Porta Santa

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Porta Santa della Basilica di San Pietro

La Porta Santa è una porta murata che si trova nelle basiliche patriarcali di Roma: si trova a destra dell'ingresso principale delle basiliche di San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e a sinistra di quello di Santa Maria Maggiore. Anche altre chiese, mete tradizionali di pellegrinaggi, hanno porte sante concesse dal papa attraverso cui è possibile ricevere l'indulgenza plenaria; fra queste ci sono la cattedrale di Santiago di Compostela e la Basilica di Santa Maria di Collemaggio all'Aquila, la cattedrale di Atri e la basilica-cattedrale di Notre-Dame de Québec, dove ogni anno si tengono celebrazioni simili a quelle del giubileo papale.

Per il Giubileo Straordinario della Misericordia, papa Francesco ha concesso l'apertura della Porta Santa anche nelle chiese cattedrali e ha permesso ai vescovi di individuarne anche altre in luoghi significativi per i fedeli.

La Porta Santa ha un significato ben preciso: essa è infatti il simbolo del passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia, pensando a Gesù che dice

« Io sono la porta »

(Giovanni apostolo ed evangelista 10,7).

La porta giubilare è Cristo stesso che introduce nella città celeste, perdona le colpe e rimette le pene.

Storia

L'inizio ufficiale del giubileo avviene con l'apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro. Tale porta viene solennemente aperta la Vigilia di Natale precedente l'Anno Santo e viene murata di nuovo alla fine dell'anno, sempre alla vigilia di Natale. Le porte delle altre basiliche vengono aperte nei giorni successivi.

Fino al 1975 la Porta Santa di San Pietro veniva murata alla fine di ogni Giubileo e smurata all'inizio di quello successivo; il rito prevedeva che il Papa che aveva indetto il Giubileo dava i primi tre colpi di martello al muro, che veniva in seguito abbattuto da muratori.

Nel Natale del 1975 il rito di chiusura della porta venne modificato. Il Papa non usò più la cazzuola e i mattoni per dare inizio alla ricostruzione del muro ma chiuse semplicemente i battenti della porta di bronzo del 1950. La porta, che fino ad allora era stata all'interno della basilica, si venne così a trovare all'esterno come la vediamo ancora oggi. Il muro che chiudeva la porta all'esterno venne successivamente costruito all'interno della basilica e il 27 febbraio dello stesso anno vi venne murata la tradizionale cassetta con le monete e la pergamena che ne attestava la chiusura.

L'attuale Porta Santa della Basilica di San Pietro è opera dello scultore Vico Consorti (1902-1979), vincitore del concorso per la realizzazione della Porta per il Giubileo del 1950; fu inaugurata la vigilia di Natale del 1949 e donata da Mons. Francesco Von Streng, vescovo di Lugano e dai suoi fedeli come omaggio al Papa della pace Pio XII, in ringraziamento al Signore per aver preservato la Svizzera dagli orrori della guerra. Il ciclo scultoreo, in sedici formelle, descrive la storia umana dalla creazione ai giorni nostri.

Rito di apertura della Porta secondo la tradizione

Secondo la descrizione fatta nel 1450 da un certo Giovanni Rucellai da Viterbo, fu Papa Martino V nel 1423 ad aprire per la prima volta nella storia degli anni giubilari la Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano. In quel tempo gli anni santi si celebravano ogni 33 anni. Nella Basilica Vaticana l'apertura della porta santa è attestata per la prima volta nel Natale del 1499: in quella occasione Papa Alessandro VI volle che la porta santa venisse aperta non solo a S. Giovanni in Laterano, ma anche nelle altre basiliche romane: S. Pietro, S. Maria Maggiore e S. Paolo fuori le Mura.

Una piccola porta, probabilmente di servizio, che si trovava nella parte sinistra della facciata della Basilica di San Pietro, fu allora allargata e trasformata in porta santa, proprio nel luogo in cui si trova ancora oggi. Ciò portò alla distruzione di una cappella adornata di mosaici che si trovava all'interno della basilica e che era stata dedicata da Papa Giovanni VII alla Madre di Dio. Il Papa inoltre volle che fossero ben definite le norme del Cerimoniale dell'anno santo non ancora precisato dai suoi predecessori e in particolare i riti di apertura e chiusura della porta santa.

