Paura
La paura è la reazione dell'uomo di fronte a qualcosa che lo minaccia. Come tale non è suscitata da Dio. La Bibbia la descrive con termini che sono tradotti in varie maniere: "tremore", "terrore".
Non va confusa con il timore di Dio, che ha invece carattere riverenziale, e che è un dono dello Spirito Santo.
Nella Bibbia
Dinanzi ai fenomeni grandiosi, anormali, terrificanti, l'uomo prova spontaneamente il sentimento di una presenza che lo trascende e che lo fa sentire estremamente piccolo. Si tratta di un sentimento ambiguo, in cui il sacro appare sotto l'aspetto del tremendum, di ciò che fa tremare, senza rivelare ancora la sua natura profonda.
Nell'Antico Testamento questo sentimento è equilibrato dalla conoscenza autentica del Dio vivente, che manifesta la sua grandezza terribile attraverso i segni di cui la sua creazione è piena.
L'uomo può provare paura anche allo scoprirsi di fronte alla rivelazione di Dio; sono di questo tipo:
- la paura di Israele dinanzi alla teofania del Sinai (Es 20,18-19 ): essa ha come causa la maestà di YHWH;
- la paura di Mosè di fronte al roveto ardente (Es 3,6 );
- quella di Giacobbe dopo la sua visione notturna (Gen 28,17 ).
A tale paura, quando nasce in occasione di segni cosmici che evocano l'ira divina (uragano, terremoto), si mescola un terrore d'origine meno pura.
Questo stesso tipo di paura appartiene allo scenario abituale del giorno di YHWH (Is 2,10.19 ; cfr. Sap 5,2 ).
Ancora, è tale terrore ad impossessarsi delle guardie del sepolcro di Gesù al mattino di Pasqua (Mt 28,4 ).
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