San Cristoforo Magallanes
San Cristoforo Magallanes Presbitero | |
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Santo | |
Età alla morte | 57 anni |
Nascita | Guadalajara 30 luglio 1869 |
Morte | Zacatecas 25 maggio 1927 |
Ordinazione presbiterale | 1899 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1992, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 21 maggio 2000, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 25 maggio |
Altre ricorrenze | 21 maggio insieme agli altri 24 martiri messicani |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 25 maggio, n. 16:
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San Cristoforo Magallanes (Guadalajara, 30 luglio 1869; † Zacatecas, 25 maggio 1927) è stato un presbitero messicano, martire durante la Guerra Cristera.
Biografia
Nacque a Totaltiche, Jalisco arcidiocesi di Guadalajara il 30 luglio 1869 figlio di Rafael Magallanes Romero e María Clara Jara Sánchez[1] contadini. Entrò come seminarista a Guadalajara nell'ottobre del 1888 e fu ordinato sacerdote a trent'anni. Inizialmente fu cappellano presso la scuola arti e mestieri del Santo Spirito di Guadalajara e inseguito fu nominato parroco nel suo paese natale Totaltiche. Fu molto attivo nell'evangelizzazione dei nativi Huicholes fondandovi una missione a Azqueltán[2].
Fu un presbitero dalla fede ardente, prudente direttore dei suoi fratelli sacerdoti e pastore pieno di zelo, dedito al miglioramento umano e cristiano dei suoi fedeli. Fu missionario tra gli indigeni Huichole e fervente divulgatore del Rosario a Maria, Vergine Santissima. Le vocazioni sacerdotali erano ciò a cui maggiormente. Quando i persecutori della Chiesa chiusero il Seminario di Guadalajara, si offrì di fondare nella sua parrocchia un Seminario per proteggere, orientare e formare i futuri sacerdoti, con un buon successo. Il 25 maggio 1927 venne fucilato a Colotlán, Jalisco diocesi di Zacatecas. Di fronte al carnefice ebbe la forza di confortare il suo giovane prefetto e compagno di martirio, Padre Agustín Caloca, dicendogli:
« | Stai tranquillo, figliolo, solo un momento e poi il cielo » |
Poi, rivolgendosi alla truppa, esclamò:
« | Io muoio innocente e chiedo a Dio che il mio sangue serva per l'unione dei miei fratelli messicani » |
Note | |
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