La composizione dei riti fu affidata dal Papa al famoso Giovanni Burcardo, Maestro delle Cerimonie Pontificie, originario di Strasburgo e Vescovo delle diocesi riunite di Civita Castellana ed Orte. La porta santa dell'anno giubilare del 1500 venne aperta la notte di Natale del 1499 e fu chiusa nella solennità dell'Epifania del 1501. Il Rituale preparato dal Burcardo e approvato dal Papa, salvo alcuni ritocchi introdotti nel 1525 dal Maestro Biagio da Cesena, è stato sostanzialmente seguito in tutti i giubilei che sono seguiti.

Elementi caratteristici del Cerimoniale tradizionale

Dal giubileo del 1500 al giubileo del 1950 i riti concernenti la porta santa sono rimasti pressoché identici. Tali riti erano caratterizzati da alcuni elementi particolari.

Il muro

Dal 1500 fino al 1975 la porta santa delle quattro basiliche romane era chiusa all'esterno da un muro e non da una porta. Al momento dell'apertura non venivano quindi aperte le valve di una porta, ma si abbatteva un muro: il Papa ne abbatteva una parte e i muratori completavano poi l'opera di demolizione. É ancora vivo il ricordo e l'apprensione avuta per i calcinacci caduti a pochi centimetri dal Papa Paolo VI al momento dell'apertura della porta santa nella Notte di Natale del 1974.

Il martello

Il Papa già nel Natale del 1499 usò il martello per battere tre colpi contro il muro che chiudeva la porta santa. Inizialmente veniva usato il martello dei muratori e i colpi dati non erano del tutto simbolici. Quasi subito però il martello divenne un oggetto artistico e prezioso. Nel 1525 il martello usato era d'oro e nel 1575 d'argento dorato, con il manico di ebano.

La cazzuola

La cazzuola veniva usata dal Papa nel rito di chiusura. L'uso è attestato a partire del Natale del 1525. L'ultimo Papa che ne ha fatto uso è stato Pio XII nel rito di chiusura dell'anno santo del 1950 (cfr. L'Osservatore Romano, 26-27 dic. 1950).

I mattoni

L'uso di alcuni mattoni nel rito di chiusura della porta santa è attestato a partire dal Giubileo del 1500. Il cronista del Giubileo del 1423 scrive che

« è tanta la devozione che le persone hanno nei mattoni e calcinacci, che subito quando la porta è smurata, a furia di popolo sono portati via e gli oltremontani se ne portano a casa come reliquie sante »

(L. Bargellini, L'Anno Santo, 66).

Il rito di chiusura della porta redatto dal Burcardo per l'Epifania del 1501 prevede che due cardinali depongano nel muro due piccoli mattoni: uno d'oro e uno d'argento.

Le monete

Anche l'uso di includere alcune monete nel muro della porta santa è attestato fin dal Giubileo del 1500. Inizialmente le monete erano semplicemente murate nella calce. A partire del 1575 esse vennero inserite in una cassetta metallica. Questo uso è tuttora in vigore.

Acqua benedetta

L'uso dell'acqua benedetta è già previsto nel Rituale del 1525 per benedire le pietre e i mattoni che servono per la chiusura della porta santa. Successivamente se ne introduce l'uso anche per l'apertura della porta: i Penitenzieri, dopo l'abbattimento del muro, passano dei panni imbevuti di acqua benedetta sia sugli stipiti che sulla soglia. Tale rito è rimasto in vigore fino all'ultimo anno santo.

La porta di legno

All'esterno della basilica la Porta Santa era chiusa da un muro, mentre all'interno il muro era coperto da una semplice porta di legno. La porta veniva tolta prima dell'abbattimento del muro e rimessa subito dopo in quanto serviva da chiusura notturna quando non erano più consentite le visite dei pellegrini. Le semplici e disadorne porte di legno che vediamo ancora oggi chiudere dall'esterno le porte sante di S. Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e S. Paolo, erano le vecchie porte che fino al Giubileo del 1975 si trovavano davanti alla porta santa all'interno della basilica. Nella Basilica di S. Pietro invece l'ultima porta di legno, inaugurata da Papa Benedetto XIV nel 1748, venne sostituita, il 24 dicembre 1949, da una porta di bronzo benedetta da Papa Pio XII subito dopo l'apertura della porta santa.

Voci correlate
Collegamenti esterni