San Costantino

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San Costantino
Presbitero · Martire
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battezzato
Santo
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San Costantino
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 56 anni
Nascita Cornovaglia
520 ca.
Morte Kintyre, Scozia
9 maggio 576
Sepoltura Basilica di San Pietro in Vaticano
Appartenenza
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale VI secolo
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Incarichi ricoperti
Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
88° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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(per decesso)
Durata del
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7 anni e 15 giorni
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali 3 creazioni in 2 concistori
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione pre-canonizzazione
Ricorrenza 11 marzo
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
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Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
Religione {{{religione}}}
Firma [[File:{{{firma}}}|150x150px]]
Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 11 marzo, n. 3:
« In Scozia, san Costantino, re, discepolo di san Colomba e martire. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

San Costantino (Cornovaglia, 520 ca.; † Kintyre, Scozia, 9 maggio 576) è stato un presbitero, fondatore e re britannico della Cornovaglia.

Biografia

Tutto ciò che sappiamo di certo sul santo è costituito dalle informazioni tramandate da san Gildas, che lo definisce cucciolo tirannico dell'impura leonessa di Damonia.

Visse nel VI secolo, ed era il re dell'attuale Cornovaglia. Il primo periodo della sua vita fu, come riporta Gildas, alquanto scellerato. Sacrilego e pluriassassino: si sarebbe separato dalla moglie, figlia del re di Bretagna Armoricana e visse con più donne.

Convertitosi al cristianesimo, cambiò radicalmente vita, abbandonò il trono in favore del figlio Bledric e si ritirò a vita monastica in Irlanda. Visse sette anni in austerità e penitenza, studiando le scritture. Fondò chiese e, ordinato presbitero e invitato in Scozia sotto la direzione di san Colomba, evangelizzò le popolazioni indigene.

Fu il primo a spargere il proprio sangue su quella terra per la fede nel Vangelo che andava predicando sulle pubbliche piazze: il 9 maggio 576, a Kintyre, infatti, fu trucidato.