Processione per le vie di Mechelen (Malines) del reliquiario del santo
Cenni biografici
Rumoldo, dal tedesco Romwald, certamente anglosassone, nasce nel 720 circa, probabilmente in Scozia. Come missionario, partì per il Continente e giunse ad evangelizzare la zona del fiume Dyle, oggi in Belgio.
Anche veritiera è la sua accoglienza da parte dei nobili cristiani del luogo, che seguivano la regola di condotta prescritta dai re merovingi, come pure che gli venne donata una proprietà per innalzarvi una cappella e un monastero (molto probabilmente benedettino).
Morte
Mentre è impegnato in questa attività viene ucciso nel 775: il corpo è gettato nel fiume Dyle, ma viene ritrovato grazie ad una luce soprannaturale.
La sua morte fu senz'altro violenta, perché nel 1775, a distanza di mille anni dalla morte, l'esame del cranio rilevò una frattura dovuta ad un colpo mortale, forse di vanga; resta misterioso il motivo dell'uccisione; fu vendetta, avidità, odio religioso, non si sa.
Due Vite, che risalgono al XII e al XIII-XV secolo, non sono prive di elementi leggendari: una di esse lo attribuisce al rimprovero del santo a due adulteri, che si vendicarono.
Culto
Rumoldo, sepolto nella cappella di Santo Stefano da lui stesso costruita, ebbe quasi subito un culto come santo, documentato già dal IX secolo, accompagnato da numerosi miracoli.
Nei secoli successivi le reliquie furono traslate nella chiesa collegiata di Mechelen a lui intitolata e che dal 1559 divenne cattedrale della città.
È patrono della città e dell'Arcidiocesi di Malines-Bruxelles.
Note
↑ Rombaldo su santiebeati.it in Santi, beati e testimoni - Dizionario dei nomi, santiebeati.it. URL consultato il 4 febbraio 2025