Nevè Shalom-Waahat as Salaam

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Nevé Shalom (in ebraico) o Waahat as Salaam' (in arabo)[1], cioè "Oasi di Pace" (cfr. Is 32,18 ), è un villaggio interculturale e interreligioso creato congiuntamente per Ebrei e Arabi palestinesi, tutti cittadini di Israele. Fu fondato da Bruno Hussar e Anne Le Meign, sua collaboratrice, nel 1972, su una collina di quaranta ettari di terreno donata dal monastero trappista di Latroun. La realizzazione del progetto ha conosciuto una lunga fase pionieristica.

Organizzazione amministrativa

Situato su una collina ai bordi della valle di Ayalon, a 30 Km da Tel Aviv e da Gerusalemme, il villaggio comprende oggi circa 50 famiglie.

Ogni nucleo famigliare educa i figli liberamente, nella propria lingua, secondo i propri costumi e le proprie usanze religiose.

La vita del villaggio è organizzata in base a principi democratici. Ogni mese è convocata l'Assemblea Generale, dove le decisioni normali sono prese a maggioranza. La comunità è dotata di una scuola articolata su tre livelli: asilo nido, materna, elementare.

L'educazione

L'organizzazione del Villaggio comprende un sistema educativo binazionale: da 0 a 12 anni i bambini arabi ed ebrei sono educati insieme nelle due lingue, da una équipe di educatori metà arabi e metà ebrei, uomini e donne.

Il metodo adottato dalla scuola permette di sviluppare le personalità dei bambini ed il loro spirito di gruppo, attraverso la conoscenza della propria cultura e insieme della cultura dell'altro, senza stereotipi o pregiudizi, e con la disponibilità a misurarsi consapevolmente con la realtà.

Dal villaggio è nata anche la Scuola per la Pace (School For Peace in inglese, SFP), rivolta in modo particolare ai ragazzi dai 15 ai 18 anni, dove tutte le attività seminariali e di laboratorio si svolgono in arabo e in ebraico. Fu fondata nel 1979 come istituzione capace di far sentire in massima misura verso l'esterno l'impatto educativo di Nevè Shalom/Waahat as Saalam. Tramite la varietà dei corsi, la Scuola per la Pace opera per accrescere la consapevolezza della complessità del conflitto e migliorare - con l'esclusivo ricorso a metodi educativi - la comprensione reciproca tra palestinesi ed ebrei.

La Casa del Silenzio

Il Villaggio viene chiamato familiarmente Collina, e al suo interno vi è anche un luogo di preghiera che non privilegia alcun simbolo religioso. Si chiama Casa del Silenzio (Doumia-Sakinah), ed è sorta nel dicembre 1983. Ha la caratteristica di essere un luogo totalmente privo di riferimenti religiosi. Così infatti lo volle Hussar perché anche gli uomini senza fede potessero trovare un luogo in cui rientrare nel santuario della propria coscienza.

Questo luogo consacrato al silenzio è ispirato al Salmo 65 (Sal 65 ). Il testo ebraico infatti dice: Per te il silenzio è lode, o Dio[2].

La Casa del Silenzio diventa il luogo privilegiato della preghiera, perché quando le parole ed i pensieri si fermano, Dio è lodato in un silenzio di stupore e ammirazione.

La Doumia-Sakinah è una grande tenda bianca che sorge nella valle, ma è anche una struttura che favorisce la riflessione spirituale sui problemi che riguardano il conflitto in atto tra le popolazioni che convivono nella terra di Israele e sulla ricerca di una possibile soluzione.

Riconoscimenti internazionali

Il Villaggio conseguì prestigiosi riconoscimenti.

  • Nel 1980 ricevette il Premio per la Pace New Outlook, e nel 1988 lo stesso Hussar fu candidato al Premio Nobel per la Pace.

Nel 1995 riceve il premio dell'Amicizia Ebraico-Cristiana di Francia per la sua attività a favore del dialogo e della pace.

In Italia il CEM-Mondialità lanciò tra il 1990 e il 1992 la Campagna Nazionale Nevè Shalom per rendere nota questa esperienza di convivialità delle differenze. Il 14 febbraio 1991 il suo fondatore Bruno Hussar ricevette dalla città di Terni il premio San Valentino, e nel 1992, a Firenze, il premio La Pira.

A partire dal 1998 anche l'Azione Cattolica Italiana decise di sostenere stabilmente l'attività di NSWAS non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto favorendo gemellaggi tra studenti e giovani lavoratori.

Esistono in molti paesi associazioni di amici di Nevè Shalom-Wahat as-Salam che collaborano attivamente con il Villaggio: in Argentina, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Stati Unitti, Svezia e Svizzera.

Numerosi sono i volontari che ogni anno visitano la Collina per apprendere il sistema educativo e diffondere la proposta di pace di cui il villaggio è promotore.

Note
  1. Viene usata la sigla NSWAS, formata come acrostico delle due espressioni.
  2. La LXX, seguita da molte traduzioni moderne, dice invece: A te si deve lode, o Dio.
Bibliografia
  • Antonio Nanni, Profeti di Mondialità, EMI, Bologna, 2007
  • Antonio Nanni, Timonieri. Uomini e donne sulla rotta del Terzo Millennio, EMI, Bologna 2001
  • Brunetto Salvarani (a cura di), Ho sentito parlare di un sogno, EMI, Bologna, 1992
Voci correlate
Collegamenti esterni