San Cedda
San Cedda Vescovo | |
---|---|
Santo | |
Icona con San Cedda | |
Morte | Lastingham Inghilterra 26 ottobre 664 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 26 ottobre |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 26 ottobre, n. 6:
|
San Cedda († Lastingham Inghilterra, 26 ottobre 664) è stato un vescovo e monaco inglese. La vita del santo è stata scritta da San Beda il Venerabile nella sua Historia ecclesiastica gentis Anglorum ed è inserita nel terzo libro di questa opera.
Biografia
Era nato nel Northumbria e assieme ai suoi tre fratelli ricevette un'istruzione religiosa presso il monaco irlandese Sant Aidan sull'isola di Lindisfarnen.
Nel 653 era già sacerdote e, dopo la conversione del re Peada, venne inviato come evangelizzatore nel suo regno. Qualche anno dopo fu mandato con un altro compagno nell'odierna contea di Wessex per predicare e battezzare la popolazione locale. Per l'opera svolta fu consacrato primo vescovo dell'Essex, dove poté ordinare nuovi sacerdoti e diaconi che lo affiancarono nella predicazione.
Promosse l'edificazione di diverse chiese e di due monasteri, poi andati distrutti.
Il Venerabile Beda ci informa che Cedda scomunicò un nobile locale in seguito a un matrimonio illecito, vietando a tutti l'ingresso nella sua abitazione.Quando re Sigeberto trasgredì questo divieto, il monaco lo ammonì dicendogli:
Poiché non ti sei astenuto dall'entrare nella casa di un uomo perduto e dannato, questa stessa casa ha segnato la tua morte.
E poco tempo dopo il sovrano morì, assassinato da un parente.
Il vescovo è anche ricordato come mediatore al sinodo di Whitby[1], dove si discusse quale rito la chiesa inglese nascente dovesse adottare. Molti presbiteri e vescovi erano stati formati nel seno della Chiesa irlandese, la quale aveva alcune peculiarità che la distinguevano da quella romana, in particolare in relazione alla determinazione della data della Pasqua e alla tonsura dei presbiteri; inoltre la struttura ecclesiastica irlandese privilegiava una chiesa di tipo monastico.
Egli stesso, di tradizione celtica, optò comunque per la datazione latina della principale festa cristiana, contribuendo così all'uniformità in materia.
Da vescovo ritornò poi a Lastingham dove morì il 26 ottobre 664 a causa di un'epidemia. Il suo corpo, inizialmente sepolto nelle segrete del monastero, fu traslato nel sacrario di una chiesa dedicata alla Vergine Maria.
Nel secolo XI le sue reliquie erano oggetto di venerazione presso Lichfield.
Note | |
Bibliografia | |
(EN) Voce, in Charles George Herbermann (a cura di), Catholic Encyclopedia, 15 voll., Robert Appleton Company, New York 1907-1914 | |
Collegamenti esterni | |
|