Sant'Olav
Sant'Olav Laico · Martire | |
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Santo | |
Pio Welonsky, Sant'Olaf II di Norvegia (1893), olio su tela; Roma, Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso | |
Età alla morte | 35 anni |
Nascita | 995 |
Morte | 29 luglio 1030 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 29 luglio |
Re di Norvegia | |
In carica | 1015 – 1028 |
Predecessore |
Sweyn I di Danimarca |
Successore |
Canuto il Grande |
Casa reale | Dinastia Bellachioma |
Padre | Harald Grenske |
Madre | Åsta Gudbrandsdatter |
Consorte |
Astrid Olfosdotter |
Figli |
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Religione | cattolica |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 29 luglio, n. 8:
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Sant'Olav, ovvero Olaf II Haraldsson, detto il Coraggioso (995; † 29 luglio 1030), è stato un re e martire norvegese, sovrano del suo popolo dal 1015 al 1028.
Biografia
Nacque nell'anno in cui Olaf Tryggvason giunse in Norvegia. Sua madre fu Åsta Gudbrandsdatter e suo padre Harald Grenske, bisnipote di Harald I Bellachioma. Nella cultura moderna norvegese egli è noto con il nome di Olav den Hellige o Olaf il Santo.
In lingua norrena il nome di Olaf II Haraldsson era Óláfr. Dopo essersi convertito al Cristianesimo ed essere stato battezzato nel 1010, Olaf trascorse diversi anni in Inghilterra, combattendo contro i Danesi, per poi fare ritorno in Norvegia nel 1015 autoproclamandosi re di Norvegia, dopo aver guadagnato l'appoggio dei cinque sovrani che allora detenevano il potere nella regione. Nel 1016, nella battaglia di Nesjar, sconfisse Sveinn Hákonarson, legittimo erede nominale della corona, consolidando così definitivamente il suo dominio sulla Norvegia.
Durante il suo regno cercò di annullare la minaccia al suo potere mossa dai vassalli a sud del paese e introdusse la religione cristiana come religione di stato, con l'aiuto e l'appoggio dei missionari e della loto attività di evangelizzazione del suo popolo. Insediò il suo potere anche sulle isole Orcadi, grazie a una missione militare contro la Danimarca, che gli consentì di stringere un patto di pace con il re danese Olof di Svezia, stipulato nel 1020 nell'insediamento di Kungahälla.
Fu ucciso nel 1030 nella battaglia di Stiklestad, contro la cosiddetta "Armata dei Contadini", guidata da alcuni nobili suoi avversari legati a Canuto I d'Inghilterra.
Culto
A seguito dei miracoli avvenuti sulla sua tomba (venne riportato che il suo corpo, a un anno di distanza dalla morte, risultava ancora incorrotto), il vescovo Grimkel il 3 agosto 1031 ne decretò la venerazione. È generalmente raffigurato con i simboli dello scudo, spada, elmo o del globo; in molte rappresentazioni della sua morte è dipinto con le tre ferite (al ginocchio, al collo e al petto) che, secondo la tradizione, gli sarebbero state inflitte durante la battaglia da suoi tre nemici (Thorin Hund, Kalv Arnesson e Torstein Knarresmed).
Saghe nordiche
A Sant'Olav sono dedicate due delle Saghe dei re, intitolate Saga Antica di Sant'Olaf e Saga Separata di Sant'Olaf.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | |
Olaf II di Norvegia | Harald Grenske | Gudrød Bjørnsson | Björn Farmann Haraldsson | Harald I di Norvegia |
Svanhildr Eysteinsdóttir | ||||
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Åsta Gudbrandsdatter | Erling Skjalgsson | … | ||
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Astrid Eiriksdatter | … | |||
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Predecessore: | Re di Norvegia | Successore: | |
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Sweyn I di Danimarca Sveinn Hákonarson Hákon Eiríksson |
1015-1028 | Canuto il Grande Hákon Eiríksson |
Collegamenti esterni | |
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