Museo della Spiritualità "Don Giovanni Rosavini" di Castel Sant'Elia
Museo della Spiritualità "Don Giovanni Rosavini" di Castel Sant'Elia | |
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Manifattura siciliana, Mitria aurifregiata (prima metà del XIII secolo), tela di lino ricamata | |
Categoria | Musei di santuario |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lazio |
Regione | Lazio |
Provincia | Viterbo |
Comune | Castel Sant'Elia |
Diocesi | Diocesi di Civita Castellana |
Indirizzo | Piazza Sant'Anna 01030 Castel Sant'Elia (VT) |
Telefono | +39 0761 557729 |
Proprietà | Comune di Castel Sant'Elia, Santuario pontificio |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | Dipinti, paramenti sacri, suppellettile liturgica |
Servizi | Accoglienza al pubblico, bookshop, visite guidate |
Sede Museo | ex Oratorio di Sant'Anna |
Data di fondazione | 1923 |
Il Museo della Spiritualità "Don Giovanni Rosavini",[1] situato nel territorio del comune di Castel Sant'Elia (Viterbo) ed allestito nell'ex Oratorio di Sant'Anna, è stato istituito nel 1923 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza di una rara e preziosa raccolta di paramenti sacri ed oggetti liturgici, provenienti in gran parte dal vicino Santuario Pontificio di Santa Maria "ad rupes".
Storia
Il corpus dei paramenti liturgici di Castel Sant'Elia era conosciuto dagli studiosi sin dalla fine del XIX secolo, quando si diffuse la notizia della sua esistenza a seguito di una mostra di arte sacra svoltasi ad Orvieto nel 1896.
All'inizio del XX secolo, il cardinale Bernhard Joseph Doebbing († 1916) recuperò i paramenti, facendoli restaurare e collocare nella sagrestia in appositi armadi.
Nel 1923, per ragioni di conservazione, le autorità civili e religiose castellesi decisero il trasferimento della raccolta in alcuni locali comunali, istituendo così il Museo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, per motivi di sicurezza, i paramenti sacri e gli oggetti liturgici furono custoditi nei depositi vaticani, da dove tornarono solo nel 1945 al termine del conflitto.
Dal 1950 la raccolta venne esposta in un piccolo Museo allestito nella cosiddetta "casa del custode" adiacente alla Grotta Santa nel Santuario Pontificio di Santa Maria "ad rupes".
L'allestimento attuale del Museo, nell'ex Oratorio di Sant'Anna, è stato inaugurato il 1 giugno 2017, dopo lunghi e complessi lavori di ristrutturazione della nuova sede espositiva e di restauro della collezione, iniziati nel 2001.
Percorso espositivo ed opere
L'itinerario museale presenta paramenti sacri e suppellettile liturgica, databili dal XII al XV secolo, fra cui spiccano per valore ed interesse culturale:
- Sandali pontificali bassi (XII secolo), in lino e seta con decorazioni ed iscrizioni pseudo-cufiche.
- Camice (XII - XIII secolo), in tela grezza di ampia forma con maniche a mantello e bordo turchino
- Dalmatica (XII - XIII secolo), in tessuto turchino di ampia forma decorata con galloni dorati e maniche strette con decorazioni di aquile bicipiti.
- Tunicella (XII - XIII secolo), in seta blu di ampia forma decorata con alto bordo rosso ed oro posizionato in basso.
- Pianeta (XII - XIII secolo), in broccato di seta azzurra e gialla con stolone centrale rosso.
- Reliquiario a cofanetto (XII - XIII secolo), in legno, lamina di bronzo e pietre dure
- Mitria aurifregiata (prima metà del XIII secolo), in tela di lino ricamata, di manifattura siciliana.
- Sandali pontificali (XIII secolo) con decorazioni ad arabesco in pelle dorata e con fodera in pelle allumata, di manifattura siciliana.
Completa, la collezione la presenza di un notevole dipinto:
- Trittico con Gesù Cristo benedicente tra san Giovanni Battista e san Giovanni evangelista (XV secolo), tempera su tavola
Galleria fotografica
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Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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