monetaria in linea con i mercati praticati dagli Ortonesi nel medioevo. Particolare risalto è stato assicurato a due esemplari coniati nella zecca di Ortona e giunti nelle collezioni del museo per donazione privata:
- Denaro, in mistura (gr 0,47), a nome di Renato d'Angiò, moneta circolata con molta parsimonia.
- Bolognino, in argento (gr 0,57), a nome di Giovanna II di Durazzo.
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |