Santa Geltrude Comensoli

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Santa Geltrude Comensoli, S.S.S.
Vergine
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al secolo Caterina
battezzata
Santa
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 56 anni
Nascita Bienno
18 gennaio 1847
Morte Bergamo
18 febbraio 1903
Sepoltura
Appartenenza Suore Sacramentine
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Ordinato diacono
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Scomunicato da
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

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Venerabile il [[]]
Beatificazione 1º ottobre 1989, da Giovanni Paolo II
Canonizzazione 26 febbraio 2009, da Benedetto XVI
Ricorrenza 18 febbraio
Altre ricorrenze
Santuario principale
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Erede
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
[[File:{{{FirmaAutografa}}}|250px]]
Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 18 febbraio, n. 11:
« A Bergamo, santa Geltrude (Caterina) Comensoli, vergine, che fondò una Congregazione di religiose per l'adorazione del Santissimo Sacramento e la formazione della gioventù. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Santa Geltrude Comensoli, al secolo Caterina (Bienno, 18 gennaio 1847; † Bergamo, 18 febbraio 1903) è stata una vergine italiana, cofondatrice della congregazione delle Suore Sacramentine. È stata proclamata santa nel 2009 da Papa Benedetto XVI.

Biografia

Caterina Comensoli nacque a Bienno, in Val Camonica, allora sotto il Regno Lombardo-Veneto, crescendo in una famiglia con dieci fratelli e sorelle, delle quali sopravvissero solo tre femmine: Bartolomea, Cristina e appunto Caterina.

Il padre Carlo era "fucinaro" presso le industrie ferrose locali, la madre Anna Maria Milesi era invece sarta.

Ricevette la Prima Comunione precocemente a sei anni e nel 1867 entrò nella Compagnia di Sant'Angela Merici.

Il 15 dicembre 1882 decise di fondare, con Francesco Spinelli, l'istituto delle Suore Sacramentine e di prendere il nome di suor Geltrude.

Il 1º novembre 1894 aprì una casa di suore a Castelnuovo Bocca d'Adda e negli stessi anni a Lavagna, in provincia di Lodi.

Morì il 18 febbraio 1903.

Culto

Geltrude Comensoli.JPG

Il 1º ottobre 1989 fu proclamata beata, il 26 febbraio 2009 fu canonizzata da Papa Benedetto XVI, che ne ha dato evidenza nella solenne cerimonia del 26 aprile 2009.

Il miracolo per la canonizzazione

Per la canonizzazione della beata Geltrude Comensoli la Chiesa cattolica ha ritenuto miracolosa la guarigione di Vasco Ricchini, guarito nel 2001 da una grave forma di meningite.

Vasco, abitante ad Agnosine, in provincia di Brescia, all'età di quattro anni, la sera del 29 settembre 2001, cominciò a manifestare una sindrome meningea.

Privo di coscienza, venne ricoverato durante la notte al pronto soccorso nel reparto di rianimazione, dove fu intubato e sottoposto a ventilazione meccanica. Il 2 ottobre si manifestò anche una sindrome multiorgano con polisierosite, che rese la prognosi estremamente riservata, con imminente pericolo di vita, anche a causa della compromissione del tronco encefalico.

Per iniziativa delle Suore Sacramentine, che dirigevano la scuola per l'infanzia frequentata dal piccolo Vasco, la comunità di Agnosine si mobilitò: iniziarono preghiere individuali e collettive, con l'avvio il 3 ottobre di una novena alla beata Geltrude, una cui immagine con le reliquie, insieme a un'immagine di Padre Pio, fu messa sotto la testa del bambino.

Nella notte fra il 3 e il 4 ottobre si verificò un inatteso miglioramento e il piccolo Vasco aprì gli occhi, il 5 ottobre fu estubato, l'11 uscì dalla terapia intensiva e il 17 ottobre 2001 fu dimesso senza postumi.

Il caso, dopo il processo diocesano, fu sottoposto alla Congregazione per le Cause dei Santi che promulgò il decreto sul miracolo, dichiarando l'inspiegabilità della guarigione, rapida, completa e duratura[1].

Note
Bibliografia
  • Roberto Alborghetti, Santa Geltrude Comensoli. Una vita per l'Eucaristia, Elledici, 2009
  • Goffredo Zanchi, Geltrude Comensoli. L'abbandono in colui che tutto può (1847-1903), Glossa, 2005
Voci correlate
Collegamenti esterni