Società delle Missioni Africane
Società delle Missioni Africane | ||
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in latino Societas Missionum ad Afros | ||
Società di vita apostolica clericale maschile di diritto pontificio | ||
Fondatore | Melchior de Marion Brésillac | |
Data fondazione | 1856 | |
sigla | S.M.A. | |
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La Società delle Missioni Africane (in latino Societas Missionum ad Afros) è una società clericale di vita apostolica di diritto pontificio: i membri della società pospongono al loro nome la sigla S.M.A.[1]
Cenni storici
La compagnia venne fondata da Melchior de Marion Brésillac (1813-1859). Membro della Società per le Missioni Estere di Parigi, fu missionario in India e vicario apostolico di Coimbatore: dimessosi, chiese alla Congregazione de Propaganda Fide di essere inviato in Dahomey, dove non erano ancora penetrati i missionari cattolici, e la Santa Sede gli diede mandato di organizzare una società missionaria per svolgere tale opera. L'8 dicembre 1856 Mons. de Brésillac e altri 6 confratelli (due sacerdoti, tre seminaristi ed un fratello) salgono al santuario Notre Dame de Fourvière che sovrasta la città di Lione e affidano alla Madonna il loro progetto missionario.[2]
Completata la formazione del primo gruppo di missionari, poiché la Congregazione de Propaganda Fide aveva giudicato il clima del Dahomey troppo inospitale, Melchior de Marion Brésillac e i suoi compagni partirono alla volta della Sierra Leone, dove i missionari giunsero il 14 maggio 1859, ma i sacerdoti vennero colpiti da febbre gialla e morirono pochi mesi dopo il loro arrivo.[2]
Nonostante le difficoltà causate dalla scomparsa del fondatore, l'opera sopravvisse soprattutto grazie al nuovo superiore Augustin Planque (1826-1907): il 28 agosto 1860 venne eretto il vicariato apostolico del Dahomey e venne affidato alla Società delle Missioni Africane; seguirono missioni in Porto Novo, Lagos, Costa d'Oro, Niger, Costa d'Avorio e Liberia.[2]
La Società delle Missioni Africane ottenne l'approvazione del cardinale de Bonald, arcivescovo di Lione, il 23 dicembre 1864 e ricevette il pontificio decreto di lode il 16 marzo 1879); la Società ottenne l'approvazione definitiva della Santa Sede il 23 agosto 1900.[2]
Esiste anche il ramo femminile delle Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli,[3] fondate da Planque nel 1876.[4]
Attività e diffusione
Il fine della Società è l'evangelizzazione dell'Africa. Giuridicamente dipende dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.[1]
I missionari svolgono il loro apostolato in numerosi paesi africani (Benin, Centrafrica, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Ghana, Kenya, Liberia, Marocco, Niger, Nigeria, Sud Africa, Tanzania, Togo, Zambia) e fanno animazione missionaria nei loro paesi d'origine (Australia, Belgio, Canada, Filippine, Francia, India, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti);[5] la sede generalizia è a Roma.[1]
Al 31 dicembre 2005, la società contava 82 comunità e 955 membri, 836 dei quali sacerdoti.[1]
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