Sant'Edmondo Campion
Sant'Edmondo Campion, S.J. Presbitero · Martire | |
---|---|
Santo | |
Età alla morte | 41 anni |
Nascita | Londra 24 gennaio 1540 |
Morte | Tyburn 1º dicembre 1581 |
Professione religiosa | 1573 |
Ordinazione presbiterale | 1578 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 9 dicembre 1886, da Leone XIII |
Beatificazione | 15 dicembre 1929, da Pio XI |
Canonizzazione | 25 ottobre 1970, da Paolo VI |
Ricorrenza | 1º dicembre |
Nel Martirologio Romano, 1º dicembre, n. 10:
|
Sant'Edmondo Campion, Edmund (Londra, 24 gennaio 1540; † Tyburn, 1º dicembre 1581), è stato un presbitero, missionario e martire inglese della Compagnia di Gesù. Condannato a morte per tradimento, prima di essere impiccato, fu legato a un cavallo e trascinato per le vie di Londra. La Chiesa lo festeggia assieme ai Santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles.
Vita
Nacque a Londra il 25 gennaio 1540 in un agiata famiglia inglese, inizialmente cattolica poi passata al protestantesimo; con queste premesse fu educato, frequentò prestigiose scuole di Londra; ottimo studente si mise in mostra con alcuni discorsi da lui preparati e tenuti in occasione di importanti avvenimenti del tempo, come l'ingresso a Londra della regina Maria Tudor nel 1553, che gli aprì le porte del collegio universitario di Oxford.
Nel 1564, prestò il giuramento anticattolico riconoscendo la supremazia religiosa della regina. A Oxford studiando filosofia aristotelica, teologia e i Santi padri, scoprì l'incongruenza dell'anglicanesimo, deformazione dell'antica fede dei padri.
Fu profondamente a disagio quando il vescovo anglicano di Gloucester, lo ordinò diacono, abbandonò il servizio religioso protestante, gli studi e le altre cariche e il 1º agosto 1569 lasciò Oxford per la cattolica Dublino, dove professò apertamente il cattolicesimo.Successivamente passò sul continente; a Douai, in Francia entrò nella Compagnia di Gesù nel 1573 e destinato alla provincia austriaca dell'Ordine.
Insegnò nel Collegio di Praga e fu ordinato sacerdote nel 1578.In quel periodo oltre a dedicarsi alla predicazione scrisse varie opere letterarie di religione.
Nel 1580 fu designato missionario per l'Inghilterra, dopo essere stato ricevuto in udienza dal Papa, insieme al compagno Roberto Persons, il 18 aprile partì per la patria.
Il rientro fu molto avventuroso e solo dopo vari stratagemmi giunsero a destinazione. Il 26 giugno era a Londra presso amici. Qui pronunciò un' omelia per la festa di san Pietro, il testo fu pubblicato e suscitò grande interesse, la regina Elisabetta irritata, diede ordine di prendere l'autore.
Sapendo di essere ricercato proseguì la sua missione come itinerante per le varie Contee del regno. Rilasciò una dichiarazione in cui spiegava la spiritualità della sua missione, chiedendo di poter avere dei confronti con i lords, con i professori universitari e con persone esperte di diritto civile ed ecclesiastico. Inoltre dichiarava l'intento dei gesuiti a voler tentare tutto per riportare la fede cattolica, anche a costo della loro vita.
Questa dichiarazione divenne pubblica, provocando la reazione delle autorità che intensificarono la persecuzione dei cattolici. Il Campion fece di più, il 29 giugno 1581 sui banchi della chiesa di santa Maria di Oxford si trovarono 400 copie di un opuscolo, in cui dopo aver esposto le contraddizioni dell'anglicanesimo, invitava la regina a ritornare nella Chiesa.
Il 16 luglio, tradito da tale Giorgio Eliot, fu preso dopo aver celebrato la santa Messa nella casa della signora Yate; fu imprigionato nella Torre di Londra, legato all'incontrario su un cavallo, con la scritta sulla testa "Campion il gesuita sedizioso", fu processato alla presenza della regina. Inutili furono tutti i tentativi di fargli riconoscere la supremazia della monarchia inglese sulla religione, nonostante le torture a cui fu sottoposto e le lusinghe di ottenere salva la vita.
Il processo si svolse in pubblico e molta gente fu colpita favorevolmente dalle sue argomentazioni. Fu riconosciuto colpevole di essere entrato in Inghilterra di nascosto con finalità sovversive e fu condannato a morte. Salì al patibolo dell'impiccagione il 1º dicembre 1581 e già con il cappio al collo, esternò il suo rispetto alla regina e alla sua autorità affermando ancora una volta davanti a una grande folla, di morire nella vera fede cattolica e romana.
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|
- Gesuiti britannici
- Santi e beati del martirologio del 1º dicembre
- Presbiteri ordinati nel 1578
- Presbiteri britannici
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Martiri britannici
- Martiri del XVI secolo
- Martiri per nome
- Professioni religiose del XVI secolo
- Chierici regolari del XVI secolo
- Venerabili proclamati nel XIX secolo
- Venerabili proclamati da Leone XIII
- Beati proclamati nel 1929
- Beati proclamati da Pio XI
- Santi canonizzati nel 1970
- Santi canonizzati da Paolo VI
- Tutti i Santi
- Santi britannici
- Santi del XVI secolo
- Biografie
- Missionari britannici
- Nati nel 1540
- Nati il 24 gennaio
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1581
- Morti il 1º dicembre