Ranuccio I Farnese
Ranuccio Farnese Laico | |
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Cesare Aretusi Ritratto di Ranuccio I Farnese, Galleria nazionale, Parma. | |
Età alla morte | 52 anni |
Nascita | Parma 28 marzo 1569 |
Morte | Parma 5 marzo 1622 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria della Steccata (Parma) |
Duca di Parma e Piacenza Duca di Castro | |
In carica | 3 dicembre 1592 – 5 marzo 1622 |
Predecessore |
Alessandro |
Successore |
Odoardo I Farnese |
Reggente del Ducato di Parma | |
In carica | 18 settembre 1586 – 3 dicembre 1592 (in nome del padre Alessandro) |
Altri titoli | Conte di Ronciglione |
Dinastia | Farnese |
Padre | Alessandro Farnese |
Madre | Maria d'Aviz |
Consorte |
Margherita Aldobrandini |
Figli |
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Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Ranuccio Farnese, detto Ranuccio I Farnese (Parma, 28 marzo 1569; † Parma, 5 marzo 1622), è stato un nobile italiano, fu il quarto duca di Parma e Piacenza e regnò dal 1592 al 1622.
Cenni biografici
Nacque a Parma il 28 marzo 1569, secondogenito di Alessandro e Maria d'Aviz. Era nipote da parte di madre di Sebastiano re di Portogallo. Ebbe due fratelli, Margherita la primogenita e Odoardo che divenne cardinale.
La sua infanzia fu segnata dalla lontananza del padre al comando delle truppe spagnole nelle Fiandre, dalla precoce perdita della madre nel luglio 1577 e dalla separazione dai fratelli, cresciuti in Abruzzo dalla nonna Margherita d'Austria.
Fu reggente del Ducato in nome del padre Alessandro, impegnato nelle guerre per conto di Filippo II e obbligato a lunghe assenze dalle vicende politiche e militari del tempo. Morto il padre nel 1592 resse a tutti gli effetti il ducato. Nel 1594 emanò le Costituzioni Farnesiane, che modificarono l'assetto del diritto pubblico e regolamentarono molteplici aspetti della vita del Ducato, trasformandone il sostanza il suo antico aspetto feudale. Il nuovo assetto politico, più accentratore, rimase in vigore per secoli.
La nuova Costituzione portò a frizioni tra il duca e la nobiltà locale spogliata degli antichi privilegi, che trovarono tragico culmine nella famosa congiura Sanseverino-Sanvitale del 1611 - 12. In occasione del processo per uxoricidio del conte Alfonso Sanvitale, infatti, emerse il progetto di sterminare tutti i Farnese, elaborato dal suddetto Sanvitale, dalla marchesa Sanseverino e dal di lei marito Orazio Simonetta, con il sostegno fra gli altri di Vincenzo I Gonzaga, del principe Pico della Mirandola e del duca Carlo Emanuele I di Savoia. La reazione di Ranuccio fu implacabile: tutti i congiurati furono decapitati e i loro beni confiscati.
Nel 1600 sposò a Roma Margherita Aldobrandini, pronipote di papa Clemente VIII e sorella del cardinale Pietro. L'unione fu voluta per siglare la pace tra le due potenti famiglie. Il matrimonio, che venne celebrato personalmente dal papa il 7 maggio, garantì a Ranuccio I una ricca dote e finalmente l'autonomia del ducato, che era ancora un feudo della Chiesa affidato alla famiglia Farnese.
La coppia fu funestata da una serie di aborti e parti prematuri con esito letale. Per garantire una successione nel 1605, contro il parere del fratello cardinal Odoardo che aspirava alla successione, aveva legittimato il figlio Ottavio nato nel 1598 dalla relazione con Briseide Ceretoli. Nel 1610 nacque il primogenito Alessandro, ma essendo sordomuto era inabile alla successione. Solo nel 1612 nacque un figlio sano, a cui fu dato il nome del fratello cardinale, seguito da Maria (1615), Vittoria (1618) e Francesco Maria (1619), che divenne cardinale. Una volta dimostratosi Odoardo in grado di succedergli il duca accusò Ottavio di aver congiurato ai suoi danni. Nel 1621 lo fece incarcerare nella Rocchetta dove morì nel 1643. Ebbe altri figli illegittimi: Francesco, nel 1602, morto infante; Alessandro, nel 1603, morto infante; Maura Margherita, nel 1604, divenuta monaca benedettina del monastero di San Paolo di Parma e Caterina, nel 1616, divenuta monaca benedettina del monastero di Sant'Alessandro di Parma.
Notevole fu l'attenzione del duca per la vita culturale che si concretizzò in finanziamenti allo Studium parmense, nella creazione del Collegio dei Nobili, scuola riservata ai rampolli della migliore aristocrazia europea, nonché della Accademia degli Innominati, che annoverò fra i suoi membri Torquato Tasso e Giambattista Guarini. Fece edificare il palazzo farnesiano, detto della Pilotta e il Teatro Farnese, completato fra il 1617 e il 1618 su progetto di Giovanni Battista Aleotti.
Morì improvvisamente il 5 marzo 1622.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | |
Ranuccio I Farnese | Alessandro Farnese | Ottavio Farnese | Pier Luigi Farnese | Papa Paolo III |
Silvia Ruffini | ||||
Gerolama Orsini | Conte Ludovico Orsini | |||
Giulia Conti | ||||
Margherita d'Austria | Carlo V d'Asburgo | Filippo I di Castiglia | ||
Giovanna di Castiglia | ||||
Giovanna van der Gheynst | Gilles Johann van der Gheynst | |||
Johanna van der Caye van Cocambi | ||||
Maria d'Aviz | Eduardo d'Aviz | Manuele I del Portogallo | Ferdinando d'Aviz | |
Beatrice d'Aviz | ||||
Maria di Trastámara | Ferdinando II di Aragona | |||
Isabella di Castiglia | ||||
Isabella di Braganza | Giacomo di Braganza | Ferdinando II di Braganza | ||
Isabella di Viseu | ||||
Leonor Pérez de Guzmán | Juan de Guzman, duca di Medina Sidonia | |||
Isabel de Velasco |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Duca di Parma | Successore: | |
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Alessandro Farnese figlio di Ottavio | 1592 - 1622 | Odoardo I Farnese |
Predecessore: | Duca di Castro | Successore: | |
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Alessandro Farnese figlio di Ottavio | 1592 - 1622 | Odoardo I Farnese |
Bibliografia | |