Sacra Spina (Alcamo)

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Giovan Battista Saltarello, Reliquiario architettonico della Sacra Spina (1636), argento dorato; Alcamo (Trapani), Basilica di Santa Maria Assunta

La Sacra Spina è uno dei frammenti lignei venerato come reliquia che, secondo la tradizione, è ritenuta parte della corona posata sul capo di Gesù durante il processo nel pretorio di Gerusalemme. Essa giunse nel 1535 ad Alcamo, assieme ad altre due, ma oggi soltanto una di esse è custodita e venerata nella Cappella dello Spirito Santo, che si trova all'interno della Basilica di Santa Maria Assunta di Alcamo.

Storia

Le spine furono portate ad Alcamo da un soldato alcamese che era al seguito dell'imperatore Carlo V, il quale sostò in quella città al ritorno dalla vittoriosa campagna militare che lo aveva portato alla conquista di Tunisi. Probabilmente le spine erano state trafugate a Roma durante il sacco di Roma del 1527, i cui protagonisti furono l'imperatore e i suoi soldati, tra i quali c'erano i famosi Lanzichenecchi.

Allorchè arrivò ad Alcamo, il soldato affermò che una delle tre spine apparteneva alla corona posta sul capo di Gesù Cristo e per diverso tempo furono custodite e venerate in privato. Non sapendo quale fosse quella vera fra le tre, nel 1556, in occasione di una perseverante siccità, una delle spine fu portata in processione sino al Santuario di Maria Santissima Annunziata di Trapani e rimasero tutte e tre venerate allo stesso modo. Ma nel 1559, il vescovo pro-tempore della Diocesi di Mazara del Vallo, Girolamo de Terminis, allo scopo di evitare un culto superstizioso e verificare quale fosse quella vera, ordinò di gettarle sul fuoco: due di esse bruciarono completamente, mentre la terza, macchiata di sangue, rimase intatta e dichiarata come autentica.

Il vescovo diede ordine che, da quel momento in poi, la Sacra Spina non poteva più uscire dalla Chiesa o dalla città, se non in processione e sotto la guida dell'arciprete o di un sostituto; era però permessa la venerazione da parte dei fedeli.

In principio la Sacra Spina veniva custodita dentro un armadio, che per essere aperto necessitava di due chiavi in possesso dell'arciprete e dei Giurati, che avevano l'obbligo di fornire la cera per l'altare nei periodi di esposizione delle reliquie. Per ordine dello stesso vescovo, questa reliquia doveva essere esposta al culto dei fedeli solo nei primi quattro venerdì della Quaresima; solamente il 3 maggio di ogni anno e in solenne processione, veniva portata nella Chiesa del Santissimo Crocifisso di Alcamo, oggi Parrocchia di San Francesco di Paola, che doveva pagare un contributo annuale alla Chiesa Madre. Venne ordinato pure che qualunque chierico o sacerdote non vi avesse partecipato sarebbe stato scomunicato.

Anticamente la Sacra Spina veniva portata in processione insieme alla statua della patrona di Alcamo, Maria Santissima dei Miracoli, in occasione di calamità naturali. Nel 1961 fu posta in un reliquiario, realizzato in argento dorato da bottega siciliana del 1636, collocato in una nicchia su un piccolo altare all'interno della cappella.

Bibliografia
  • Vincenzo Regina}, La Cappella quattrocentesca della Spirito Santo nella Chiesa Madre di Alcamo, tip. Boccone del Povero, Palermo, 1960
  • Vincenzo Regina, Del più antico reliqiario di Alcamo, estratto da Il Vespro, Alcamo
  • Vincenzo Regina, La Chiesa Madre di Alcamo:notizie storiche e artistiche, Accademia di studi Ciullo, Alcamo, 1956
Voci correlate
Collegamenti esterni