San Domenico di Silos
San Domenico di Silos, O.S.B. Religioso | |
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Santo | |
Bartolomé Bermejo, San Domenico di Silos (1475 ca.) | |
Età alla morte | circa 73 anni |
Nascita | Cañas Spagna 1000 ca. |
Morte | Santo Domingo de Silos 20 dicembre 1073 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 1076, da Gregorio VII |
Ricorrenza | 20 dicembre |
Santuario principale | Monastero di Santo Domingo de Silos |
Collegamenti esterni | |
Scheda nel sito della diocesi o congregazione |
Nel Martirologio Romano, 20 dicembre, n. 5:
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San Domenico di Silos, in spagnolo: Domingo de Silos (Cañas Spagna, 1000 ca.; † Santo Domingo de Silos, 20 dicembre 1073), è stato un religioso, eremita e abate spagnolo del monastero di San Millán de la Cogolla in Navarra e del monastero di Santo Domingo de Silos in Castiglia.
Biografia
Di umili origini, in gioventù fu pastore per poi entrare nella comunità monastica benedettina del monastero di San Millán de la Cogolla in Navarra. Divenuto abate di quella comunità si scontrò con il re Garcia III Sánchez di Navarra, che intendeva incamerare i beni dell'abbazia. A seguito di questi contrasti si spostò in Castiglia sotto la protezione di Ferdinando I, che gli chiese di riportare all'antico splendore il monastero di San Sebastián de Silos, risalente al VII secolo e allora in rovina. Sotto la sua guida il monastero tornò a fiorire come centro di cultura, carità e fede. In esso si mantenne vivo l'antico rito mozarabico dei Visigoti, che quattro secoli prima avevano fondato la comunità monastica a Silos e vi introdusse il rito della lode continua a Dio.
Il santo è anche ricordato per la sua intensa attività nell'ottenere il riscatto dei cristiani caduti in mano ai Saraceni e fatti schiavi. Era uno dei problemi più dolorosi di quel tempo, nella penisola parzialmente occupata dai Mori e quasi tutti i maggiori Santi spagnoli di quel periodo dedicarono molte delle loro energie e dei loro mezzi all'opera dei riscatto dei cristiani schiavi, contro il pagamento di una mercede, o talvolta consegnandosi essi stessi in cambio dei prigionieri. A riprova di questa attività sono appese molte catene nei pressi della tomba del nostro.
Domenico morì il 20 dicembre 1073 in questo centro monastico, dove tuttora si trovano le sue spoglie e che in seguito prese il suo nome.
Culto
La sua canonizzazione avvenne pochi anni dopo la sua morte e il monastero divenne un grande centro di pellegrinaggi sulla sua tomba.
Poco più di un secolo dopo la madre di Domenico di Guzmán, Giovanna d'Aza, già avanti con gli anni e preoccupata per il nascituro, venne a pregare sulla sua tomba. Esaudita, volle dare al figlio il nome del santo in ringraziamento.
Era tradizione che quando una regina di Spagna andava in gravidanza, l'abate di Silos le portasse il pastorale abbaziale di San Domenico, che veniva posto accanto al suo letto fino al giorno del parto, per propiziarne la nascita.
Bibliografia | |
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