Sant'Achilleo di Larissa
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San Achilleo di Larissa Vescovo | |
---|---|
Santo | |
Nascita | Cappadocia fine III secolo |
Morte | metà |
Ordinazione presbiterale | III secolo |
Consacrazione vescovile | III secolo |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Larissa |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 15 maggio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
![]() | Nel Martirologio Romano, 15 maggio, n. 4:
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San Achilleo di Larissa, o Achilio, in latino Achilleus o Achilius (Cappadocia, fine III secolo; † metà IV secolo), è stato un vescovo latino, venerato come Santo (ricorrenza il 15 maggio).
Vita
Nato da famiglia patrizia e cresciuto sotto l'impero di Costantino I, ebbe un'ottima educazione, basata sulle dottrine classiche, ma anche sui fondamenti del cristianesimo.
Alla morte dei genitori, lasciò i propri beni ai poveri e raggiunse la Terra Santa per visitare il Santo Sepolcro. Seguì poi un pellegrinaggio a Roma, dove raggiunse le tombe dei santi Pietro e Paolo e, ispirato al loro esempio, partì per evangelizzare i pagani.
Arrivato a Larissa, in Tessaglia, accettò la carica di vescovo essendo la diocesi locale vacante. In questa veste, Achilleo confermò la sua indole pietosa attraverso varie opere di carità: fondò, tra l'altro, un ospedale e un ospizio per gli anziani.
Nel 325 partecipò al Concilio di Nicea per combattere l'eresia ariana. Tornando, passò per Costantinopoli dove fu accolto dal patriarca Mitrofane e dall'imperatore Costantino, il quale gli offrì fondi per altre opere pie. Giunto a Larissa, fece abbattere tutti i templi pagani rimasti, sostituendoli con luoghi di culto cristiani.
Si distinse, inoltre, come fautore di miracoli e guarigioni ed è per questo ricordato come Sant'Achilleo il Taumaturgo.
Dopo la sua morte fu sepolto a Larissa, ma temendo le invasioni dei Bulgari, nel 978 le sue spoglie furono traslate a Prespa, in Macedonia, da allora la città venne ribattezzata Achilli.
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