Museo dell'Abbazia di Sant'Eutizio in Valcastoriana di Preci
Museo dell'Abbazia di Sant'Eutizio in Valcastoriana di Preci | |
Maestro di Piedivalle, Madonna con Gesù Bambino in trono e santi (XVI secolo), tempera su tavola | |
Categoria | Musei parrocchiali |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Umbria |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Preci |
Diocesi | Arcidiocesi di Spoleto-Norcia |
Indirizzo |
Abbazia di Sant'Eutizio 06047 Piedivalle di Preci (PG) |
Telefono | +39 0743 99659 |
Fax | +39 0743 99659 |
Posta elettronica | abbaziasanteutizio@gmail.it |
Proprietà | Parrocchia |
Tipologia | arte sacra, architettura, archeologia |
Contenuti | sculture lignee, dipinti, paramenti sacri, reperti archeologici, strumenti chirurgici, suppellettile liturgica, tessuti |
Servizi | archivio storico, auditorium, biblioteca, bookshop, didattica, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | MEU - Rete Museale Ecclesiastica Umbra |
Sede Museo | Abbazia di Sant'Eutizio in Valcastoriana, primo piano |
Datazione sede | 470 |
Il Museo dell'Abbazia di Sant'Eutizio in Valcastoriana di Preci (Perugia) ha la sede in alcune sale dell'omonima Abbazia, fondata da santo Spes nell'anno 470. Gli oltre 1.500 anni di vita del complesso hanno prodotto una suggestiva stratificazione di testimonianze artistiche.
Negli ambienti del museo, in occasione dei consolidamenti conseguenti al terremoto del 1997, sono emerse le murature del complesso iniziale, databili all'ultimo quarto del VI secolo, in perfetto accordo con quanto riferisce san Gregorio Magno nei Dialoghi.
Percorso espositivo e opere
Il Museo documenta la storia dell'Abbazia di Sant'Eutizio in Valcastoriana, splendido esempio di architettura romanica.
Nella raccolta sono esposte opere d'arte e d'artigianato collegate con la vita dell'abbazia e delle popolazioni delle valli circostanti, che hanno, attraverso i secoli, avuto in essa il loro punto di riferimento.
L'itinerario museale si snoda in cinque sale del primo piano dell'abbazia.
Sala I - Tesoro dell'Abbazia
La sala del Tesoro custodisce alcuni degli oggetti che nel corso dei secoli hanno arricchito l'Abbazia tra cui spiccano reliquiari e arredi liturgici, preziose argenterie, raffinati ricami e lavori in cuoio sbalzato. Di rilievo:
- Trittico con San Vito, sant'Andrea apostolo e sant'Antonio abate (XIV secolo), tempera su tavola, di ambito toscano.
- Statua di sant'Eutizio (1460), in legno policromo, di Ulisse da Siena.
- Madonna con Gesù Bambino in trono e santi (XVI secolo), tempera su tavola, del Maestro di Piedivalle
- Ostensorio (XVII secolo), argento, rame dorato, fuso e cesellato, di bottega romana.
- Reliquiario delle Sacre Spine (XVII secolo), argento dorato, fuso e cesellato, di bottega romana.
- Reliquiario della Vera Croce (XVII secolo), argento e rame dorato, fuso e cesellato, di bottega romana.
- Calice (seconda metà del XVII secolo), argento fuso, sbalzato e cesellato, di bottega romana.
- Velo omerale (1763), seta con ricamo in seta e oro, opera di fra Giuseppe Sieni.
Sala II - Crescenzi
La sala è dedicata all'abate Giacomo Crescenzi, figlio spirituale di san Filippo Neri. Di particolare interesse:
- Calice Crescenzi (inizio XVII secolo), argento e rame dorato, fuso e cesellato, di bottega romana: questo venne utilizzato da san Filippo Neri.
Sala III - Scuola chirurgica preciana
La terza sala è dedicata alla celebre Scuola chirurgica di Preci, che proprio all'Abbazia di Sant'Eutizio ebbe la sua origine.
Sala IV e V - Farmacia e Laboratorio alchemico
Nelle ultime due sale sono ricostruite:
- Farmacia con bancone con su esposti medicamenti, prodotti con ricette dettate da dottori illustri e, nella sala con il camino monumentale.
- Laboratorio alchemico fornito di sciacquaio con brocche, fornelli con cuccume, dove venivano scaldate le pozioni oltre a una piccola macina e ai mortai per pestare e amalgamare gli ingredienti. Nello stipetto a muro, chiuso con chiave, s'intravedono, infine, pericolosi veleni e ricettari non raggiungibili da mani profane.
Inoltre, nel Museo sono esposti reperti archeologici, appartenenti alla collezione di mons. Ansano Fabbi, che vanno dalle punte e dai raschiatoi del Neolitico, agli ex voto dell'Età del Bronzo, ai vasi di epoca romana.
Galleria fotografica
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