San Gualtero
San Gualtero Religioso | |
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Santo | |
Età alla morte | circa 40 anni |
Nascita | Lodi 1184 |
Morte | 22 luglio 1224 ca. |
Vestizione | Lodi, 1199 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 22 luglio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 22 luglio, n. 9:
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San Gualtero o Gualtiero (Lodi, 1184; † 22 luglio 1224 ca.) è stato un religioso e fondatore italiano.
Biografia
Nacque a Lodi nel 1184 da Aliprando e Adelazia genitori già anziani, che non avendo avuto figli fino ad allora, fecero un voto se fosse arrivato un figlio lo avrebbero consacrato al servizio di Dio nella basilica di San Pietro a Roma e lo avrebbero educato alla vita religiosa.
A quindici anni il giovane vesti l'abito dei Frati Ospitalieri. Poco dopo Aliprando morí; allora Gualtero vendette i propri averi e li distribui in elemosine e in soccorsi ai pellegrini e agli indigenti; collocò la madre in un convento affinché nessun affetto carnale e mondano lo distogliesse dai comandamenti di Dio e dal divino culto, e si recò a Piacenza, per prestare la propria opera nell'ospedale di san Raimondo Zanfogni detto il Palmerio.
Due anni dopo tornò a Lodi presso l'ospedale di san Bartolomeo, qui portò a compimento la propria formazione, fino a sentirsi in grado di agire in piena autonomia. La strada che congiungeva Milano a Piacenza passava, prima di giungere alle porte di Lodi, per un luogo denominato Fanzago, paludoso e boscoso, propizio agli attentati. Proprio là Gualtero pensò di erigere un ospedale per soccorrere i pellegrini e i viandanti. Sostenuto dal prete Everardo, Gualtero chiese alle autorità comunali di Lodi il terreno per edificare il suo ricovero. I consoli di Lodi ben volentieri concedono a lui e ad Everardo otto pertiche di quella terra, perché vi edifichino un ospedale della Misericordia e una chiesa dedicata ai ss. Giacomo e Filippo, il documento di concessione porta la data del 30 aprile del 1206, unica data certa nella vita del santo.
Gualtero ricevette anche aiuti dall'arcivescovo di Milano, Enrico da Settala, suo parente e carissimo amico, che edificò la chiesa annessa all'ospedale della Misericordia di Lodi.
Gualtero morì a circa quarant'anni, il 22 luglio, festa di santa Maria Maddalena, aprendo le braccia in segno di accettazione della fine. I funerali furono imponenti per concorso di clero e di popolo; vi partecipò anche il vescovo di Lodi, Ottobello.
Culto
La tomba del santo fu meta di pellegrinaggi e numerosi miracoli ottenuti per intercessione del santo dopo la morte sono registrati in una Vita, scritta nella seconda metà del XVII secolo da Giacomo Antonio Porro. Si tratta quasi sempre di guarigioni dalla podagra.
Il 26 gennaio 1384 la salma fu trafugata con la complicità di certi frati Crucigeri di San Biagio e fu nascondendolo in san Biagio stesso; ma le rigorose inchieste delle autorità persuasero i ladri a consegnare le reliquie e dopo vari spostamenti il 18 febbraio le reliquie ritornarono alla chiesa della Misericordia con solenne processione, presente il vescovo Paolo de Cadamosto e le autorità cittadine.
Sotto l'episcopato di Antonio de Bernerio (1437-1456) il corpo fu nuovamente traslato e collocato sotto l'altare maggiore della cripta del duomo. Altri spostamenti furono operati dai vescovi Taverna (1579-1616), Rota nel 1896 e Calchi Novati nel 1946. Una ricognizione del corpo, effettuata nel 1893, accertò che il cranio del santo era andato perduto. Quanto rimane dello scheletro si trova dal 1960 nella parrocchiale di san Gualtero, eretta nel 1843 poco lontano dall'antica chiesa della Misericordia che andò distrutta nel 1856.
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