Pietro Pomponazzi

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pietro Pomponazzi
Laico
[[File:{{{stemma}}}|120px]]
[[File:{{{Stemma istituzione}}}|50px]]
al secolo
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
{{{motto}}}

Pietro-Pomponazzi.jpg

Pietro Pomponazzi
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 62 anni
Nascita Mantova
16 settembre 1462
Morte Bologna
18 maggio 1525
Sepoltura
Appartenenza
Vestizione {{{V}}}
Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale [[]]
Nominato Abate {{{nominatoAB}}}
Nominato amministratore apostolico {{{nominatoAA}}}
Nominato vescovo {{{nominato}}}
Nominato arcivescovo {{{nominatoA}}}
Nominato arcieparca {{{nominatoAE}}}
Nominato patriarca {{{nominatoP}}}
Nominato eparca {{{nominatoE}}}
Consacrazione vescovile {{{C}}}
Consacrazione vescovile [[ {{{aC}}} ]]
Elevazione ad Arcivescovo {{{elevato}}}
Elevazione a Patriarca {{{patriarca}}}
Elevazione ad Arcieparca {{{arcieparca}}}
Creazione
a Cardinale
{{{P}}}
Creazione
a Cardinale
Cardinale per
Cardinale per
Cardinale elettore
Creazione a
pseudocardinale
{{{pseudocardinale}}}
Creazione a
pseudocardinale
Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
Consacrazione {{{Consacrazione}}}
Insediamento {{{Insediamento}}}
Fine pontificato {{{Fine pontificato}}}
Pseudocardinali creati {{{Pseudocardinali creati}}}
Sede {{{Sede}}}
Opposto a
Sostenuto da
Scomunicato da
Confermato cardinale {{{Confermato cardinale}}}
Nomina a pseudocardinale annullata da {{{Annullato da}}}
Riammesso da {{{Riammesso da}}}
Precedente {{{Precedente}}}
Successivo {{{Successivo}}}
Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
{{{inizio}}}
Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
{{{fine}}}
(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
34 anni
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza [[{{{ricorrenza}}}]]
Altre ricorrenze
Santuario principale {{{santuario principale}}}
Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di {{{patrono di}}}
[[File:|100px|Stemma]]
Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
Nome completo {{{nome completo}}}
Trattamento {{{trattamento}}}
Onorificenze
Nome templare {{{nome templare}}}
Nomi postumi
Altri titoli
Casa reale {{{casa reale}}}
Dinastia {{{dinastia}}}
Padre {{{padre}}}
Madre {{{madre}}}
Coniuge

{{{coniuge 1}}}

Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]

Pietro Pomponazzi (Mantova, 16 settembre 1462; † Bologna, 18 maggio 1525) è stato un filosofo, scrittore e docente italiano.

Cenni biografici

Nacque a Mantova il 16 settembre 1462, figlio di Gianniccolò ricco e nobile mantovano. Era di statura molto piccola (per questo fu chiamato anche Peretto) e con una vivissima intelligenza.

Dal 1484 frequentò l'Università di Padova dove si addottorò in Arti nel 1487. Nell'anno accademico successivo fu nominato professore straordinario di filosofia secundo loco e nel 1492 passò alla cattedra di filosofia ordinaria secundo loco e nel 1495, a quella primo loco; prima del marzo del 1496 si addottorò in medicina.

In quell'anno lasciò Padova per recarsi alla corte di Alberto Pio da Carpi; lo seguì nell'esilio a Ferrara, dove rimase fino al 1499. Qui nel 1497 si sposò con Cornelia Dondi da cui ebbe due figlie. La moglie morì nel 1507. Grazie all'interessamento di Bernardo Bembo fu nominato professore di filosofia a Padova nel 1500. Alla morte della prima moglie si sposò presto con Ludovica da Montagnana. Nel giugno del 1509 Padova fu occupata dalle truppe della Lega di Cambrai in guerra contro Venezia. L'attività didattica dello Studio proseguì fino a luglio quando i veneziani riconquistarono la città e molti professori, che non erano stati ostili agli invasori, si allontanarono da Padova per timore di rappresaglie. Pomponazzi si trasferì per un anno all'Università di Ferrara su invito del duca Alfonso d'Este. Nel 1510 accettò la cattedra di filosofia dell'Università di Bologna. Rimasto nuovamente vedovo, prese in moglie Adriana della Scrofa.

Nel 1514 fu costretto a interrompere le lezioni per un'accusa di eresia che però non ebbe seguito. Nel 1516 diede alle stampe il Tractatus de immortalitate animae, dove sostiene che l'immortalità dell'anima non può essere dimostrata razionalmente e che la si possa affermare solo per fede. Attaccato da più parti, il libro fu pubblicamente bruciato a Venezia. Il filosofo Ambrogio Fiandino, O.S.A., denunciò Pomponazzi per eresia. L'appoggio del cardinal Pietro Bembo alla corte papale consentì a Pomponazzi di evitare il peggio, anche se la pubblicazione di una sua veemente Apologia 1518 provocò una nuova ondata di denunce per l'asprezza delle critiche rivolte agli ordini religiosi.

Nel giugno del 1518 papa Leone X gli inviò una richiesta di ritrattazione, che Pomponazzi non pronunciò mai. Nel 1519 terminò di scrivere il Defensorium adversus Augustinum Niphum, una risposta al De immortalitate libellu di Agostino Nifo, in cui sostiene la distinzione tra verità di fede e verità di ragione; la stampa fu autorizzata dall'inquisitore a condizione che l'opera fosse accompagnata dalla confutazione degli argomenti mortalisti contenuti. Pomponazzi ottemperò alla richiesta incaricando della stesura fra Giovanni Crisostomo Javelli, O.P.. La polemica proseguì ancora per qualche anno ma Pomponazzi non vi prese più parte.

Corresse e salvò le sue posizioni davanti alla teologia pubblicando nel 1521 il De nutritione et augmentatione e il De partibus animalium, e a un anno prima della sua morte il De sensu.

Nella primavera del 1524 l'insorgere del mal della pietra (calcoli renali) lo costrinse a interrompere l'insegnamento. Morì il 18 maggio del 1525.

Bibliografia
  • "Pomponazzi Pietro", in Enciclopedie on line, sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana", online, URL visitato il 31 maggio 2013.
  • "Pomponazzi Pietro", in Dizionario di filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009, online
  • Vittoria Perrone Compagni, "Pomponazzi Pietro" in Il Contributo italiano alla storia del Pensiero – Filosofia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012, online